Sprint sui 130 milioni alle scuole per pulizie e didattica online

da Il Sole 24 Ore

di Eugenio Bruno

L’emergenza richiede celerità. Anche nel mondo della scuola che dal 4 marzo si trova a fare i conti con la sospensione delle attività didattiche in tutta Italia e con la necessità di trasferire sul web le lezioni. Per mettere i presidi in condizione di avere la liquidità necessaria a cimentarsi con l’learning, il decreto “Cura Italia” stanzia 85 milioni di euro, a cui si aggiungono i 43,5 destinati alla sanificazione delle aule. Da distribuire con due diversi provvedimenti attuativi, che sono alla firma della ministra Lucia Azzolina e che, nel giro di una decina di giorni, dovrebbero portare le risorse nelle casse dei singoli istituti scolastici.

I due decreti in arrivo
I testi in arrivo stabiliscono l’ammontare spettante alle singole scuole. Per i 43,5 milioni destinati alla pulizia stroardinaria degli edifici scolastici il criterio fondamentale sarà la numerosità della popolazione studentesca. Laddove per la distribuzione degli 85 milioni vincolati alla didattica a distanza – di cui 70 milioni per acquistare pc e tablet da tablet da dare in comodato d’uso a studenti e docenti, 10 per l’abbonamento alle piattaforme online e 5 per la formazione del personale scolastico – si terrà anche conto dei livelli di reddito e dei bisogni emersi durante le rilevazioni valide per i test Pisa-Ocse.

Fondi in cassa nel giro di 10 giorni
Una volta firmati dalla ministra Lucia Azzolina, i due provvedimenti dovranno essere vistati dalla Corte dei conti. Confidando in un ok rapido da parte dei magistrati contabili i tecnici di viale Trastevere contano di far arrivare le risorse alle scuole nel giro di una decina di giorni. Cioè prima di Pasqua. A quel punto i dirigenti scolastici potranno attivarsi per effettuare gli ordini.
Limitandoci in questa sede all’acquisto di strumentazioni elettroniche, l’indicazione del ministero è di avvalersi in prima battuta delle convenzioni Consip e del mercato elettronico della Pa (Mepa), ma in caso di necessità potranno anche derogare al Codice appalti.

Le istruzioni per le famiglie
In realtà già oggi le istituzioni scolastiche hanno dei Pc, dei tablet e dei portatili in dotazione che non usano vista la sospensione delle lezioni in presenza. In attesa dei nuovi acquisti la raccomandazione ai presidi è di darli in comodato d’uso alle famiglie che li chiedono (sulla base delle necessità già mappate in molte scuole attraverso i rappresentanti di classe). Se serve attivando anche una cooperazione di tipo “orizzontale” che porti al trasferimento degli strumenti all’interno delle reti di scuole. I ragazzi e le famiglie devono sottoscrivere un modulo in cui si impegnano a restituire i dispositivi – che restano di proprietà dell’istituto – alla fine dell’anno scolastico. O, in alternativa, fino al termine dell’emergenza.