Esami di Stato

Esami di Stato, Pistorino FLC CGIL: la Ministra, nell’incontro di oggi, dia indicazioni chiare a studenti ed insegnanti

Roma, 1 aprile – Dopo le forti pressioni delle organizzazioni sindacali, oggi 1° aprile 2020, si terrà la prima convocazione del MI in tempo di pandemia. I temi all’ordine del giorno dovrebbero essere diversi: mobilità, concorsi e soprattutto organizzazione dell’anno scolastico.
“I docenti e gli studenti delle classi terminali sono in attesa di capire come di svolgerà il prossimo esame di stato, intanto, come FLC CGIL , proviamo ad avanzare una proposta che possa prevedere solo una prova orale sia per il I grado che per il II grado della scuola secondaria”.  A dirlo è Graziamaria Pistorino, segretaria nazionale del sindacato dei lavoratori della Conoscenza.  
“Lo svolgimento potrebbe essere programmato, come ogni anno, a metà giugno per il I grado e durante la prima metà di luglio per il II grado. In particolare, per gli esami di stato conclusivi del II grado proponiamo che ai fini dell’ammissione non venga considerato il requisito della frequenza scolastica nè la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove INVALSI e alle attività programmate nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza). Per l’attribuzione del credito, continua la dirigente sindacale, si proceda secondo quanto già previsto, con la differenza che la valutazione prevista per il quinto anno sia rimodulata in relazione al periodo di attività didattica già svolta. I crediti relativi alle prove precedentemente previste (due scritte ed una orale), devono essere riadattati. Vanno dunque individuate le scadenze, rimodulate le prove, eliminate INVALSI e PCTO dai requisiti di ammissione”.
“Riteniamo indispensabile e urgente il confronto con il Ministero perché si giunga al più presto all’elaborazione di uno scenario complessivo, che in tempi di grande incertezza possa contribuire ad offrire ai nostri ragazzi e agli insegnanti che li seguono a distanza un orizzonte di studio e di lavoro”. Conclude Pistorino