Tutti d’accordo sulla maturità light, ma l’anno senza bocciati divide i prof

da la Repubblica

Corrado Zunino

ROMA – “È l’unica strada praticabile”. Il sospiro di sollievo nel mondo della scuola, in una sua parte consistente e autorevole, è corale. Il piano che i tecnici del ministero dell’Istruzione hanno sottoposto in queste ore alla ministra Lucia Azzolina, e che Repubblica ha raccontato ieri, è accolto come una scelta necessaria “e da annunciare in fretta”. Il project work prevede una maturità leggera e una data spartiacque per definirne la leggerezza: se non si torna a scuola entro il 17 maggio saltano gli scritti, Italiano e seconda prova, e l’esito dell’esame di Stato sarà affidato a un largo colloquio orale (anche 60 minuti) con la richiesta ai maturandi di esercitazioni e traduzioni.

In quel piano, diventato nervatura del decreto che il Dipartimento Istruzione sta completando, c’è la presa di coscienza che quest’anno non si potrà bocciare nessuno, che sarebbe necessario fotografare – senza intaccare i voti alti di chi ha svolto un buon primo quadrimestre e confermato i risultati nelle valutazioni a distanza – i debiti di chi è insufficiente, portarli all’anno scolastico 2020-2021 e trovare un modo di recuperare i vuoti e verificare “il quadrimestre perduto” a settembre e ottobre.

Gli studenti – diretti interessati – accolgono il piano e dicono: “Il fatto che che il ministero sia orientato ad ammettere tutti all’esame, anche con debiti, e a rimuovere gli scritti se il ritorno a scuola non dovesse avvenire a maggio, è un’ottima notizia e una vittoria”. Lo dice Federico Allegretti, coordinatore della Rete degli studenti medi. “Situazioni straordinarie richiedono misure straordinarie e l’ipotesi che le lezioni non riprendano prima di metà maggio è concreta”, aggiunge. “Chiediamo che l’ufficialità arrivi al più presto, agli studenti servono certezze”.

La Cgil scuola, che ieri è tornata a vedere (in video) la ministra Azzolina con gli altri sindacati e dopo un periodo di contrasto, chiede di portare lo stesso schema – niente scritti, solo un colloquio extralarge – all’esame di Terza media. “Serve uno scenario complessivo del ministero – dice Graziamaria Pistorino, della segreteria nazionale Flc -, lo svolgimento dell’orale potrebbe essere programmato a metà giugno per il primo grado e nella prima metà di luglio per il secondo grado. Bisogna eliminare Invalsi e Alternanza scuola lavoro”. Queste attività, di fatto, non saranno criteri per l’ammissione, ma dell’esperienza in Alternanza si potrà parlare nel colloquio finale.

Diversi presidi e molti docenti che faranno parte delle commissioni interne (sei membri) esprimono il loro apprezzamento: “Ammissione per tutti con eventuale debito formativo era l’unica maniera per salvare capra e cavoli, mantenendo comunque la possibilità di un recupero da spalmare nell’anno successivo”, scrive a Repubblica un insegnante. Antonella Canepa, docente di Inglese alle superiori in provincia di Genova, aggiunge: “Gli studenti che non hanno combinato nulla in queste settimane dovrebbero studiare in estate e fare un esame di recupero ad agosto”.

La ministra Azzolina ha ribadito che le scuole saranno chiuse fino al 13 aprile, non si andrà in classe né a luglio né ad agosto e che, “tenendo conto della situazione di emergenza del Paese”, la valutazione degli studenti e dell’esame dovrà essere “seria” e tenere conto dell’impegno nelle lezioni a distanza. Ieri ha parlato in videoconferenza con deputati e senatori della maggioranza, oggi ci sarà un altro incontro a distanza ed entro domani in Consiglio dei ministri dovrebbe entrare un primo decreto sulla scuola.