da La Tecnica della Scuola
Continua l’operazione per il rientro in Italia degli oltre 1200 studenti all’estero con un programma Intercultura al momento della dichiarazione di pandemia da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità.
Oltre 1000 studenti rientrati
Con i ragazzi in arrivo, il numero complessivo di chi è tornato negli ultimi 15 giorni è di 922 studenti. 888 studenti erano già rientrati nei giorni scorsi da Argentina, Belgio, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Filippine, Francia, Germania, Ghana, Giappone, India, Irlanda, Islanda, Hong Kong, Malesia, Messico, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Repubblica Slovacca, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Repubblica del Sudafrica, Thailandia, Tunisia, Turchia, Ungheria, USA (questi ultimi rientrati ieri con un charter appositamente istituito da Intercultura e dal network AFS). In precedenza a inizio febbraio erano già rientrati 115 studenti da Cina e Hong Kong. che frequentavano l’anno scolastico in Cina e Hong Kong.
Domenica 29 marzo sono arrivati 34 studenti: 25 studenti dal Brasile (un secondo gruppo rientrerà nei prossimi giorni), 2 dalla Danimarca, 5 dall’Uruguay, 1 dalla Spagna e 1 dalla Repubblica Dominicana.
Terminati prima i programmi di scambio
Come già noto Intercultura ha comunicato che, in data 15 marzo 2020, AFS Intercultural Programs, l’organizzazione internazionale con sede a New York a cui Intercultura è affiliata, ha deciso di terminare anticipatamente i programmi di scambio in tutti i Paesi e di rimpatriare tutti gli studenti nei loro Paesi d’origine.
La decisione si è resa necessaria al fine di tutelare la sicurezza degli studenti a seguito della dichiarazione di Pandemia emessa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e della crescente emergenza nei sistemi sanitari in diversi Paesi del mondo. Una decisione analoga era già stata presa qualche settimana fa, quando erano stati rimpatriati tutti gli studenti ospitati in Cina e a Hong Kong.
Per quanto riguarda i quasi 500 studenti di varie nazionalità che stavano partecipando a un programma in Italia, il rientro era già stato deciso lo scorso 9 marzo e in una settimana sono tutti stati in grado di riabbracciare le loro famiglie di origine.