Massimo 20 alunni per classe

da ItaliaOggi

Marco Nobilio

Stanziati 25 milioni l’anno per ridurre da 22 a 20 il numero massimo di alunni per classe in presenza di studenti disabili, graduatorie dei concorsi a cattedre prorogate sine die, scorrimento delle graduatorie dei concorsi per dirigente scolastico fino agli idonei. Sono queste alcune delle novità più importanti contenute nel decreto milleproroghe approvato dall’aula della camera il 18 febbraio scorso e trasmesso al senato. Il testo è stato calendarizzato a palazzo Madama per il giorno 28 febbraio e contiene altre importanti novità quali: la proroga al 30 aprile del termine per l’emanazione dei bandi per i nuovi concorsi a cattedra straordinario ed ordinario, la previsione dell’ampliamento dei contenuti relativi ai programmi della prova scritta del concorso straordinario, che comprenderà anche quesiti sulla normativa scolastica e l’affidamento alle commissioni d’esame della definizione dei contenuti delle prove orali. Il provvedimento prevede anche la possibilità di trasformare da tempo parziale a tempo pieno i rapporti di lavoro del personale Ata attualmente assunto in part time e alcune proroghe dei termini che riguardano gli adeguamenti in materia di edilizia scolastica. Ecco le novità in dettaglio.

Le classi che comprendono un alunno portatore di handicap non potranno superare il numero massimo di 20 alunni (adesso il numero massimo è 22). Per fare fronte ai costi del provvedimento il governo ha stanziato 6,387 milioni di euro per il 2020, 25,499 milioni di euro per 2021 e 23,915 milioni di euro annui dal 2022, da ripartire fra le regioni sulla base del numero di classi con più di 22 iscritti, ridotti a 20 iscritti in presenza di un alunno con disabilità grave certificata, e del monitoraggio comparativo dei risultati conseguiti, in termini di apprendimenti, di inclusione e di permanenza scolastica.

I termini di validità delle graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni previsti dalla legge di Bilancio 2020 non si applicheranno alle graduatorie dei concorsi a cattedra approvate entro il 2019. Ciò vale per le assunzioni del personale scolastico (compresi i dirigenti), del personale delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e del personale delle scuole ed asili comunali.

La misura era stata ritenuta necessaria per fare fronte all’emergenza assunzioni che si verificherà nei prossimi anni a causa dell’incremento dei pensionamenti. E adesso si rivelerà particolarmente utile se i prossimi concorsi verranno bloccati per effetto dell’emergenza da coronavirus.

Le graduatorie dell’ultimo concorso per i dirigenti scolastici, bandito nel 2017, saranno utilizzate per le nuove assunzioni scorrendo gli elenchi fino agli idonei. Pertanto, otterranno l’inquadramento nelle qualifiche dirigenziali non solo i vincitori, ma anche coloro che hanno superato le selezioni anche con il punteggio minimo.

La prova scritta della procedura per il reclutamento e la prova scritta della procedura per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento riguarderanno il programma di esame previsto per il concorso ordinario, per titoli ed esami, per la scuola secondaria, che sarà avviato contestualmente alla procedura straordinaria e non più il programma di esame del concorso ordinario bandito nel 2016. Ciò comporterà l’ampliamento dei contenuti oggetto delle prove che comprenderanno anche quesiti sulla normativa scolastica. Il provvedimento prevede anche la proroga al 30 aprile prossimo del termine per l’emanazione dei bandi.

Con riferimento alle procedure di reclutamento, il decreto interviene sulla disciplina ordinaria per il reclutamento dei docenti della scuola secondaria, prevista dal decreto legislativo 59/2017, stabilendo che la commissione nazionale di esperti che deve essere costituita con decreto del ministro dell’istruzione avrà il compito di definire le sole prove scritte (e non più le tracce delle prove di esame) e le relative griglie di valutazione.

Personale Ata: il decreto prevede, inoltre, un l’incremento della dotazione organica del personale amministrativo.

Il dispositivo, infatti, autorizza la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno, dall’anno scolastico 2020/2021, dei soggetti, già titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa per lo svolgimento nelle scuole di funzioni assimilabili a quelle degli assistenti amministrativi e tecnici, immessi in ruolo (a tempo parziale).

È prevista, infine, la proroga dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2020 del termine per i pagamenti da parte degli enti locali dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza degli istituti scolastici statali. Ed è prevista anche la proroga dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2021 del termine entro il quale deve essere sottoposto a verifica di vulnerabilità sismica ogni immobile adibito ad uso scolastico situato nelle zone a rischio sismico.