Premio maturità, cala ancora la quota per i 100 e lode: tutte le info

da La Tecnica della Scuola

I candidati al 100 e lode alla maturità sono gli studenti che hanno avuto le migliori performance lungo gli ultimi tre anni scolastici.

Serve, infatti, aver totalizzato il massimo del credito scolastico, 40 punti, con voto unanime del consiglio di classe in sede di scrutinio, e aver raggiunto il 100 al termine degli esami (20 alla prima prova, 20 punti alla seconda prova, 20 punti al colloquio) senza l’aiuto dei 5 punti di bonus.

Premio in denaro per chi ottiene 100 e lode

I 100 e lode hanno diritto a un premio in denaro.  La valorizzazione delle eccellenze è stata introdotta nel 2007 con la legge 1/2007. Il premio negli ultimi anni è stato ridotto.

Alla nascita del progetto un 100 e lode valeva ben 1.000 euro, ma già qualche anno dopo, nel 2011 (quando fu istituito l’Albo Nazionale delle Eccellenze, che premia anche i vincitori delle competizioni e dei progetti nazionali e internazionali), la cifra risulta dimezzata (500 euro), per subire poi successive diminuzioni nel 2014 (450 euro), nel 2016 (370 euro), nel 2017 (340) fino al 2019 che sarà di 255 euro a studente.

Nell’ambito del programma di valorizzazione delle eccellenze, infatti, il Miur ha determinato la somma da assegnare agli studenti che hanno conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore con la votazione di 100 e lode.

Come indicati nella nota 2414 del 13 febbraio, i Dirigenti scolastici, appena riceveranno le risorse assegnate dagli Uffici scolastici regionali, sono invitati a procedere alla premiazione degli studenti meritevoli, dopo avere individuato una delle forme di incentivo previste dall’art. 4 del decreto legislativo 29 dicembre 2007 n. 262, nel corso di cerimonie che potranno essere organizzate anche in collaborazione con gli enti locali.

In particolare, gli incentivi previsti sono:

  1. benefit e accreditamenti per l’accesso a biblioteche, musei, istituti e luoghi della cultura;
  2. ammissione a tirocini formativi;
  3. partecipazione ad iniziative formative organizzate da centri scientifici nazionali con destinazione rivolta alla qualità della formazione scolastica;
  4. viaggi di istruzione e visite presso centri specialistici;
  5. benefici di tipo economico;
  6. altre forme di incentivo secondo intese e accordi stabiliti con soggetti pubblici e privati.