Scuola, nel Milleproroghe tre concorsi per docenti e stop alle classi pollaio

da la Repubblica

Corrado Zunino

Il Decreto Milleproroghe di tardo inverno – lo hanno approvato ieri alla Camera – nel tempo si è trasformato in una succursale della Finanziaria, anche per quanto riguarda il mondo della scuola. In questo largo catino si ripropongono e approvano norme per le quali non c’erano stati tempo né finanziamenti adeguati.

A proposito di scuola, è passato in modo definitivo l’allestimento dei tre concorsi per docenti di cui si discute dal ministero Bussetti. Sono il concorso ordinario per la scuola superiore (di primo e secondo grado) e per il sostegno, il concorso straordinario per le superiori destinato ai docenti precari (24 mila i posti a disposizione) e la procedura straordinaria collegata per il conseguimento dell’abilitazione nella scuola secondaria: dovranno essere tutti banditi entro il 30 aprile 2020. Con il Milleproroghe si è deciso di aggiornare il timing della prova scritta del concorso straordinario e della procedura finalizzata all’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria: riguarderà il programma di esame previsto per il concorso ordinario attuale (per titoli ed esami) e non quello del concorso del 2016. La prova scritta sarà nazionale, computer-based, con quesiti a risposta multipla i cui contenuti si riferiranno, appunto, al programma del parallelo “ordinario 2020”.

Nello stesso decretone si è deciso di assumere anche gli idonei del concorso per dirigenti scolastici del 2017: si esaurisce, così, la loro graduatoria.

Per quanto riguarda i ricaschi sugli studenti, è previsto uno stanziamento progressivo per l’assorbimento del problema delle classi pollaio degli istituti superiori: sono 6,387 milioni di euro nel 2020, 25,499 nel 2021 e 23, 915 nel 2022 destinati all’incremento degli organici al fine di ridurre il numero degli alunni nelle classi che superano i 22 studenti (20 in presenza di disabilità gravi).

Infine, viene rimandata di un anno l’adozione del curriculum dello studente allegato al diploma di Maturità: su base facoltativa le scuole potranno usare il curriculum già quest’anno, a titolo sperimentale. Sono cancellati dallo stesso curriculum i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove Invalsi che si effettuano nel corso dell’ultimo anno. A partire da quest’anno la partecipazione all’Invalsi, ai percorsi per le competenze trasversali (l’Alternanza scuola lavoro) e l’orientamento diventano obbligatori per poter accedere all’Esame di Stato del quinto anno.

Il Milleproroghe dovrà essere definitivamente approvato entro il prossimo 29 febbraio: visto i tempi stretti, non sarà più possibile apportare modifiche, comprese quelle chieste in extremis dai sindacati per allargare la platea dei partecipanti ai concorsi.