Il Consiglio dei ministri approva il decreto sulla scuola: alla maturità tutti ammessi ma la prova ci sarà

da La Stampa

FLAVIA AMABILE

ROMA. Due ipotesi di scuola possibile e in ogni caso esami di maturità e di terza media in versione più leggera e didattica a distanza obbligatoria. E’ quello che prevede il testo del decreto approvato dal consiglio dei ministri.

Nessun rientro a scuola. E’ l’ipotesi più probabile. In questo caso gli esami di maturità saranno online. Tutti ammessi ma poi si dovrà superare una prova orale. Si può essere bocciati, la valutazione spetterà a una commissione formata da componenti interni. Non ci sarà esame di terza media, la valutazione avverrà sulla base di una tesina che verrà presentata alla fine dell’anno scolastico e dei voti ottenuti durante l’anno, compresi i mesi di didattica a distanza. In questo caso tutti saranno promossi e il recupero avverrà il prossimo anno.

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L’anno scolastico continua con la didattica a distanza che diventa obbligatoria, e gli scrutini online. I voti saranno dati sulla base dell’impegno dimostrato durante tutto l’anno, anche nei mesi di didattica a distanza.

L’ammissione all’esame di maturità «sarà generalizzata ma la prova c’è, il tutto promossi è semplificazione scorretta”ì», ha precisato il vice ministro all’Istruzione Anna Ascani nel corso di una diretta Facebook sul proprio profilo. «La nostra battaglia è stata fatta per garantire che ci fosse un esame di maturità, vogliamo che prova ci sia e ci auguriamo di poterlo svolgere con le modalità previste se si riuscisse a tornare a scuola in tempi relativamente brevi ma questo ce lo devono dire gli scienziati. In ogni caso una prova ci sarà ed è bene che sia così», ha aggiunto.

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Rientro a scuola il 18 maggio. Il decreto prevede anche uno scenario particolarmente ottimista: se si dovesse tornare in classe entro il 18 maggio gli esami di maturità sarebbero formati da una prova di italiano identica a livello nazionale, una seconda prova di indirizzo ma predisposta dalle singole commissioni, e infine il colloquio). In questo scenario anche i ragazzi di terza media avranno una loro prova di esame, decisa dalla scuola. Una procedura particolare riguarda i privatisti: solo loro faranno l’esame di Stato in presenza, nella sessione straordinaria che si svolge di solito nel mese di settembre.

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Abilitazioni e tirocini. Se fosse necessario si potrebbero effettuare secondo modi da definire anche «la prima e la seconda sessione dell’anno 2020 degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile, nonché delle prove integrative per l’abilitazione all’esercizio della revisione legale». Il provvedimento prevede che possono essere individuate «modalità di svolgimento diverse da quelle ordinarie, comprese modalità a distanza, per le attività pratiche o di tirocinio», e per quelle previste nell’ambito degli attuali ordinamenti didattici dei corsi di studio, oppure successive al conseguimento del titolo di studio, anche se finalizzate al conseguimento dell’abilitazione professionale.

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Concorsi sospesi. «Lo svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso al pubblico impiego, ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, sono sospese per sessanta giorni a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto». Il provvedimento precisa che «sono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica».