Coronavirus: gli aggiornamenti in tempo reale. Scuole chiuse da domani in tutta Italia, è ufficiale

da Tuttoscuola

Continua l’emergenza Coronavirus. Definite nuove misure per evitare la diffusione del Coronavirus e ulteriori misure di contenimento. Fra le decisioni adottate, anche quelle relative alla sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all’estero. Scuole chiuse quindi in molte regioni italiane, perse oltre 7 milioni di ore di lezione. Molte scuole attivano la didattica a distanza. In questa pagina pubblichiamo agli aggiornamenti sulle conseguenze della diffusione del coronavirus per le scuole italiane. Azzolina: “No allarmismi, girano tante fake news”. Intanto il Governo decide per la chiusura di scuole e università in tutta Italia da domani, 5 marzo, fino al 15 marzo, la notizia è ufficiale.

Ore 18.47 – Perché le misure sulla scuola? “Perché in questo momento siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario per quanto efficiente e eccellente rischia di andare in sovraccarico” in particolare “per la terapia intensiva e sub-intensiva”, ha detto Conte in conferenza stampa.

Ore 18.25 – E’ ufficiale: scuole chiuse da domani fino al 15 marzo. “Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo”, ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina parlando a Palazzo Chigi.

Ore 18.19 – Il Corriere della Sera dà un’anticipazione sull’ufficialità della notizia delle scuole chiuse in tutta Italia. È una misura molto drastica, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ne è consapevole. Ma la decisione anticipata dal Corriere, di chiudere tutte le scuole d’Italia e le università a partire da domani, giovedì 5 marzo, almeno fino a metà marzo, è stata presa.

Ore 15.00 -È arrivato il via libera definitivo dell’Aula del Senato al dl sull’emergenza coronavirus. Il testo è stato approvato a Palazzo Madama con 234 voti a favore, cinque astenuti e nessun contrario.

Ore 14.30 – Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, parlando con i cronisti a Palazzo Chigi, ha affermato di aver chiesto un approfondimento al comitato tecnico-scientifico, dopo l’incontro tra il premier Conte e i ministri dal quale è emersa la decisione di fermare l’attività didattica. “La decisione – ha proseguito – arriverà nelle prossime”.

Ore 13.50 – governo decide di chiudere scuole e università fino a metà marzo

Ore 12.30 – La Regione Puglia spinge per la didattica a distanza e per non mandare i bambini a scuola. Ad annunciarlo il presidente Michele Emiliano“La mia ordinanza consentirà alle famiglie di non mandare a scuola i propri figli ma soprattutto consentirà di tutelare anche gli insegnanti. Da oggi la Regione Puglia invita tutte le famiglie pugliesi e tutti gli studenti a non frequentare luoghi scolastici a tutela della propria salute”.

Ore 12.00 – L‘ipotesi della chiusura delle scuole in tutta Italia è, secondo quanto riporta Ansa, uno dei temi chiave sul tavolo della riunione tra il premier Giuseppe Conte e i ministri a Palazzo Chigi in corso questa mattina. L’ipotesi, spiega una fonte di governo all’Ansa, è al centro del dibattito del governo “da diverse ore e non solo da stamattina”. Ma, si spiega, “nessuna decisione è stata presa” né sull’effettiva chiusura delle scuole né sul giorno a partire dal quale la misura potrebbe essere resa attuativa.

Ore 11.00 – Iniziata la riunione a Palazzo Chigi si studia un nuovo Dpcm.

Ore 10.00 – Nella regione Lazio si pensa ad anticipare la chiusura delle scuole per le vacanze di Pasqua (guarda il calendario scolastico). Per ora si tratta solo di un’ipotesi, a decisione sarà presa in accordo con il Governo.

Mercoledì, 4 marzo, ore 6.00 – Secondo quanto riporto dal corriere.it, all’uscita dell’incontro con i rappresentanti delle regioni, per la prima volta, il premier Giuseppe Conte, apre alla possibilità di chiudere tutte le scuole per un mese per ragioni di sicurezza in ottemperanza a quanto indicato dal comitato scientifico da lui stesso ideato: “L’attenzione è massima, stiamo prendendo delle decisioni che incidono sullo stile di vita degli italiani e siamo ancora in una situazione di allarme, secondo i dati scientifici. Il contagio potrebbe anche estendersi, non sappiamo quando raggiungeremo il picco. Non possiamo escludere in assoluto la chiusura totale delle scuole, anche se non è stata ancora chiesta dagli scienziati”.

Ore 12.00 – Confermata la chiusura del liceo Pascal di Pomezia, alle porte di Roma, “a scopo precauzionale” per coronavirus: è quanto si apprende dallo stesso istituto. Sospese anche le lezioni del Corso di Laurea in Informatica della Università Sapienza di Roma, canale AL. E’ quanto emerge dal bollettino medico dello Spallanzani. L’istituto superiore di Pomezia e il corso di Laurea erano frequentati dai figli del poliziotto di Roma trovato positivo al coronavirus.

Ore 8.00 – Casi di Coronavirus in Lazio e Toscana, ma scuole ancora aperte.

Martedì, 3 marzo, ore 6.00 – In Piemonte scuole ancora chiuse fino all’8 marzo.

Ore 14.00 – A Roma stop al corso alla Sapienza seguito dall’altro figlio dell’agente positivo al Coronavirus.

Lunedì, 2 marzo, ore 12.00 – Spallanzani conferma la positività nella Capitale di un poliziotto: chiuso il liceo del figlio a Pomezia a scopo precauzionale.

Ore 19.40 – Il governo ha approntato il nuovo decreto attuativo.

Leggi il testo del nuovo decreto attuativo

Domenica, 1 marzo, ore 9.00 – Confermata la chiusura delle scuole per un’altra settimana in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Da domani, 2 marzo, riapriranno invece gli istituti in Liguria (tranne che nella provincia di Savona) e Trentino Alto Adige. In Piemonte le scuole riapriranno invece mercoledì, 4 marzo. 

Ore 18.30 – Presto sarà attiva la piattaforma per la didattica a distanza. Ad annunciarlo il ministro Azzolina: “Vogliamo che si torni presto alla normalità ma la decisione sulla riapertura delle scuole sarà presa con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità, in relazione alle singole situazioni. Il Ministero dell’Istruzione ha attivato da giorni una task force e a breve pubblicherà la piattaforma dedicata alla didattica a distanza, con strumenti tecnologici adatti affinché il servizio pubblico essenziale sia garantito a tutti. Come ho detto oggi a La7, in questo momento di difficoltà tutta la comunità scolastica sta dando davvero una grande prova”.

Ore 15.00 – le scuole in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna restano chiuse per un’altra settimana. A confermarlo — prima ancora della comunicazione ufficiale del governo — sono stati il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

Ore 8.30 – Il decreto legge approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri introduce una norma del ministero dell’istruzione che deroga al limite dei 200 giorni minimi per la validità dell’anno scolastico per le scuole chiuse per il coronavirus.

Sabato, 29 febbraio, ore 8.00 – Sono ore decisive per la chiusura delle scuole in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna di un’altra settimana per l’emergenza coronavirus. In particolare in Lombardia si sembra decisi a prolungare le misure: “Intendiamo mantenere per un’altra settimana sia nei Comuni della zona rossa che in tutta la regione gialla le misure previste dall’ordinanza di domenica scorsa. Questa è la nostra proposta”. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. “Le misure adottate domenica scorsa alla luce dei dati – ha aggiunto Gallera – sono assolutamente valide e permettono di controllare la diffusione del virus ed evitare che il virus colpisca tutta la regione. Solo con 14 giorni possiamo capire se la diffusione passerà da 1 a 2 a 1 a 1”. Pare invece che in Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Marche, gli istituti scolastici possano. Sicuramente, invece, si tornerà in classe in Trentino Alto Adige.

Ore 20.00 – Disponibili sul sito del Ministero dell’Istruzione due call per tutte le realtà che vogliono sostenere le iniziative di didattica a distanza che si stanno attivando a seguito della chiusura delle scuole, in alcune zone d’Italia, per l’emergenza coronavirus. Il Ministero dell’Istruzione sta infatti predisponendo una pagina web dove mettere a disposizione soluzioni tecnologiche per supportare gli istituti scolastici interessati. Attraverso le due call pubblicate oggi il Ministero invita tutti i produttori di hardware (a titolo esemplificativo, PC, tablet, internet key) e di software che desiderano rendere disponibili a titolo gratuito i propri prodotti a manifestare tempestivamente la propria disponibilità attraverso la piattaforma Protocolli in rete, raggiungibile all’indirizzo https://www.istruzione.it/ProtocolliInRete/

Ore 11.30 –  Molte regioni, comprese alcune di quelle che sono chiuse con ordinanza regionale, in questa settimana sarebbero rimaste comunque chiuse in base ai calendari scolastici regionali, in base a diverse ricorrenti circostanze (carnevale, settimane bianche, ecc.). Quindi, tranne le Marche, per il momento i giorni non incidono sul limite minimo dei 200 giorni minimi di lezione che garantiscono la validità dell’anno scolastico. Di seguito la chiusura delle scuole secondo i calendari regionali:

