Dal metodo Montessori un aiuto per organizzare la scuola della Fase 2

da Il Sole 24 Ore

di Maria Piera Ceci

I più grandi impegnati nella didattica a distanza, i più piccoli seduti sulle ginocchia di mamma e papà concentrati sullo smart working. Per loro è davvero tempo di tornare a scuola. Ma come? Osservando le buone pratiche di formazione 0-6 anni attive nel Nordeuropa e studiando le esperienze di casa nostra. La viceministra all’Istruzione Anna Ascani nei giorni scorsi ha fatto riferimento al metodo Montessori. In cosa consiste? E cosa si può mutuare dalle scuole Montessori in questo momento di emergenza sanitaria?
«La scuola Montessori è una scuola dove il bambino è il regolatore della propria esperienza di apprendimento, è il costruttore del suo sapere e non un replicante di concetti che arrivano dall’esterno. E l’ambiente di apprendimento è come un cantiere predisposto per il bambino, affinché possa costruire se stesso e la propria conoscenza», racconta nella prima puntata della nuova serie di “Verso il futuro e oltre” dedicata ai più piccoli, su Radio24.it, Sonia Coluccelli, insegnante della scuola primaria Montessori di Omegna, in provincia di Verbania, la città natale di Gianni Rodari. Colucceli è anche coordinatrice della Rete scuole Montessori dell’alto Piemonte e responsabile formazione per Fondazione Montessori Italia. Ha pubblicato con la casa editrice Erickson “Il metodo Montessori oggi” e “Montessori incontra “.

«Quando si entra in una scuola Montessori si vede un ambiente di apprendimento con spazi che consentano al bambino di lavorare al banco, a terra, a gruppi e con materiali che permettono al bambino di mettere le mani sui concetti. Anziché imparare in maniera astratta da un libro o dalle parole della maestra, i materiali consentono al bambino di afferrare e toccare i concetti», spiega ancora Coluccelli.

Dunque le scuole Montessori possono dare un contributo importante nel disegnare le nuove scuole, che tengano conto delle necessarie misure di sicurezza imposte dall’emergenza coronavirus. Cosa si può mutuare da questa esperienza?
«Innanzitutto una minor rigidità nella suddivisione delle discipline che nel metodo Montessori non esiste, perché c’è una forte interdisciplinarità, c’è un lavoro unitario sui saperi che in questo momento potrebbe essere utile», ci racconta Coluccelli. «E’ necessario smontare l’impianto per cui la maestra di una tal materia è presente in aula a quell’ora, in quella classe, a spiegare quella data materia. Altra cosa replicabile dal metodo Montessori è l’idea di classi miste per età, che può aiutare in una riorganizzazione della scuola per motivi legati al numero di alunni. Le scuole Montessori favoriscono la nascita di piccoli gruppi misti per età, che consentono di utilizzare nella scuola anche spazi diversi dall’aula e di creare gruppi di lavoro con un minor numero di bambini. Non tutto l’insegnamento deve passare dalla maestra, il gruppo è un ottimo veicolo dell’apprendimento fra pari».

Dalle scuole Montessori arriva anche l’esempio di una scuola aperta all’esterno, quanto mai necessaria in questo momento.
«Un tema molto montessoriano è quello di considerare come ambienti di apprendimento spazi diversi dall’aula. Dopo i 7 e 8 anni, ci insegnava Maria Montessori, si impara attraverso l’esperienza nel mondo reale, non solo in aula. Bisogna dunque affidare alla comunità intorno alla scuola il compito di accompagnare i bambini nella loro formazione. Penso a comunità territoriali che mettano insieme spazi, risorse umane e professionalità, coinvolgendo l’associazionismo, il terzo settore, i gruppi sportivi, il volontariato, i gruppi scout. Bisogna creare un tavolo concreto di persone che ragionano sulla formazione dei bambini in un tempo in cui abbiamo bisogno di spazi in aggiunta a quelli scolastici e di professionalità in aggiunta a quella degli insegnanti, i quali non possono affrontare da soli quello che ci attende a settembre. La scuola da sola non ce la può fare».

Dopo l’approfondimento sul metodo Montessori, nelle prossime puntate di “Verso il futuro e oltre”, parleremo di Scuola nel bosco e Reggio Children. Tutte le puntate dei podcast sono disponibili su Radio24.it. Ogni giovedì un nuovo appuntamento.