Coronavirus, fino al 15 marzo ATA possono richiedere lavoro agile. Circolare Ministero e requisiti

da Orizzontescuola

di redazione

Coronavirus: in questi giorni si è parlato a lungo del fatto che il DPCM abbia disposto la sospensione delle attività didattiche e non la chiusura delle scuole. Di conseguenza il personale ATA ha continuato a svolgere regolarmente il proprio lavoro.

Il Ministero ha emanato una circolare di indicazioni in cui affronta, tra l’altro, anche questa tematica.

Personale ATA può richiedere lavoro agile

Introdotta la possibilità di concedere da parte del Dirigente Scolastico, il lavoro agile al personale ATA. I profili professionali interessati sono il personale amministrativo, tecnico e ausiliario e per analogia i docenti inidonei.

Dirigente Scolastico valuta la possibilità di concedere il lavoro agile

Il Ministero  attribuisce a ciascun Dirigente scolastico la valutazione della possibilità di concedere il lavoro agile al personale ATA che dovesse farne
richiesta, ferma restando la necessità di assicurare il regolare funzionamento dell’istituzione
scolastica.

Il lavoro agile potrà essere concesso dal Dirigente scolastico, eventualmente anche ricorrendo a turnazioni del personale, a partire dalla data odierna e fino al 15 marzo, in presenza dei seguenti prerequisiti:

  • il lavoro svolto dal personale che richiede di fruire di modalità di lavoro agile
    deve risultare gestibile a distanza;
  • il dipendente in lavoro agile deve dichiarare di disporre, presso il proprio
    domicilio, di tutta la strumentazione tecnologica adeguata a svolgere il proprio compito e deve poter garantire la reperibilità telefonica nell’orario di servizio;
  • le prestazioni lavorative in formato agile dovranno essere misurabili e
    quantificabili.

Criteri per la scelta

Nel caso di numerose richieste di lavoro agile, il Dirigente scolastico privilegerà nella concessione i soggetti portatori di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio, coloro che si avvalgono dei servizi pubblici di trasporto per raggiungere la sede lavorativa e i lavoratori sui quali grava la cura dei figli a seguito della sospensione dei servizi dell’asilo nido e delle scuole dell’infanzia.

È comunque consigliata l’adozione, in generale per il personale ATA, di una organizzazione attenta a garantire l’attività essenziale, adottando in proposito ogni forma di flessibilità.

La circolare del Ministero del 6 marzo 2020