Abruzzo: 25 febbraio
Basilicata: 24/25 febbraio
Campania: 24/25 febbraio
Friuli V.G. 24/25/26 febbraio
Lombardia: 24/25 e 28/29 febbraio
Piemonte: 24/25/26 febbraio
Sardegna: 25 febbraio
Umbria: 24/25 febbraiValle d’Aosta: 24/25/26 febbraio
Veneto: 24/25/26 febbraio
Bolzano: 24/25/26/27/28 febbraio
Trento: 22 e 24/25 febbraio

Venerdì, 28 febbraio, ore 9.00 – Si parla di riaprire le scuole nelle regioni in cui è stata data comunicazione di chiusura fino a domenica, 1 marzo. Lunedì, 2 marzo, probabilmente quindi le scuole riapriranno in Veneto, Friuli Venezia e Trentino Alto Adige. Si deciderà invece nelle prossime ore per quanto riguarda Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna.

Ore 15.00 – Scuole chiuse anche in Puglia, a Taranto.

Ore 12.00 – Online su sito MIUR tutte le faq sul Coronavirus.

Ore 10.00 – Tuttoscuola ha realizzato un webinar con l’I.C. Lozzi Atestino, una delle scuole chiuse dallo scorso 24 febbraio, in cui i bambini da casa hanno partecipato a una lezione un po’ diversa dal solito. A sostenere l’evento anche la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che è intervenuta in diretta per supportare insegnanti e famiglie.

Giovedì, 27 febbraio, ore 7.00 – “Da lunedì 2 marzo, nelle aree colpite dal coronavirus, gran parte degli universitari potrà progressivamente tornare a seguire le lezioni sul web grazie all’insegnamento a distanza”. Lo annuncia, con una nota ufficiale, il ministro dell’Università e della Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi. “Dopo un confronto sui provvedimenti sul contenimento dell’emergenza epidemiologica, con i rettori delle aree interessate abbiamo concordato tutte le disposizioni da attuare. Tra le altre, c’è quella utile a garantire la partecipazione degli studenti alle attività didattiche attraverso il web”, aggiunge Manfredi. “Si tratta – chiude il ministro – di un primo passo verso il ritorno alla normalità, con l’auspicio che agli Atenei, a emergenza superata, possa presto essere restituita la loro funzione di luogo di aggregatori sociali e non soltanto culturali”.

Ore 22.00 – Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha firmato un’ordinanza che dispone la sospensione per tre giorni, a partire da domani 27 febbraio 2020, delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università della Campania per consentire interventi di disinfestazione straordinaria.

Ore 20.00 – Inizia a circolare la notizia di scuole chiuse in Lombardia fino al prossimo 8 marzo, ma si tratta di una fake news. Il Ministero smentisce e invita a fidarsi solo dei canali istituzionali.

Ore 12.00 – Scuole chiuse a Napoli fino alla giornata di sabato per effettuare azioni straordinarie di pulizia. Lo ha annunciato all’ANSA il sindaco, Luigi de Magistris. “Non c’è da avere paura o panico. Questa massiccia attività di igienizzazione e sanificazione è un modo per alzare ancora di più la sicurezza e la serenità nel nostro territorio”, ha spiegato.

Ore 11.30 – Il Ministro per la pubblica amministrazione ha adottato la direttiva n. 1 del 25 febbraio 2020 che fornisce “Prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 nelle pubbliche amministrazioni al di fuori delle aree di cui all’articolo 1 del decreto-legge n. 6 del 2020.

Ore 8.30 – Azzolina a Radio24: “Scuole chiuse solo nei focolai. Stiamo lavorando per attivare didattica a distanza. Nessun rischio di perdere validità dell’anno scolastico”.

Mercoledì, 26 febbraio, ore 8.00 – Sono 4 in tutto i minorenni risultati positivi al Coronavirus in Lombardia, 2 in ospedale (al San Matteo di Pavia e all’ospedale di Seriate in provincia di Bergamo). L’assessore al Welfare Giulio Gallera lo ha spiegato intervenendo a La7. Si tratta di una bambina di 4 anni ora ricoverata all’ospedale San Matteo, 2 bambini di 10 anni e un ragazzo di 15. Gallera ha ricordato che comunque il virus “ha un effetto molto più grave sulle persone anziane che hanno pregresse patologie”.

Ore 19.00 – Scuole chiuse nelle Marche. Pubblicata l’ordinanza.

