Come giustificare l’assenza dei docenti in “auto-quarantena”

da La Tecnica della Scuola

L’emergenza genera dei vuoti normativi e se da una parte il nostro sistema consente di trovare delle soluzioni, in altri i dubbi permangono.
Fra i casi che si possono presentare al vaglio dei dirigenti scolastici, potrebbero esserci quelli relativi alle assenze di personale scolastico che, provenendo da zone o ambienti epicentro e/o circostanti al coronavirus (covid 19) o abbiano avuto contatti con persone potenzialmente ad alto rischio di positività, abbiano deciso di auto isolarsi, in sostanza mettersi in auto quarantena.
A rigore o forse ancor meglio per logica, a certificare la necessità di una misura del genere dovrebbe essere l’autorità sanitaria, un medico in sostanza tenendo conto della dichiarazione del soggetto. In assenza di sintomi, il medico non potrebbe fare altro che prendere atto della dichiarazione e al massimo trascriverla nel certificato.
A questo punto il soggetto, che ha comunicato all’autorità sanitaria la sua condizione, dovrebbe attenersi al protocollo previsto.
Naturalmente non si può non osservare che chi è arrivato in Italia da zone in cui vi sono focolai deve comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’ASL di riferimento tale condizione e l’autorita sanitaria competente successivamente adotta il provvedimento di quarantena.
Chi decide la quarantena volontaria va da sè che non dovrà astenersi dal fare tale segnalazioni e la quarantena resterà volontaria in attesa di specifici provvedimenti dell’autorità. Un chiarimento più dettagliato per casi del genere sarebbe auspicabile.