Miur interviene, scuola a distanza e rimborsi gite

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ANSA-FOCUS/ Miur interviene, scuola a distanza e rimborsi gite

Quasi 4 mln studenti a casa. Misure anche da Regioni centro-sud
(di Valentina Roncati)
(ANSA) – ROMA, 24 FEB – Didattica a distanza, misure per dare
risposte in merito ai rimborsi per le gite scolastiche saltate,
invio di personale preparato per dare man forte agli Uffici
territoriali e per gestire, oltre agli aspetti sanitari, quelli
che riguardano la vita amministrativa e didattica delle SCUOLE:
la ministra dell’Istruzione ha riunito oggi la task force del
dicastero impegnata nella gestione del coronavirus. Tutti uniti
per dare risposte alle tante domande dei presidi e del mondo
scolastico dopo la ‘rivoluzione’ creata dall’alto numero di
contagi che ha avuto come conseguenza la chiusura di SCUOLE e
universita’ in Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino, Friuli
Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna e la sospensione, gia’
dalla giornata di ieri, delle gite scolastiche delle SCUOLE di
ogni ordine e grado di tutto lo Stivale. Circa 3,7 milioni di
bambini e adolescenti da oggi hanno sospeso l’attivita’
scolastica, piu’ del 40% del totale, calcola Save the Children.
Dopodomani, mercoledi’ 26, i sindacati della scuola andranno
al ministero dell’Istruzione per una informativa sulle misure
che l’Amministrazione intende adottare o sta gia’ adottando
contro la diffusione del Covid-19. E’ previsto infatti un Dpcm,
un Decreto del presidente del consiglio dei ministri, che
riguardera’ ulteriori misure di contenimento a cui si sta
lavorando mentre domani alle 10 la ministra Azzolina partecipera’
ad un incontro ad hoc alla sede della Protezione civile. Tutto
questo anche per dare risposte e certezze ai tanti interrogativi
che in queste ore sono arrivate al ministero e ai sindacati
dagli istituti.
In una scuola romana, ad esempio, stamane si e’ registrato il
caos nel primo lunedi’ di rientro dopo la sospensione delle
lezioni nelle regioni del nord. Ad alcuni bambini che hanno
trascorso la settimana bianca in Trentino infatti e’ stato
inizialmente vietato l’ingresso a scuola se privi di una
certificazione medica che attestasse che erano in buona salute e
che non presentassero i sintomi del coronavirus. Solo dopo un
confronto con la dirigenza scolastica ai bambini e’ stato
permesso l’ingresso a fronte di una dichiarazione della madre
che attestasse che i figli non presentavano alcun sintomo.
I genitori dei 45 bambini dai quattro mesi ai tre anni,
iscritti all’asilo aziendale della Geox a Montebelluna, che da
oggi e’ stato chiuso in base alle disposizioni normative di
prevenzione della diffusione del Coronavirus, potranno invece
usufruire dello smartworking da casa.
Nel Lazio una ordinanza regionale, oltre a mettere lo stop a
concorsi e gite scolastiche – e’ saltato anche il Viaggio della
Memoria nei luoghi della Shoah – ha istituito l’obbligo di
contattare le Asl di appartenenza per chi e’ stato nelle aree
focolaio del coronavirus.
Anche al sud il terrore di una possibile diffusione del virus
ha avuto conseguenze. L’inaugurazione dell’anno accademico della
Scuola di specializzazione in Beni archeologici, in programma
domani a Matera, e’ stata rinviata dall’Universita’ della
Basilicata. Mentre e’ rivolta solo agli studenti lucani
l’ordinanza che dispone la quarantena per chi rientra in
Basilicata dopo essere stato negli ultimi 14 giorni in Piemonte,
Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Liguria.
In Calabria la neogovernatrice Jole Santelli ha formulato una
proposta di Ordinanza regionale che prevede la chiusura delle
SCUOLE e delle universita’ e la sospensione delle manifestazioni
pubbliche nonche’ misure relative al controllo aeroportuale per
il transito nazionale e l’istituzione di un ulteriore numero
verde gestito dalla Protezione civile regionale e dal
Dipartimento Sanita'”. Intanto l’Agenzia Nazionale per i Giovani
ha annullato o rinviato tutte le attivita’ Erasmus+:Gioventu’ ed
ESC (Corpo Europeo di Solidarieta’) che si realizzano in Italia,
mentre anche alcuni Paesi stranieri come la Grecia hanno sospeso
le gite scolastiche in Italia e stanno facendo rientrare le
scolaresche che gia’ si trovano nel nostro Paese; cosi’ pure hanno
gia’ fatto anche la Serbia e la Croazia. (ANSA).
VR
24-FEB-20 19:26 NNNN