SCUOLE CHIUSE. QUALE REDDITO PER GLI ASSISTENTI AI DISABILI?

SCUOLE CHIUSE. QUALE REDDITO PER GLI ASSISTENTI AI DISABILI?

Dall’inizio di questa crisi sosteniamo che le conseguenze dell’attuale pandemia non devono colpire quei lavoratori che dispongono di minori tutele e il cui reddito è, purtroppo, indissolubilmente legato all’erogazione delle prestazioni. Fra questi ultimi va collocato il personale attualmente impiegato, con qualunque tipo di rapporto lavorativo, autonomo, atipico o dipendente, nelle attività di assistenza alla disabilità nelle istituzioni scolastiche e nelle attività di didattica integrativa domiciliare.Il Coordinamento regionale siciliano ASACOM Cobas ha, perciò, proposto un insieme di emendamenti al d.l. 17 marzo 2020, n. 18, con l’obiettivo di evitare il licenziamento o la sospensione del lavoro anche per questi lavoratori, che nell’attuale formulazione del predetto articolo non vengono menzionati.Il presupposto è quello che anche per questa categoria di lavoratori vanno riconosciute le ore lavorative non espletate o non espletabili per causa di forza maggiore, dipendente dalla sospensione delle attività didattiche “in presenza”, disposta con i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri adottati ai sensi dell’art. 3, comma 1, del d.l. n. 6/2020.In particolare, tenendo conto della specificità di queste figure, va, infatti, ricordato che non sempre è possibile inserirsi all’interno della cosiddetta Didattica a Distanza, né il lavoro di mattina a scuola può essere sostituito dalla “attività domiciliare”, sia perché non prevista, sia perché accentuerebbe il rischio di contagio.Oltre agli emendamenti, si propone di inserire una nuova norma che riguardi specificamente l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali. Tale norma dovrebbe prevedere, fra l’altro, che durante la sospensione dell’attività didattica “in presenza” le pubbliche amministrazioni siano autorizzate al pagamento del personale e delle cooperative che gestiscono tutti i servizi, inclusa l’assistenza igienico-personale, per il periodo della sospensione, sulla base di quanto iscritto nel bilancio preventivo.Il Coordinamento regionale siciliano ASACOM Cobas, pur nella complessa situazione attuale, manterrà forte e coerente la mobilitazione per raggiungere questi obiettivi e impedire che a un’intera categoria di lavoratori vengano negati salario e diritti.