Il Ministero ha risposto alla richiesta di chiarimenti

Il Ministero ha risposto alla richiesta di chiarimenti dell’ANP

La Nota ministeriale 10 marzo 2020, n. 323, diramata in risposta alla nostra richiesta di chiarimenti di ieri, conferma la necessità che i colleghi accordino il lavoro agile – laddove possibile – e adottino forme flessibili di prestazione dell’attività lavorativa con l’unico limite della garanzia dei livelli essenziali del servizio.

Questo implica, per gli assistenti tecnici, la necessità di garantire la manutenzione dei laboratori di loro competenza, assicurando la salvaguardia di eventuali materiali deperibili e supportando la scuola nell’attivazione della didattica a distanza. Il personale addetto alle aziende agrarie deve parimenti garantire la salvaguardia del patrimonio zootecnico e la migliore utilizzazione degli eventuali prodotti. Per i collaboratori scolastici, i cuochi, i guardarobieri, gli infermieri, una volta constatata la pulizia degli ambienti e assicurata la custodia e sorveglianza generica dei locali, la Nota afferma che occorre limitare il servizio alle “sole ulteriori prestazioni necessarie non correlate alla presenza degli studenti, attivando i contingenti minimi stabiliti e i contratti integrativi di istituto, ai sensi della legge 12 giugno 1990, n. 146”.

La individuazione dei contingenti e la turnazione, previa variazione del piano annuale delle attività e informativa alle RSU, deve tener conto delle condizioni di salute, della necessità di accudimento dei figli e delle condizioni di pendolarismo con utilizzo dei mezzi pubblici per coloro che risiedono in comune diverso da quello di servizio.

La Nota dispone infine che il personale escluso, di volta in volta, dai contingenti fruirà prioritariamente delle ferie non godute da consumarsi entro il mese di aprile, dopodiché sarà esonerato dalla prestazione lavorativa in forza dell’articolo 1256, comma 2 del codice civile, dal momento che le relative prestazioni lavorative non possono essere svolte mediante lavoro agile.

L’ANP esprime apprezzamento per la rapida risposta del Ministero e per la sua assunzione di responsabilità in ordine all’applicabilità della menzionata disposizione civilistica.

Auspichiamo, naturalmente, che il lavoro agile sia concesso anche ai dirigenti scolastici che vivono difficoltà paragonabili – se non superiori, come sta accadendo per molti neoimmessi in ruolo che prestano servizio in regioni diverse da quelle di residenza delle loro famiglie – a quelle di tutto il personale.