Maturità, al Sud troppe lodi da commissioni “tenere”: risoluzione in Senato per dare più uniformità

da La Tecnica della Scuola

Il Governo è al lavoro per apportare dei correttivi agli esami di maturità: una risoluzione, in tal senso, è stata votata il 19 febbraio in VII Commissione al Senato, con relatrice la senatrice Bianca Laura Granato (M5S).

Punteggi non omogenei

Tra gli obiettivi principali c’è quello di rendere i criteri di assegnazione dei punteggi delle commissioni esaminatrici più corrispondenti a parametri oggettivi ed uniformi, in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale.

Il riferimento è alla sproporzione, ad esempio, dei voti massimi (100/100), con tanto di lode, fatti registrare in alcune regioni (come la Puglia) rispetto ad altre (soprattutto del Nord Italia).

I promotori delle modifiche vogliono anche chiarire le modalità di conduzione del colloquio, bilanciare il livello di difficoltà delle parti di cui si compone la seconda prova e valutare una riflessione approfondita sulla composizione interna ed esterna delle commissioni.

In generale, Il M5S ha voluto approvare un “canovaccio di riferimento” per introdurre miglioramenti specifici e garantire che l’Esame di Stato svolga una funzione sostanziale di accertamento delle competenze, delle conoscenze e delle abilità raggiunte dagli studenti al termine del ciclo degli studi.

Apportare dei correttivi, senza stravolgimenti

“Abbiamo posto l’attenzione su alcuni temi per migliorare la disciplina degli Esami di Stato, con l’obiettivo di apportare dei correttivi, senza stravolgimenti, per accompagnare meglio le scuole e gli studenti durante tutto il percorso di preparazione e compimento degli Esami, nel modo più opportuno e confacente”, hanno spiegato le senatrici del Movimento 5 Stelle in Commissione Istruzione a Palazzo Madama.

Tra gli altri impegni votati nella risoluzione è stato chiesto al Governo di intervenire, in via specifica, sui licei linguistici, per puntare al conseguimento del livello B2 in tutte le lingue, e sui licei musicali, per armonizzare i risultati in uscita dei percorsi della filiera musicale con le competenze in entrata previste per l’Alta Formazione nell’ottica di un complessivo riordino di tutto il sistema di istruzione in ambito musicale.

Miglioramenti anche per i Dsa

Sempre nel documento approvato dal Senato, è presente l’esigenza di agevolare le prove svolte dai ragazzi con disturbi dell’apprendimento, per renderle maggiormente fruibili.

“Questo prezioso lavoro è stato possibile – hanno detto le senatrici ‘grilline’ – anche grazie al supporto delle numerose scuole giunte in audizione presso la VII commissione per esporre le criticità relative alla nuova disciplina degli Esami di stato, entrata in vigore lo scorso anno scolastico, che ci hanno permesso di avere una panoramica completa e aggiornata sullo stato dell’arte relativo alla riforma”.