Esame di Stato tarato su quello che gli studenti hanno effettivamente svolto in classe e a distanza

da Orizzontescuola

di Francesco Rutigliano

Dopo giorni di incertezza i maturandi e i ragazzi che devono sostenere l’esame di terza media hanno finalmente delle certezze su date e punteggi delle prove. Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervenendo su Skuola.net ha anticipato sommariamente quello che dovrebbe essere il contenuto dell’ordinanza per la maturità 2020 che verrà pubblicata sul sito del Ministero tra qualche giorno.

Si partirà il 17 giugno.

Per l’esame di maturità non ci saranno prove scritte ma solo un esame orale più lungo in cui i ragazzi partiranno da un argomento a scelta sulle materie di indirizzo, concordato insieme ai professori.

Viene ribaltato il “peso” della carriera scolastica con quello delle prove d’esame, ossia il contrario di quello che accadeva negli anni passati. Ci sarà una inversione dei crediti scolastici rispetto al punteggio previsto per le singole prove, ossia una riconversione delle vecchie tabelle proporzionata ai crediti che avevano avuto negli anni precedenti.

“I crediti, prima del coronavirus – come precisato dalla Ministra – erano 40, il massimo che lo studente avrebbe potuto conseguire e poi c’erano gli altri 60 legati alle singole prove. Quel sistema non può restare ancora così, voglio che venga valorizzato ulteriormente il percorso che lo studente ha fatto. Quindi quel 40/60 lo inverto. Saranno 60 i crediti, dai quali gli studenti potranno partire. Quindi valorizzazione massima del loro percorso di studi. Questo penso che possa essere un giusto riconoscimento all’impegno degli studenti e allo studio”.

«Questo vuol dire che l’esame sarà tarato su quello che i ragazzi effettivamente hanno svolto in classe ed è per questo che c’è anche la commissione interna proprio perché, appunto, si vuole comunque fare un esame mantenendo anche una certa sicurezza per i ragazzi», rassicura Azzolina.

Riguardo al ruolo dell’alternanza scuola-lavoro e cittadinanza e costituzione che veniva chiesto fino allo scorso anno, la Ministra ritiene che gli studenti anche quest’anno raccontino “esattamente la loro esperienza fin dove sono arrivati, perché sappiamo che ovviamente non hanno potuto fare tutte le ore che erano previste prima della norma”. Come del resto, la stessa Azzolina, auspica che “all’interno di Cittadinanza e Costituzione sarebbe bello che rientrasse anche l’esperienza del coronavirus e, quindi, gli insegnanti ascoltassero quello che hanno davvero vissuto gli studenti a riguardo”.

Insomma, l’esame di maturità rappresenterà “un momento fondamentale della vita di un ragazzo, è quel momento in cui c’è un passaggio ad una realtà successiva rispetto a tutto quello che è stato prima la scuola”, precisa la titolare del Dicastero dell’Istruzione.

Mentre per l’esame conclusivo del primo ciclo è prevista una tesina. “Dagli alunni faremo preparare una tesina che consegneranno ai loro insegnanti e poi ci sarà lo scrutinio finale”. Quindi non ci sarebbe una prova orale.

Ma questa “tesina” potrà ben conciliarsi con quanto sancito dalla Costituzione laddove all’art. 33 “È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi…”.?Sarebbe auspicabile che, come per l’esame di maturità, anche per l’esame conclusivo del primo ciclo venga previsto il colloquio o altre soluzioni che mantengano la natura dell’esame.

Sarà un esame che, vista la contingenza del momento, resterà un “unicum” nella storia della didattica del nostro Paese.

Un’altra news appresa è che non ci sarebbe nessuna bocciatura alle medie. Sul punto la ministra ha messo le mani avanti. “Non sarà un regalo. Le eventuali lacune degli studenti saranno recuperate nel corso del prossimo anno scolastico”.