Ore 14.00 – “Chiusura delle scuole ingiustificata fuori dai focolai”. Lo ha detto il Premier Conte alla Protezione Civile sottolineando che l’Italia è stata divisa in 3 zone: quelle focolaio, dove valgono le misure restrittive varate, un secondo livello “che si estende alle aree circostanti che presentano episodi da contagio indiretto” e un terzo livello che riguarda il resto d’Italia. E qui “sicuramente non ha ragione di esistere la sospensione si attività scolastiche”.

Ore 11: 00 – Continuano le fake news sulla chiusura delle scuole, tanto che la ministra Azzolina torna sull’argomento con un tweet: “Sono costretta a ripeterlo: in questa fase alimentare false notizie sulla chiusura delle scuole è da irresponsabili. Le decisioni vengono prese e comunicate dalle autorità competenti. Quindi il consiglio è questo: ascoltare solo le fonti ufficiali”.

Martedì, 25 febbraio, ore 8.00 – Si parla di nuovi interventi per la scuola contenuti nell’ordinanza che conterrà le misure per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e che il Ministero sta perfezionando. Nel DPCM si predisporrà (probabilmente fino a fine febbraio) la riammissione degli studenti previo certificato medico, la riunione dei docenti in modalità “a distanza”, parliamo di consigli di classe, collegi docenti, dipartimenti, consigli d’istituto, ecc e didattica in modalità e-learning. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, non si è ancora deciso se sarà reso obbligatorio o se sarà data discrezionalità alle scuole.Un’altra misura di cui si sta parlando potrebbe essere la sospensione delle gite scolastiche fino al 15 marzo, con rimborso delle quote già versate. Misure che, fino al momento in cui saranno rese ufficiale, potranno subire cambiamenti.

Ore 20.00 – Il Ministero dell’Istruzione raccomanda caldamente di non prendere in considerazione alcuna notizia riguardante le scuole che non provenga o sia confermata da fonti ufficiali. Pubblicata nota su sito MIUR. Azzolina: “Sarà il Ministero dell’Istruzione, tramite i propri canali istituzionali e i canali social, a fornire ogni indicazione. È importante evitare che circolino notizie non verificate o voci infondate. Mi raccomando”.

ore 16.00 – L’Agenzia Nazionale per i Giovani ha fatto sapere con una nota che “tutte le attività Erasmus+:Gioventù ed ESC (Corpo Europeo di Solidarietà) che si realizzano in Italia, e in particolare nelle Regioni in cui sono vigenti le ordinanze concernenti la misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019′, possono essere definitivamente annullate, rinviate e/o successivamente riprogrammate, per causa di forza maggiore, al fine di tutelare la salute dei partecipanti italiani e stranieri ed evitare la diffusione del contagio”.

ore 15.30 – Scuole chiuse anche a Fuscaldo, in provincia di Cosenza, Calabria. Pubblicata ordinanza firmata dal sindaco.

Ore 15. 10 – Chiusura delle scuole calabresi fino a domenica a scopo precauzionale. È una delle misure previste da un’ordinanza predisposta dalla Protezione civile che attende la firma della governatrice Santelli secondo quanto riportato da ilReggino.it.

Ore 15.00 – Scuole chiuse nel Comune di Belvedere Marittimo, comune di Cosenza, in Calabria. Pubblicata l’ordinanza. Scuole chiuse anche in Liguria e Trentino fino a domenica, 1° marzo.

Ore 13.00 – Domani scuole aperte nelle Marche. Inizialmente si parlava di “Scuole chiuse fino al 2 marzo nelle Marche”. Lo aveva detto in diretta Facebook il governatore Ceriscioli  “per contenere al massimo rischi di contagio da coronavirus”. Ma poco prima del termine della diretta ha chiamato in diretta il premier Conte chiedendogli di sospendere l’esecutività dell’ordinanza emessa dalla regione Marche e di riaggiornare il tutto a domani quando verranno emanate delle disposizioni a carattere nazionale. Quindi domani scuole aperte.

Ore 12.30 – Alla conferenza stampa del Ministero dell’Istruzione, un dirigente delle Marche ha informato davanti a ministra e vertici Miur che il Presidente delle Marche che sta per emanare il decreto di chiusura delle scuole.

Lunedì, 24 febbraio, ore 11.00 – La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina annuncia che a breve arriveranno tutte le risposte che servono. “Risponderemo a tutte le esigenze e le istanze che stanno emergendo. Daremo aggiornamenti costanti, anche sui social.Tra poco, alle 12, ci sarà una nuova riunione della task force qui al Ministero”, ha detto dalla sua pagina Facebook.

Ore 21.00 – Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Ore 17.00 – Sospensione delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, asili nido, università, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. Sono le misure che vengono adottate in Emilia Romagna per contrastare la diffusione del Coronavirus e che saranno valide fino al prossimo 1 marzo compreso. Sono previste nell’ordinanza che viene firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.

