I sindacati alzano il tiro: servono 12 miliardi e un commissario

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Per far ripartire in sicurezza il mondo della scuola a settembre servirebbero 12 miliardi. La cifra arriva dai maggiori sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda che oggi hanno sfoderato le cifre e chiesto un commissario che sul modello “ponte di Genova” guidi il settore in questa difficile fase: servirebbero infatti oltre 3 miliardi e mezzo per sdoppiare le classi dell’infanzia (assumendo 40mila docenti in più) e della primaria (71 mila maestri in più) che al momento contano 21 alunni in media nella prima e 19 nella seconda; due miliardi e mezzo servirebbero invece per lo sdoppiamento delle scuole di secondo grado, ovvero le medie e le superiori. Il tutto per arrivare a classi formate da 10-13 alunni al massimo. Poi bisognerebbe mettere mano alla ristrutturazione delle scuole con una spesa che si aggira intorno ai 6 miliardi. A queste somme vanno poi aggiunte quelle riguardanti le mascherine e tutto il necessario per tornare nelle classi in sicurezza: gel per le mani, disinfettanti, pulizie straordinarie per un totale di oltre 5 milioni al giorno.

L’affondo dei sindacati
I numeri sono scritti nero su bianco in un dossier messo a punto dalla Cisl Scuola, «Ri cominciare». «Nessuno si illuda che si possa far ripartire la scuola mettendo al centro la didattica in presenza senza un investimento straordinario», scandisce Francesco Sinopoli della Flc Cgil, il quale annuncia, a nome di tutti i sindacati, per il 13 maggio, una giornata di assemblee in tutta Italia. «Il ministro Azzolina non ha ancora un piano, non c’è visione», accusa Pino Turi della Uil Scuola. Mentre per Maddalena Gissi (Cisl Scuola), è necessario un commissario che con un patto sindacale forte e azioni supportate economicamente, si occupi di tutto questo piano, disponendo di poteri e risorse.

A settembre record di supplenti
L’incontro con la ministra dell’Istruzione sul tema è fissato per giovedì. «Al contrario delle aziende in questo periodo nella scuola non abbiamo fatto nessun passo per prepararci non dico alla ripresa a settembre ma neppure per la maturità», lamenta Rino Di Meglio che guida la Gilda. E per Elvira Serafini dello Snals-Confsal «a settembre avremo una scuola in tilt, non ci saranno i docenti in cattedra». L’altro grande motivo di rimostranza dei sindacati è infatti il concorso straordinario: avrebbero voluto un concorso per titoli, riservato a chi insegna da almeno tre anni, ma la titolare del ministero di viale Trastevere ha pubblicato il bando e conta di poter svolgere le prove durante l’estate. «Avremo la cifra record di 200 mila precari a settembre», dicono i sindacalisti.