Didattica a distanza, valutazione: criteri e modalità. Esempio con griglie di valutazione, credito formativo, comportamento

da Orizzontescuola

di Antonio Fundaro

Che non si debba valutare e che non si debba verificare sta diventando, in queste settimane, argomento di grande dibattito e di grande attenzione nel mondo della scuola.

Che scompaiano del tutto e che siano snaturate dalla loro finalità, intrinseca al processo di formazione-educazione, non è né possibile né auspicabile, nonostante tutti cerchino di tenere nella giusta considerazione, da un lato le più volte reiterate raccomandazioni del ministro Azzolina, sia le circolari ministeriali che, anche se in maniera blanda e non dettagliata, hanno comunque dato delle indicazioni inderogabili.

Ma non solo, è compito della scuola attuare la valutazione ricordando a se stessa quelle che sono le sue funzioni. E nello specifico la funzione certificativa; la non meno importante funzione regolativa in grado di consentire, sulla base delle informazioni raccolte, un adeguamento delle proposte di formazione alle reali esigenze degli alunni e ai traguardi programmati; la funzione finalizzata al necessario adattamento dei programmi di insegnamento; e, per finire, l’adattamento stesso della valutazione. Una sorta, quest’ultima, di autovalutazione dei processi valutativi. Utile agli insegnanti talvolta più del resto, permettendo di calibrare il sistema valutativo alle reali esigenze dell’utenza o alle modificazioni di metodologie didattiche, modalità di erogazione della didattica, modifica delle strategie educative e formative, e, perché no, delle attività e, in extremis, anche delle competenze e della abilità.

Ciò è necessario perché è a tutti noto quanto incida la valutazione sulla promozione del successo formativo per tutti i nostri alunni. Perché la valutazione: costruisce o modifica l’immagine di sé; cambia le prospettive future; spegne o accende la fiducia; motiva o disincentiva; favorisce o inibisce lo sviluppo; riconosce o ignora; apre o chiude possibilità; influenza storie individuali.

Ma quali sono i tipi attuabili di valutazione anche in un momento, nel quale, a vincere è il dubbio, l’incertezza, talvolta, l’impossibilità (in alcuni casi, l’incapacità) ad operare in modalità “Didattica a Distanza”?

Prima di entrare nel merito della questione, portando, tra l’altro, un esempio virtuoso di istituto che si è adoperato, fattivamente, per fissare modalità chiare e inequivocabili per la valutazione della DaD, è indispensabile fare il punto sui tipi di valutazione.

Tipi di valutazione:

Un suggerimento autorevole, che in parte condividiamo, è quello proposto dalla professoressa Silvia Gelardi, dell’Università di Urbino che si prende in prestito, solo per l’impalcatura, assai accattivante, ma che riadattiamo alla questione DaD.

Ritiene la Gelardi che esistono tre interessanti, diciamo, tipologie di valutazione:

  • la valutazione ideografica, intesa questa come confronto diacronico fra la situazione iniziale e quella finale dell’alunno. Questo tipo di valutazione ha dei pro, ma anche dei contro, come tutte d’altronde. Tra i pro, quella di marcare il progresso personale e, di conseguenza, anima la motivazione ad apprendere. E, inoltre, per un intervallo, che i docenti dovrebbero definire, permette di ricavare potenzialità e mancanze dei propri alunni, e, a seguito di ciò, ipotizzare sviluppi successivi. Tra i contro, invece, quella di impedire l’individuazione delle competenze iniziali da riadattare (solo se necessario, ed è davvero raro); quella di conservare percorsi e, di conseguenza, esiti di apprendimento assai ridotti rispetto a quelli potenzialmente prevedibili e rischia di produrre un’immagine di “separazione”; quella di risultare “iniqui” per gli altri alunni. Utilizzabile, dunque, ma con molto attenzione, anche in modalità FaD.
  • la valutazione normativa, intesa questa, in maniera molto interessante, come confronto sincronico fra la prestazione del singolo alunno e quella del gruppo, cosa che, in modalità DaD, impone al docente un surplus di energia per la gestione, anche visiva, della classe (sarebbe opportuno, sempre, durante la lezione sincrona, chiedere agli alunni di tenere la cam accesa, onde gestire anche la comunicazione non verbale con la stessa efficienza che si presta a scuola. Questa valutazione, in modalità DaD, riteniamo abbia solo contro, anche se, ciascun docente, farebbe bene a valutarne l’applicabilità nel proprio contesto classe. Tra i contro, possiamo segnalare: il fatto di risultare assai penalizzante per gli alunni in difficoltà, con conseguente calo della motivazione; se la norma è riferita al gruppo classe come parametro relativo, quella di favorire una competizione negativa; ed, in ultimo, che non è, assolutamente, in sintonia con le indicazioni riguardanti alla personalizzazione dell’atto didattico, propriamente inteso.
  • la Valutazione criteriale, quest’ultima, da intendersi confronto sincronico fra i risultati di apprendimento e i criteri riadattati nella ri-programmazione già effettuata, con molto successo, in quasi tutti gli istituti scolastici italiani. Questa valutazione, come la prima, ha dei pro e dei contro. Tra i pro, annoveriamo: è legittima sulle competenze; immagina l’individualizzazione di percorsi chiari e condivisi di apprendimento; promuove l’inclusione, diminuendo il rischio di paragoni a patto che i criteri siano chiari e condivisi con tutti i docenti dell’istituto (mai ragionare con “io ho sempre fatto” o “io preferisco”; peggio “io non so fare”). Tra i contro, invece, riguardano: diversi modi di progettare risultati e criteri, e successivamente di definire obiettivi, contenuti, competenze; problematicità a rilevare e valutare conoscenze, abilità, competenze; dissomiglianza fra personalizzazione dei percorsi e momento destinato alla certificazione finale delle competenze e il riferimento non va solamente ai momenti conclusivi di tutti i cicli, ma a ciascuna delle annualità. Agevolare il passaggio ad una valutazione criteriale, dunque, risulta indispensabile. È necessario e indifferibile in questa modalità nuova di erogazione della didattica assicurare, rapidamente, il passaggio da una valutazione ideografica ad una valutazione criteriale nella normale attività didattica in modalità “a distanza”.

Il Liceo Antonio Meucci di Aprilia e “La valutazione oltre il voto”: i criteri per la verifica e la valutazione

Il Liceo Antonio Meucci di Aprilia, che offre una molteplicità di corsi sperimentali (Liceo scientifico sperimentazione linguistica, Liceo scientifico tecnologico, Liceo scientifico economico-giuridico, Liceo scientifico informatico, Liceo classico, Liceo delle Scienze Umane), può considerarsi oltre che di istituti all’avanguardia e con una didattica di qualità, anche tra i pochi ad avere, con anticipo, stabilito i criteri per la verifica e la valutazione, con una espressione che è davvero esemplificativa e di grande innovazione didattica, ovvero “La valutazione oltre il voto” come riporta il documento sottoscritto dall’attivo dirigente scolastico la Prof.ssa Laura De Angelis che, dal 2016, guida questo prestigioso istituto. Analizzeremo la qualità della delibera adottata e, più ancora, allegheremo all’articolo i modelli disponibili sul sito della scuola e che potranno diventare un valido strumento, ce lo auguriamo di cuore, per l’intera comunità scolastica italiana.

Il DPCM 8/3/2020, e la nota ministeriale n. 279 dell’8 marzo del 2020, stabiliscono la “necessità di attivare la didattica a distanza al fine di tutelare il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione”.

Riguardo nello specifico la valutazione degli apprendimenti e della verifica delle presenze il testo ministeriale accenna a “una varietà di strumenti a disposizione a seconda delle piattaforme utilizzate”, facendo presente che “la normativa vigente (Dpr 122/2009, D.lgs 62/2017), al di là dei momenti formalizzati relativi agli scrutini e agli esami di Stato (che saranno disciplinati da un apposito decreto di prossima uscita, considerata la bozza che già è in circolazione), lascia la dimensione docimologica ai docenti, senza istruire particolari protocolli che sono più fonte di tradizione che normativa”.

A fronte della circolare ministeriale, ma più ancora, forti della normativa vigente che, comunque sia affida al docente la scelta delle modalità di verifica e valutazione, molti istituti scolastici italiani, stanno, comunque, definendo i processi di verifica e valutazione, tenendo conto, comunque, come ha fatto il liceo Antonio Meuccia di Aprilia, degli aspetti peculiari dell’attività didattica a distanza ovvero e per la precisione: delle modalità di verifica che, evidentemente, non possono essere le stesse in uso a scuola; della circostanza che le modalità di verifica non in presenza essendo atipiche rispetto alla didattica in classe hanno necessità di modalità di verifica e valutazione diverse; della necessità di puntare sull’acquisizione di responsabilità e sulla coscienza del significato del compito nel processo di apprendimento.

Bisogna cambiare i paradigmi e puntare sull’aspetto formativo della valutazione

Il Liceo Meucci ha ritenuto, per la didattica a distanza, non trasferire nel virtuale la riproduzione sterile delle attività in presenza, “ma cambiare i paradigmi e puntare sull’aspetto formativo della valutazione”.

Più in generale, riprendendo la conclusione della nota ministeriale n. 368 del 13/3/2020:

“Giova allora rammentare sempre che uno degli aspetti più importanti in questa delicata fase d’emergenza è mantenere la socializzazione. Potrebbe sembrare un paradosso, ma le richieste che le famiglie rivolgono alle scuole vanno oltre ai compiti e alle lezioni a distanza, cercano infatti un rapporto più intenso e ravvicinato, seppur nella virtualità dettata dal momento. Chiedono di poter ascoltare le vostre voci e le vostre rassicurazioni, di poter incrociare anche gli sguardi rassicuranti di ognuno di voi, per poter confidare paure e preoccupazioni senza vergognarsi di chiedere aiuto”.

Fatto questo richiamo normativo è necessario tener conto, non solamente del livello di raggiungimento, da parte di ogni alunno, delle singole abilità e delle singole micro-abilità definite non più dalla progettazione ma nella ri-progettazione, naturalmente, ma anche della particolarità della suggerimento didattico proposto, delle problematicità strumentali delle famiglie e del bisogno degli alunni di essere supportati in un periodo caratterizzato da incertezza e da insicurezza quale è quello del “Coronavirus”.

Criteri e modalità di verifica:

Quali sono i criteri e le modalità di verifica? Innanzitutto, è necessario la verifica delle presenze e della partecipazione alle attività da annotare sistematicamente su re; e, successivamente, la verifica degli apprendimenti. È manifesto che come per l’attività didattica anche la verifica può essere di tipo sincrono e asincrono.

Il collegio dei docenti del liceo Antonio Meucci di Aprilia ha ritenuto che sia libertà del docente, secondo le necessità della sua didattica, scegliere le modalità di verifica.

E il documento individua per la modalità sincrona:

a) verifiche orali:

Con collegamento uno a uno: lo studente che sostiene la verifica avrà la cam accesa, guarderà dritto davanti 1. a sé come se effettivamente guardasse negli occhi il docente

oppure

2. a piccoli gruppi o con tutta la classe che partecipa alla riunione

oppure

3. esposizione autonoma di argomenti a seguito di attività di ricerca personale o approfondimenti.

b) verifiche scritte:

1. Esposizione autonoma di argomenti a seguito di attività di ricerca personale o approfondimenti

2. Compiti a tempo su piattaforma Moodle, Moduli di Google, Google Classroom, Socrative, o un altro dei tanti tool possibili

3. Saggi, relazioni, produzione di testi “aumentati”, con collegamenti ipertestuali

4. Commenting (richiesta di note a margine su testi scritti) https://commento.io/

5. Mappe mentali che riproducono le connessioni del processo di apprendimento, i percorsi mentali https://www.pixartprinting.it/blog/mappementali/

6. Blogging con la moderazione del docente o co-gestito dagli studenti;

7. Esperimenti e relazioni di laboratorio. Relazione di laboratorio. (In assenza di un laboratorio fisico è possibile lavorare con gli studenti in laboratori virtuali. Esistono numerosi portali che mettono a disposizione ambienti di simulazione – il più famoso è PhET dell’Università del Colorado che è disponibile anche nella versione in lingua italiana)

