Coronavirus, il Miur prepara la didattica a distanza: in arrivo una pagina dedicata

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da La Tecnica della Scuola

Il Miur intende predisporre una pagina per la didattica a distanza, in seguito alla chiusura delle scuole per il coronavirus.

A tal proposito, sono disponibili da oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, due call per tutte le realtà che vogliono sostenere le iniziative di didattica a distanza che si stanno attivando a seguito della chiusura delle scuole, in alcune zone d’Italia, per l’emergenza coronavirus.

Il Ministero dell’Istruzione sta infatti predisponendo una pagina web dove mettere a disposizione soluzioni tecnologiche per supportare gli istituti scolastici interessati. Attraverso le due call pubblicate oggi il Ministero invita tutti i produttori di hardware (a titolo esemplificativo, PC, tablet, internet key) e di software che desiderano rendere disponibili a titolo gratuito i propri prodotti a manifestare tempestivamente la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete, raggiungibile all’indirizzo https://www.istruzione.it/ProtocolliInRete/

In particolare, per quanto riguarda le piattaforme e gli strumenti software di fruizione di materiali multimediali e assistenza alla community scolastica e piattaforme di collaborazione online vengono richiesti specifici requisiti tecnici elencati nell’avviso pubblicato oggi.
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Nel frattempo, la Regione Lombardia chiede una proroga di sette giorni dell’ordinanza già emessa: “intendiamo mantenere per un’altra settimana sia nei Comuni della zona rossa che in tutta la regione gialla le misure previste dall’ordinanza di domenica scorsa. Questa e’ la nostra proposta”, ha riferito l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.

Anche le Università della Lombardia “ritengono che siano ancora attuali le ragioni che hanno condotto a sospendere le attivita’ didattiche nella settimana iniziata con lunedi’ 24 febbraio. Pertanto le attivita’ formative in presenza sono sospese fino a sabato 7 marzo”. Lo annuncia la Conferenza dei rettori delle Università Lombarde. “Al fine di contenere gli effetti negativi di questa emergenza, tutte le Università della Lombardia si sono nel frattempo attivate per offrire agli studenti forme di didattica a distanza, secondo modalità proprie di ogni singolo Ateneo. Le informazioni di dettaglio sono disponibili sui siti dei singoli Atenei e vengono comunicate e aggiornate in modo dettagliato a tutte le comunità accademiche. Ogni Ateneo lombardo sta lavorando all’analisi dei diversi scenari possibili e all’individuazione delle opportune soluzioni da adottare sia nel breve sia nel medio/lungo periodo, in particolare sul fronte dell’organizzazione della didattica”. Probabile il rientro il 9 marzo.

Da lunedì in Veneto. Friuli Venezia e Trentino Alto Adige si dovrebbe tornare sui banchi di scuola, salvo nuove emergenze, mentre nel resto delle regioni coinvolte ( Piemonte, Liguria, Emilia Romagna) si deciderà nelle prossime ore, ma l’orientamento, allo stato attuale, è di un progressivo ritorno alla normalità.

In Piemonte, ad esempio, secondo gli ultimi aggiornamenti, si dovrebbe riaprire lunedì al personale didattico, amministrativo e ATA per disinfettare gli istituti, valutando poi di far tornare i bambini in classe nella seconda metà della prossima settimana.

Caso a parte, invece, riguarda la Regione Marche: il Tar ha sospeso l’ordinanza emanata dal governatore martedì pomeriggio, ma nella tarda serata di giovedì Ceriscioli ha promulgato un nuovo provvedimento di blocco delle attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado (fino a sabato 29 febbraio): il braccio di ferro tra enti locali e governo continua. Scuole chiuse anche in Campania fino a sabato 29 febbraio.

Quello che sappiamo fino ad ora (ore 18.30 del 28 febbraio 2020)

SCUOLE CHIUSE

Le scuole sono chiuse fino al 1° marzo in queste regioni: Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia. Entro il fine settimana si deciderà se prolungare lo stop delle attività didattiche nelle regioni già sottoposte alla misura o restringerla ulteriormente.

Lezioni sospese fino al 9 marzo, ricevimento degli studenti solo a distanza, regole ferree per gli esami e divieto per i parenti dei laureandi di assistere all’esame. L’Università di Palermo adotta misure rigidissime contro la diffusione del coronavirus. Stesse misure pure per la Kore di Enna. Scuole chiuse a Palermo e provincia fino a lunedì 2 marzo compreso.

SCIOPERO 

Salta lo sciopero scuola del 6 marzo: lo annunciano tramite una nota unitaria i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti. Salta anche quello dell’Unicobas.

PROVE INVALSI

Dal 2 marzo iniziano le prove Invalsi per le classi dell’ultimo anno di scuola secondaria. Allo stato attuale non c’è uno slittamento, ma non è da escludere che nei prossimi giorni possano essere prese misure in tal senso.

MATURITÀ

Per il momento nessun pericolo per l’Esame di Stato in programma a metà giugno.

GITE

Stop alle gite e alle uscite didattiche di un giorno fino al 15 marzo nelle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia. Stop anche ai progetti di scambio e di gemellaggio. Per quelle cancellate le famiglie verranno rimborsate e le agenzie di viaggio usufruiranno degli aiuti previsti per le altre attività economiche coinvolte nell’emergenza, a meno che riescano a riprogrammarle nei prossimi mesi. Gli studenti che erano partiti per le gite prima dell’annuncio dello stop devono rientrare.

ERASMUS

Sospese tutte le iniziative legate ai progetti Erasmus che si realizzano all’interno del territorio nazionale. Questa misura è in vigore fino a nuova disposizione ministeriale.

CERTIFICATO MEDICO

Per gli studenti assenti per malattia per più di 5 giorni, dal 25 febbraio in poi (fino al 14 marzo) dovranno portare il certificato medico. Questo vale anche nelle regioni in cui è stata abolita l’obbligatorietà della presentazione del certificato, ovvero la Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, le Province autonome di Trento e BolzanoLazio eMarche.

ANNO SCOLASTICO VALIDO

Coronavirus e assenze da lavoro: le situazioni da conoscere. Il documento [PDF]

Nulla deve essere recuperato in caso di chiusura della scuola o di sospensione dell’attività didattica per evento imprevedibile o per oggettiva impossibilità di espletare la prestazione lavorativa.

Salva anche la validità dell’intero anno scolastico in caso che la chiusura prolungata delle scuole faccia scendere il limite delle lezioni annue al di sotto dei fatidici 200 giorni.