Continua l’operazione per il rientro in Italia degli oltre 1100 studenti all’estero

Continua l’operazione per il rientro in Italia degli oltre 1100 studenti all’estero con un programma Intercultura.

Con i 200 in arrivo oggi a Fiumicino dagli USA sono 900.

28 marzo 2020 – Continua l’operazione per il rientro in Italia degli oltre 1100 studenti all’estero con un programma Intercultura. Con i ragazzi in arrivo oggi a Fiumicino dagli USA e da altri Paesi, il numero complessivo di chi è già tornato sale a 900 in poco più di 10 giorni. Circa 700 studenti erano già rientrati nei giorni scorsi da Argentina, Belgio, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Ghana, Giappone, India, Hong Kong, Malesia, Messico, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo,  Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Repubblica Slovacca, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Repubblica del Sudafrica, Thailandia, Tunisia, Turchia e gruppi parziali di studenti da Stati Uniti, Irlanda e Filippine.

Oggi sarà un’altra giornata cruciale: è infatti previsto il rientro di 29 studenti dall’Ungheria, 8 dall’Irlanda, 3 dalle Filippine, 2 dall’Islanda e oltre 200 dagli Stati Uniti. Questi ultimi con un volo charter appositamente organizzato da Intercultura in collaborazione con gli altri partner della rete internazionale AFS Intercultural Programs. Il volo, in partenza dall’aeroporto di Chicago, dopo aver lasciato a Roma i 200 studenti italiani, ripartirà per Madrid con altri 100 studenti spagnoli di AFS. Nelle scorse giornate i 200 adolescenti italiani hanno salutato per l’ultima volta le famiglie ospitanti che li accoglievano dalla scorsa estate e, con l’aiuto dei volontari di AFS, sono partiti dai diversi 50 Stati USA dove alloggiavano, per ritrovarsi a Chicago.  Un gruppo di altri 60 studenti era già rientrato in Italia  dagli Stati Uniti il 22 marzo.

“Si tratta di uno sforzo organizzativo ed economico enorme che la nostra Associazione sta mettendo in campo – spiega Andrea Franzoi, Segretario Generale di Intercultura – e che non avrà fine fino a quando non saremo riusciti a fare rientrare tutti i ragazzi in Italia. Dove possibile, Intercultura è intervenuta acquistando nuovi biglietti aerei e organizzando nuovi itinerari di rientro, facendosi carico di tutti i costi aggiuntivi. Per l’organizzazione dei viaggi abbiamo potuto contare anche sulla preziosissima collaborazione dell’Unità di Crisi della Farnesina e sulla rete delle Ambasciate e dei Consolati italiani all’estero che stanno svolgendo un lavoro eccellente. Abbiamo ancora circa 200 studenti  che dobbiamo riportare a casa, da Bolivia, Brasile, Cile, Honduras, Nuova Zelanda, Paraguay, Perù, Uruguay.  Per la maggior parte di loro abbiamo già trovato un itinerario di volo per il rientro. In alcuni Paesi ci sono situazioni complicate da risolvere, a causa della chiusura degli spazi aerei che rende impossibile l’organizzazione di qualunque tipo di volo, ma siamo in contatto quotidiano con il Ministero degli Esteri e i nostri Ambasciatori, che lavorano senza sosta nel cercare di mettere in sicurezza i cittadini italiani all’estero, e auspichiamo che si possa trovare presto una soluzione”.

Come già noto Intercultura ha comunicato che, in data 15 marzo 2020, AFS Intercultural Programs, l’organizzazione internazionale con sede a New York a cui Intercultura è affiliata, ha deciso di terminare anticipatamente i programmi di scambio in tutti i Paesi e di rimpatriare tutti gli studenti nei loro Paesi d’origine. La decisione si è resa necessaria al fine di tutelare la sicurezza degli studenti a seguito della dichiarazione di Pandemia emessa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e della crescente emergenza nei sistemi sanitari in diversi Paesi del mondo. Una decisione analoga era già stata presa qualche settimana fa, quando erano stati rimpatriati tutti gli studenti ospitati in Cina e a Hong Kong.

Per quanto riguarda i quasi 500 studenti di varie nazionalità che stavano partecipando a un programma in Italia,il rientro era già stato deciso lo scorso 9 marzo e in una settimana sono tutti stati in grado di riabbracciare le loro famiglie di origine.

“In oltre 65 anni di attività è la prima volta che AFS e Intercultura hanno dovuto prendere una decisione tanto drastica quanto dolorosa. – conclude  Andrea Franzoi – A tutti gli studenti, le famiglie, le scuole e i volontari dell’organizzazione coinvolti esprimiamo la nostra vicinanza con la convinzione che, passata l’emergenza, ci sarà ancora più necessità di promuovere il dialogo tra culture diverse e i valori della solidarietà internazionale”

L’Associazione Intercultura Onlus (www.intercultura.it)

Intercultura è un Associazione di volontariato senza scopo di lucro, fondata in Italia nel 1955, eretta in Ente Morale posto sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri e riconosciuta con decreto dal Presidente della Repubblica (DPR n. 578/1985). L’Associazione è gestita e amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale. È presente in 159 città italiane ed in 65 Paesi di tutti i continenti, attraverso la sua affiliazione all’AFS ed all’EFIL. Ha statuto consultivo all’UNESCO e al Consiglio d’Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea. Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Esteri e dell’Istruzione, Università e Ricerca. A Intercultura sono stati assegnati il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato per oltre 40 anni di attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli. L’Associazione promuove, organizza e finanzia scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno oltre 2.200 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo.