Coronavirus, Azzolina: “La scuola non si ferma. A breve ripartizione fondi per didattica online”

da La Tecnica della Scuola

Question time alla Camera dei Deputati con l’intervento del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Questa volta, in via eccezionale a causa dell’emergenza coronavirus, ad ogni gruppo parlamentare è consentito presentare due interrogazioni.

Da segnalare, inoltre, che domani, giovedì 26 marzo, alle 15.30, al Senato, il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, terrà una informativa sulla prosecuzione dell’anno scolastico in corso.

Coronavirus, question time alla Camera con il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina

Iniziative volte a strutturare e agevolare l’utilizzo della didattica a distanza (Casa – M5s)

Sull’interrogazione risponde così la ministra: “La scuola non si ferma. Ringrazio tutti, docenti, dirigenti scolastici e personale Ata per l’impegno dimostrato in questi giorni. 85 milioni di euro sono stati stanziati per le scuole. Questi fondi sono necessari per la formazione del personale scolastico e per fornire ai meno abbienti gli strumenti idonei per l’apprendimento. Così diamo ai ragazzi una sensazione di normalità. Sapremo trasformare questo momento straordinario per dare una grande prova di responsabilità”.

Iniziative volte a garantire agli studenti parità di accesso alla didattica a distanza, anche attraverso la formazione informatica del corpo docente (Fornaro – Leu)

Sull’interrogazione risponde così la ministra: “A fronte di scuole meno attrezzate, ci sono altre realtà più pronte. Ci stiamo impegnando tanto per il digital divide. Questo momento potrà essere base per un vero miglioramento. Ho insistito tanto che nel decreto legge fossero inserite delle risorse per la parità d’accesso alla didattica a distanza. Firmerò a breve, una volta terminati tutti i passaggi previsti dalle disposizioni normative e contrattuali vigenti, il decreto di riparto delle risorse a favore delle istituzioni scolastiche improntato a criteri equi: il numero degli studenti, il dato sulla condizione socioeconomica delle famiglie cui Ministero dell’istruzione Ufficio legislativo 7 appartengono. Non ho voluto una ripartizione risorse ‘a pioggia’ ma che tenga conto della concreta condizione degli studenti, per supportare nei termini dell’eguaglianza sostanziale quelli che ne hanno più bisogno. E’ stato disposto anche un incremento di 2 milioni del c.d. Fondo per l’emergenza del Piano scuola digitale”.

Monitoraggio del funzionamento della didattica a distanza sul territorio nazionale e misure a sostegno di associazioni che collaborano con le scuole ai fini di un’offerta educativa complementare (Fusacchia – Misto-Cd-Ri-+Europa)

Sull’interrogazione risponde così la ministra: “Il 93% delle scuole ha compilato un questionario con 21 domande. Sono stati coinvolti il 94% degli studenti, l’89% delle scuole è riuscita a coinvolgere anche gli studenti disabili. Ringrazio la Rai e tutte le associazioni che stanno collaborando per gli specifici progetti sulla didattica a distanza”.

Strumenti volti a garantire agli studenti meno abbienti dispositivi digitali individuali per la didattica a distanza (Piccoli Nardelli – PD) 

Sull’interrogazione risponde così la ministra: “La scuola ha risposto con responsabilità e coesione. Non posso che ribadire il mio ringraziamento a tutti. In merito, poi, alla formazione dei docenti voglio rimarcare il lavoro importante che stanno facendo nelle scuole i circa 8.200 animatori digitali, unitamente ai circa 24.000 docenti dei team per l’innovazione presenti in ciascun istituto, nonché l’impegno dei 120 docenti delle équipe formative territoriali e delle reti di scuole dei Future Labs, che stanno utilizzando tutte le risorse disponibili per promuovere webinar e seminari on line per lo sviluppo delle competenze digitali dei docenti. Nei giorni scorsi è stato altresì erogato un contributo di mille euro a ciascuna istituzione scolastica, per un totale di 8,2 milioni di euro, che potranno essere spesi per l’anno 2020 anche per il potenziamento dell’apprendimento a distanza. Posso rassicurarla che stiamo approntando tutte le misure necessarie affinché nessuno resti indietro”.

Iniziative volte a prevedere, in relazione al monitoraggio sulle scuole non abilitate alla didattica a distanza, misure compensative a favore degli studenti, con particolare riferimento alle situazioni di disabilità e al previsto svolgimento degli esami di Stato (Casciello – FI)

Sull’interrogazione risponde così la ministra: “Ci sarà un momento per fare delle riflessioni su cosa è accaduto in questo periodo. Posso però dire che anche in questi momenti duri l’azione della scuola non si è fermata e ha dato supporto anche agli studenti disabili. Anzi è stato creato un canale didattico dedicato. Sull’esame di Stato posso dire che ci sono diversi scenari che stiamo ipotizzando. Gli studenti riceveranno informazioni sulle modalità degli esami di stato, quando avremo un quadro più definito. Le scuole riapriranno quando ci daranno le determinate garanzie per farlo”.

Iniziative volte a garantire alle famiglie l’esenzione dal pagamento delle rette scolastiche nonché chiarimenti in ordine alla conclusione dell’anno scolastico (Lollobrigida – Fd’I).

Sull’interrogazione risponde così la ministra: “L’Anci ha comunicato che la quasi totalità dei comuni, di fatto, ha già sospeso le rette per tutti i servizi educativi, anche quelle relativi al servizio di trasporto e mensa e in taluni casi e’ stato disposto il recupero, a favore delle famiglie, delle rette versate in anticipo. In merito invece alle scuole primarie secondarie di primo grado e di secondo grado a gestione privata, occorre ricordare che la frequenza delle stesse è subordinata al pagamento di una retta a carico delle famiglie. A tale riguardo, occorre rilevare che, a normativa vigente, non rientra nelle competenze del Ministero dell’istruzione consentire l’esenzione dal pagamento di tali rette, la cui entità, come noto, è determinata dalla singola istituzione scolastica. Tali rette vengono versate, in forma diretta o indiretta, all’ente locale quale soggetto titolare della gestione del servizio di refezione scolastica che, nel periodo di sospensione delle attività didattiche in presenza, non è evidentemente, erogato”.