Ore 14.00 –  In Friuli Venezia Giulia da domani fino al 1 marzo compreso sospese tutte le attività delle Università di Trieste e di Udine e della Scuola internazionale superiore di Studi avanzati del capoluogo giuliano. Sospesa anche l’attività didattica nelle Università piemontesi e a Genova.  In Veneto chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo.  L’Università Campus Bio-Medico di Roma ha disposto il rinvio della prova di ammissione al Corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Scuole chiuse anche in Piemonte e Trentino.

Ore 13.00 – Scuole chiuse in tutta la Lombardia: “Sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza“.

Lo prevede l’ordinanza sul coronavirus firmata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana di concerto con il ministro della salute Roberto Speranza. L’ordinanza valida per tutto il territorio lombardo.

Ore 12:50 – Prove di psicosi. L’Universitas Mercatorum, università telematica non statale creata dal sistema delle camere di commercio italiane, rinvia tutti gli esami, che si tengono nelle varie sedi in tutta Italia, da Palermo a Bari a Torino, previsti dal 24 al 28 febbraio 2020.

L’Università comunica agli studenti che “sebbene al momento non si riscontra nessun tipo di problema all’interno delle nostre sedi di esami, l’università ritiene utile e opportuno rinviare tutti gli esami previsti nella prossima settimana e monitorare con molta attenzione quello che sta accadendo con i casi accertati di coronavirus.

Sarà nostra cura riprogrammare gli esami previsti appena le autorità competenti saranno in condizione di garantire maggiore serenità”.

Ieri la Conferenza dei Rettori delle Università Lombarde aveva annunciato la sospensione di tutte le attività attività didattiche fino a lunedì 2 marzo (https://www.crui.it/lombardia.html)

Ore 12.00 – Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, chiede “a livello prudenziale che le scuole vadano chiuse in città. Proporrò al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – ha detto – di allargare l’intervento a livello di Città metropolitana. È un intervento prudenziale. Ad oggi vediamo di farlo per una settimana e ritengo che sarà sufficiente. Gli eventi in città sono tanti, non immagino una città blindata in cui tutto viene annullato ma quelli che sono non obbligatori e rinviabili magari sarà buon senso rinviarli”. Il sindaco Sala ha poi precisato che il “provvedimento” di chiusura delle scuole “è meglio che lo prenda la Regione su Milano e Città metropolitana. Io potrei farlo a prescindere con un’altra formula, ma vorrei essere attore di una decisione che ha un senso più completo”. “Per questo ho fatto la proposta alla Regione e reputo che non ci saranno problemi – ha concluso -. Ad oggi vediamo di farlo per una settimana e ritengo che sarà sufficiente. È la settimana di carnevale e alcune scuole sono già chiuse da giovedì quindi penso sia logico estendere la decisione da lunedì e anche alla Città metropolitana”. A chi gli ha chiesto se sospenderà i provvedimenti di Area C e Area B, le zone a traffico limitato della città, per non affollare i mezzi pubblici Sala ha risposto che “già con la chiusura delle scuole si alleggerisce molto”.

Domenica, 23 febbraio, ore 10.00 – L’ANP diffonde il seguente comunicato:

“L’ANP, visto il Comunicato pubblicato sul sito del Ministero dell’istruzione durante la notte tra sabato 22 e domenica 23 febbraio, chiede che sia fatta immediata chiarezza sulla questione viaggi di istruzione.
Il decreto-legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri prevede infatti che sia il Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro dell’istruzione, a disporre la sospensione degli stessi ma non attribuisce alcun potere di intervento immediato ai dirigenti scolastici nelle more della sospensione.
In particolare, non è chiaro su quale soggetto ricadrebbero i costi delle sospensioni adottate nel frattempo.
Per evitare l’apertura di contenziosi sfavorevoli per le scuole – e per le tasche dei genitori – chiediamo che il
Ministero chiarisca immediatamente cosa devono fare i numerosi colleghi che già in queste ore hanno numerose partenze programmate, generalmente per mete non interessate dal contagio.
I Dirigenti dello Stato sono pronti a gestire le emergenze ma devono avere la sicurezza di farlo secondo le previsioni – anche approvate con urgenza – di legge”.

Sabato 22 febbraio, ore 23. 15 – Il CdM definisce apposite misure per evitare la diffusione del Coronavirus. Sospese visite didattiche e viaggi di istruzione. Azzolina: “Una precauzione che a mio avviso si rende necessaria in questo scenario”. Diffusa la circolare per le scuole.