La Azzolina riparte dalla riforma degli organi collegiali E annuncia la revisione del sistema nazionale di valutazione

da ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Riforma degli organi collegiali. Revisione del Sistema nazionale di valutazione. Percorsi multidisciplinari sulla sostenibilità ambientale. Decreti attuativi della riforma dell’inclusione scolastica. Queste alcune delle priorità del Miur per il 2020 che la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina ha delineato nel proprio atto di indirizzo politico-istituzionale per questo anno.

Obiettivi da cui è assente l’integrazione degli alunni stranieri, mai citati nel documento. Mentre si punta al valore identitario delle comunità locali. Si tratta, spiega Azzolina, del «documento che individua le nostre priorità d’azione, i nostri obiettivi. È un primo passaggio. Seguiranno le Linee programmatiche che presenterò nei prossimi giorni in Parlamento». Nel 2020, dunque, il Miur intende avviare la «revisione degli organi collegiali, finalizzato a ridefinirne la composizione e ad attualizzarne i compiti, alla luce delle modificazioni intervenute nell’impianto normativo e nelle sensibilità culturali maturate nel corso degli ultimi venti anni».

Una revisione attende anche il Sistema nazionale di valutazione con lo scopo di semplificare e armonizzare le procedure,«evitando duplicazioni e sprechi», e di sottolineare «l’obiettivo di individuare le misure necessarie per aiutare le istituzioni scolastiche a migliorare il proprio servizio al Paese e a colmare i divari territoriali». Azzolina pensa a una scuola sul territorio attraverso reti di scopo che coinvolgano famiglie, enti locali, volontariato, aziende in un rapporto di corresponsabilità educativa. Per «potenziare il livello complessivo dei servizi integrati, offerti sul territorio, da parte degli enti locali e delle scuole». In questa prospettiva la ministra ritiene di accompagnare gli studenti al mondo delle professioni «con il modello economico-sociale del territorio di riferimento», «prevenendo qualsiasi forma di dissimulato sfruttamento del lavoro». Inoltre, «è necessario valorizzare e rafforzare i percorsi Its, (gli istituti tecnici superiori post diploma, ndr), quale leva per il rilancio economico e la riconversione professionale». Nei piani del Miur questo anno anche la «piena consapevolezza (degli studenti, ndr) della propria identità storica, culturale e territoriale, presupposto indispensabile per l’affermazione e lo sviluppo della cultura dell’accoglienza e dell’inclusione». Sebbene l’atto di indirizzo non si soffermi concretamente sull’integrazione degli studenti stranieri.

Punta, invece, all’inclusione degli alunni con disabilità sia attraverso l’attuazione della riforma definita dal decreto legislativo 66/2017 e rivista dal governo M5S-Lega, ma di cui ancora mancano i decreti attuativi, sia attraverso l’aumento del numero dei docenti di sostegno di ruolo, «ricomprendendo il maggior numero dei posti in deroga che ogni anno vengono concessi in più – anche rispetto alla determinazione dell’organico di fatto – in posti all’interno dell’organico dell’autonomia delle singole scuole».

Altra priorità percorsi multidisciplinari, progetti e protocolli d’intesa sull’educazione ambientale e la sostenibilità sociale ed ecologica. Edilizia scolastica, dotazioni tecnologiche delle scuole, formazione dei docenti e del personale Ata, contrasto della dispersione scolastica saranno al centro della programmazione dei fondi comunitari 2021-27. Tra gli impegni, conclude Azzolina, anche «garantire pagamenti più rapidi nei confronti dei supplenti».