La Sicilia fa incetta di professori

da ItaliaOggi

Marco Nobilio

Al via il quinto ciclo dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Mercoledì scorso, 12 febbraio, il ministero dell’università ha emanato il decreto 95, che autorizza gli atenei a pubblicare i bandi per attivare i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e secondo grado.

I posti a disposizione sono in totale 19.585 fra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. Le prove di accesso si terranno nei giorni 2 e 3 del prossimo mese di aprile. I corsi dovranno concludersi entro il mese di maggio del 2021. Potranno accedere e frequentare i corsi anche tutti gli idonei, i vincitori di più procedure e chi ha sospeso la frequenza di precedenti percorsi.

Il decreto reca i posti in dettaglio suddivisi per regione ed ateneo di riferimento. La parte del leone la fa la Sicilia con 4.675 posti cosi suddivisi: 600 posti all’università di Catania, 1.125 all’università di Enna, 2.000 all’università di Messina, e 950 all’università di Palermo. Al secondo posto il Lazio con 3.250 posti: 770 all’università di Cassino e del Lazio meridionale, 520 all’università degli studi internazionali di Roma Unint, 220 alla libera università Maria S.S. Assunta, 300 all’università di Roma 3, 400 all’università europea di Roma, 240 all’università «Foro Italico» di Roma, 450 all’università Link campus university, 300 all’università Tor Vergata di Roma, 120 all’università della Tuscia. Al terzo posto la Puglia, che si aggiudica 1990 posti: 590 all’università di Foggia, 800 all’università di Salerno e 600 all’università del Salento.

Segue la Campania con 1.460 posti: 1.000 all’università « Suor Orsola Benincasa» e 460 all’università di Salerno. Di misura la Calabria con 1.320 posti: 800 all’università della Calabria, 300 all’università mediterranea di Reggio Calabria e 220 posti all’università di Catanzaro. Ultima con dotazione a 4 cifre la Lombardia, alla quale il ministero dell’istruzione ha assegnato 1.090 posti: 300 all’università di Bergamo, 360 all’università di Milano «Bicocca» e 430 all’università cattolica del Sacro Cuore di Milano.

In testa alla classifica a 3 cifre il Veneto, che si aggiudica 925 posti così distribuiti: 425 all’università di Verona e 500 all’università di Padova. Segue di misura la Toscana con 900 posti: 400 all’università di Firenze, 200 all’università di Pisa e 300 all’università di Siena; 730 sono invece i posti assegnati alle Marche: 400 all’università di Macerata e 330 all’università di Urbino. Segue distanziata di un bel po’ l’Emilia-Romagna, alla quale sono stati assegnati 460 posti: 120 all’università di Ferrara, 130 all’università «Unimore» e 210 all’università di Parma; 400 posti è invece la dotazione del Molise interamente assegnati all’omonimo ateneo.

Segue di misura la Sardegna con 390 posti: 240 all’università di Sassari e 150 all’università di Cagliari. 340 sono invece i posti della Liguria interamente assegnati all’università di Genova. La Basilicata incassa 300 posti totalmente assegnati all’omonima università. Segue l’Abruzzo con 260 posti assegnati all’università dell’Aquila. 260 posti è anche la dotazione dell’Umbria, interamente assegnati all’università di Perugia.

Al Trentino vanno invece 250 posti: all’università di Bolzano 150 e 100 all’università di Trento. Al Piemonte vanno 205 posti, tutti assegnati all’università di Torino. 290 posti vanno al Friuli-Venezia Giulia: all’università di Udine e 100 all’università di Trieste.

Infine, fanalino di coda la Valle d’Aosta alla quale vanno 90 posti assegnati all’omonima università. «Con il ministro Manfredi stiamo facendo partire rapidamente un quinto ciclo di specializzazione sul sostegno da quasi 20 mila posti. Il numero più alto mai bandito. Si tratta di un’importante occasione per migliaia di docenti e, ovviamente, di una misura che guarda anche alle studentesse e agli studenti», ha detto la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina. «Vogliamo dare sempre più continuità alla formazione, programmarla al meglio. Stiamo bandendo subito questo nuovo ciclo, senza interruzioni. E vogliamo proseguire su questa linea. Il sostegno è una grande risorsa nella nostra scuola. Un supporto fondamentale per la didattica, per le famiglie, per i ragazzi. Per questo è importante avere sempre più insegnanti specializzati».

«Un impegno straordinario delle università per garantire la formazione di quasi ventimila docenti in un settore strategico per l’istruzione nel Paese», ha aggiunto il ministro dell’università Gaetano Manfredi, «è il più grande intervento formativo in questo campo mai realizzato, che vedrà impegnato tutto il sistema universitario nazionale per garantire la massima professionalità al personale scolastico che opera in un settore così delicato e così importante per le nostre studentesse e i nostri studenti e le loro famiglie».