Coronavirus, al nido gruppi di 3 bimbi e giochi sanificati: il piano per gli asili

da la Repubblica

di MARIA NOVELLA DE LUCA

Micro nidi con gruppetti di tre bambini per ogni operatore. Rigorosissime norme sanitarie. Entrate e uscite scaglionate per evitare gli assembramenti dei genitori. Massima separazione tra i diversi nuclei di piccoli che non dovranno mai mescolarsi, per scongiurare che eventuali contagi si diffondano. Da casa, poi, non si potrà portare nulla e i giochi del nido saranno più volte al giorno sanificati. Sono queste, spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella, “le regole a cui il tavolo interministeriale e i sindaci stanno lavorando per il piano infanzia”. Perché oltre ai parchi (aperti dal 4 maggio), con la possibilità di affidare i bambini a degli educatori per farli giocare all’aperto, a giugno, oltre ai centri estivi, potrebbero riaprire anche i nidi, dedicati alla fascia dei più piccoli, 0-3 anni. Il presidente della Repubblica Giuseppe Conte lo ha annunciato ieri. Naturalmente se il comitato tecnico scientifico approverà i protocolli che i ministri di Istruzione, Ricerca e Salute stanno mettendo punto, con il coordinamento della ministra della Famiglia, Elena Bonetti. 


Del resto l’estate è (quasi) arrivata. Da lunedì oltre quattro milioni di persone torneranno al lavoro. I congedi sono finiti. I nonni sono ancora in quarantena. E per le famiglie con figli si apre una voragine di tempo vuoto. Una riapertura tutt’altro che facile però per la quale, come per i centri estivi, servirà sicuramente un numero di educatori e operatori assai maggiore rispetto ai tempi “normali”. Dunque soldi per i comuni. E il ministero della Famiglia potrebbe chiedere 200 milioni di euro da destinare a questa estate così speciale.  

 

Lo schema per riaprire i nidi, anticipa Nardella, che partecipa al gruppo di lavoro, sarà quello di puntare su piccolissimi gruppi, divisi a “isole”.  “Pensiamo a un operatore ogni tre, quattro bambini, rigorosamente separati. Gli operatori dovranno favorire attività all’aperto, i genitori dovranno accompagnarli e riprenderli in fasce orarie diverse. I giochi dovranno essere quelli presenti nel nido, sanificati e sterilizzati, non potranno essere scambiati con i giochi di altri gruppi di bambini e nulla si potrà portare da casa. Probabilmente – aggiunge Nardella – non potranno accedere ai nidi bimbi che hanno parenti positivi al virus o familiari con gravi patologie a cui il virus potrebbe invece essere trasmesso. Nei nidi, con tutte le dovute cautele, si potranno anche usare le cucine interne. Tutto il personale dovrà essere sottoposto a tamponi, indossare le mascherine, mentre per i bimbi basterà, nel caso, monitorare la temperatura”.

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E anche la ministra dell’Istruzione, Azzolina, ha confermato che per i centri estivi verranno messi a disposizione i cortili e le palestre delle scuole, mentre “si sta lavorando a una riapertura sperimentale di nidi e materne”.