8. https://register.gotowebinar.com/register/4288738968072013324?source=IN

9. https://register.gotowebinar.com/register/5763081806382472971

In modalità asincrona, invece, lo studente può registrare il proprio schermo mentre svolge l’esperimento simulato e verbalizza le operazioni che svolge.

o svolgimento di un esperimento virtuale può dare luogo ad una relazione, come nel laboratorio fisico e a formulazione di ipotesi.

c) verifica asincrona con consegna di svolgimento di un prodotto scritto, che sarà poi approfondito in sincrono: in sede di videoconferenza il docente potrà chiedere allo studente ragione di determinate affermazioni o scelte effettuate nello scritto a distanza: la formula di verifica si configurerà, quindi, come forma ibrida (scritto + orale)

Principi didattici e educativi

Il documento della scuola prevede che non ci sarà distinzione tra prove scritte e prove orali. Si utilizzeranno per la valutazione due griglie uniche: una griglia di osservazione delle attività didattiche a distanza e una griglia di valutazione delle prove a distanza.

BES e DSA o PFP

Non subirà alcuna variazione per gli alunni con BES e DSA o PFP (anche non certificati) l’impiego di strumenti compensativi e misure dispensative inserire nel PDP. Si adopereranno le due griglie uniche che sono adeguate anche nel caso di BES e di DSA.

Per tutti gli allievi, soprattutto per gli alunni con disabilità, gli interventi serviranno “a mantenere vivo il senso di appartenenza alla comunità scolastica e di partecipazione alla vita collettiva. I docenti di sostegno supporteranno, anche grazie al costante contatto con le famiglie, gli alunni disabili anche tramite calendarizzazioni di compiti e attività”.

Il comportamento

Nella valutazione del comportamento è necessario considerare l’intera vita scolastica dell’allievo, comprendendo il comportamento nei PCTO (“percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”), laddove possibile, e nella DaD.

Valutazione del periodo “on line”

“Tutti gli studenti devono avere un congruo numero di valutazioni (voto) relative al periodo di didattica online (a cui si aggiungeranno eventuali valutazioni precedenti) e riferite alle prove a distanza (griglia 1), per poter essere scrutinati. A queste si aggiungerà il voto relativo all’osservazione delle competenze delle attività didattiche a distanza (griglia 2) per ogni disciplina. Quindi, il voto finale e unico della disciplina sarà il risultato delle valutazioni effettuate con entrambe le griglie uniche.

Per gli studenti che non hanno ancora sostenuto prove di recupero o che non hanno recuperato il primo quadrimestre, deve essere effettuato il recupero in itinere. Verranno assegnati percorsi individualizzati e prove mirate.

Gli studenti impossibilitati a frequentare una o più lezioni sincrone (sia per motivi tecnico – tecnologico, connessioni, che per altri motivi come salute) si impegnano ad avvertire il docente di riferimento. Chi non frequenterà l’attività svolta in sincrono risulterà pertanto assente (si registrerà con commento su RE), ma potrà richiedere che gli sia fornita la registrazione (se effettuata) dell’attività sincrona in questione o (qualora la lezione non sia stata registrata) il materiale di riferimento per svolgere il lavoro e i compiti assegnati secondo la tempistica stabilita dal docente”.

La scuola del successo formativo

La scuola aperta agli studenti, la scuola che li accompagna nel bisogno e nel momento più brutto della nostra storia, la scuola tiene stretti a sé i suoi alunni, come il liceo Meucci di Aprilia, non può che rappresentare un valido modello da seguire e, speriamo davvero, da imitare.

Si allegano le seguenti griglie:

  1. Griglie valutazione DaD;
  2. Griglia unica di valutazione delle prove a distanza per alunni con PEI differenziato;
  3. Tabella credito formativo revisione DaD;
  4. Griglia comportamento revisione DaD;
  5. Griglia valutazione risultati PCTO revisione DaD.

Griglia-unica-di-valutazione-delle-prove-a-distanza-per-alunni-con-PEI-differenziato

Tabella-credito-formativo-revisione-DaD

Griglia-valutazione-risultati-PCTO-revisione-DaD

Griglie-valutazione-DaD (1)

GRIGLIA-COMPORTAMENTO-revisione-DaD