Sciopero 6 marzo in forse per il coronavirus. Ma Unicobas lo conferma

da La Tecnica della Scuola

L’emergenza coronavirus sta mettendo in discussione anche lo sciopero proclamato dai sindacati maggiormente rappresentativi del comparto scuola per il prossimo 6 marzo.
In queste ore la Commissione di Garanzia ha invitato tutti i sindacati ad evitare scioperi fino al 31 marzo: stando alle informazioni ufficiose in nostro possesso sembra che i sindacati del comparto siano orientati a sospendere o a revocare la protesta ed è probabile che se ne saprà qualcosa di più nella giornata del 25 febbraio dopo un incontro fra la ministra Azzolina e i sindacati.

Ma la situazione non è scontata perché, nel frattempo, Unicobas, ha deciso di anticipare proprio al giorno 6 lo sciopero già indetto per il 17 marzo.
“Quello indetto dai sindacati del comparto – afferma il segretario nazionale di Unicobas Stefano d’Errico – sembrerebbe uno sciopero fatto apposta per essere revocato al più presto dopo il previsto incontro col ministro, ‘appoggiandosi’ anche al problema epidemiologico ed all’invito – non cogente – che prontamente la Commissione di Garanzia indirizza a tutti chiedendo la sospensione degli scioperi fino a tutto Marzo”.
In merito agli obiettivi dello sciopero Unicobas ha le idee chiare; le richieste più pressanti riguardano questi punti: abolizione delle controriforme Moratti e Gelmini, nonché della chiamata diretta e della L. 107/15;  soluzione strategica del problema del precariato; doppio canale di reclutamento: 50% dei posti a concorso ordinario e 50% a concorso per titoli, per tutti i già abilitati con almeno un anno di servizio (180 gg.) anche cumulativi; soluzione della vertenza Ata ex EELL con il pieno riconoscimento pieno del servizio pregresso con adeguamento stipendi e pensioni.
Non manca, come sempre per l’Unicobas, la richiesta di uscita del comparto scuola dal decreto 29/93 e il rinnovo del contratto nazionale con 250 euro d’aumento medio pro-capite.
Per sostenere questa piattaforma l’Unicobas organizza anche una manifestazione nazionale a Roma, in Piazza Montecitorio, il 6 marzo dalle ore 9 alle 14.
Ma su tutto resta un dubbio di fondo, perché al momento non si sa di preciso in che modo funzioneranno le scuole la prossima settimana. Per ora c’è la certezza che in tutto il nord le scuole saranno chiuse fino a sabato 29 febbraio e ci sono già regioni del centro sud che stanno premendo per poter sospendere ogni attività a partire dai prossimi giorni.