20 dicembre Variazioni Bilancio in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione del 20 dicembre 2012, approva la seconda “Nota di variazioni” al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e al bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015. Tale Nota è stata preparata al fine di recepire gli effetti degli emendamenti al disegno di legge di stabilità 2013 nonché al progetto di bilancio, approvati dal Senato della Repubblica in sede di seconda lettura.

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione del 22 novembre 2012, approva la “Nota di variazioni” al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
La nota recepisce gli effetti del disegno di legge di stabilità 2013, approvato dalla Camera dei Deputati.

Le misure previste dal disegno di legge di stabilità 2013 comprendono, tra le altre, le innovazioni apportate alla legislazione vigente in attuazione delle disposizioni di revisione della spesa pubblica, relativamente alle spese dei Ministeri (come prevede il decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, dalla legge n. 135 del 2012).

Le modifiche apportate al disegno di legge di bilancio 2013 con la “Nota di Variazioni” conseguono agli emendamenti al disegno di legge di stabilità approvati dalla V Commissione Bilancio della Camera dei Deputati (emendamenti che hanno determinato una ricomposizione delle voci di entrata e di spesa senza però alterare sostanzialmente l’ammontare complessivo della manovra).

In totale, gli interventi contenuti nel disegno di legge di stabilità 2013 comportano, in termini di saldo netto da finanziare, un miglioramento di 1,9 miliardi di euro nel 2013 e 340 milioni nel 2014 rispetto al disegno di legge di bilancio a legislazione vigente. Gli stessi interventi determinano invece una riduzione del saldo di bilancio dello Stato per circa 6 miliardi nel 2015, soprattutto per effetto delle maggiori risorse stanziate per il finanziamento degli interventi in conto capitale co-finanziati dalla UE. Sul risparmio pubblico, le misure del disegno di legge di stabilità determinano un miglioramento in ciascuno degli anni di previsione rispettivamente di 1,6 miliardi, 1,3 miliardi e 1,9 miliardi di euro nel 2013, 2014 e 2015.

Con riferimento alle entrate tributarie, le disposizioni introdotte comportano, in termini di saldo netto da finanziare, un minore gettito nel 2013 di circa 754 milioni di euro mentre, nel biennio successivo, gli effetti finanziari sono di segno positivo e ammontano a 1.439 e a 2.204 milioni di euro rispettivamente nel 2014 e nel 2015. Per le altre entrate, gli effetti delle misure approvate dalla Camera dei Deputati generano un incremento di 554 milioni di euro nel 2013 e di circa 512 milioni di euro in ciascuno degli anni 2014 e 2015. Complessivamente, gli effetti finanziari apportati dal disegno di legge di stabilità 2013 comportano una variazione negativa delle entrate finali nel 2013, pari a circa 200 milioni di euro, e una variazione positiva nel biennio successivo, pari a 1.951 milioni di euro e a 2.716 milioni di euro, rispettivamente nel 2014 e nel 2015.

Gli interventi sulla spesa determinano, nel complesso, un incremento di circa 1,1 miliardi nel 2013, 2,8 miliardi nel 2014 e 9,8 miliardi nel 2015.

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