CHIUDETE LA SCUOLA!

CHIUDETE LA SCUOLA!

Lo abbiamo già detto e l’Amministrazione lo ha confermato, sia pure con un linguaggio semireticente e tuttavia non avaro in indicazioni di dettaglio.

Azionando doverosamente il loro potere di organizzazione e di gestione, in una generalizzata situazione emergenziale i dirigenti scolastici  devono impedire l’accesso alle scuole!

Lo devono fare in qualità di datori di lavoro aventi l’obbligo – giuridicamente, e pesantemente, sanzionato – di salvaguardare la salute dei dipendenti, e la propria.

Lo devono fare:

1. dopo aver impartito le disposizioni al personale docente, al personale amministrativo e al personale tecnico di rendere, nella misura in cui è possibile, la prestazione in remoto;

2. dopo aver formalizzato al personale ausiliario la fruizione di eventuali ferie residue del precedente anno scolastico (che decorso il 30 aprile c.a. risulterebbero comunque perse) e poi comunicando il venir meno temporaneamente dell’obbligo della prestazione, ai sensi dell’articolo 1256, comma 2 del codice civile, esplicitamente richiamato dallo stesso Ministero dell’istruzione: questo personale deve quindi stare legittimamente a casa e continuare a essere altrettanto legittimamente pagato, solo assicurando di rendersi reperibile per eventuali motivate necessità, l’unica eccezione potendo riguardare la presenza di aziende agrarie e altre situazioni particolari, da soddisfare con determina puntualmente motivata e ricorrendosi per analogia ai contingenti minimi di cui alla legge 146/90;

3. dopo aver comunicato – solo comunicato, senza dover né chiedere né attendere alcuna autorizzazione! – all’Ufficio scolastico regionale che lavoreranno in remoto e dichiarando che si recheranno prontamente a scuola in caso di sopraggiunte e indilazionabili necessità.