DAL 18 MAGGIO APRIAMO A LEZIONI IN PRESENZA PER BAMBINI ESCLUSI DA DAD

SCUOLA, GALLO (M5S): DAL 18 MAGGIO APRIAMO A LEZIONI IN PRESENZA PER BAMBINI ESCLUSI DA DAD

Roma, 8 maggio – “Il ministro dell’Istruzione con 165 milioni di euro ha garantito tablet, pc e traffico dati agli studenti che ne erano sprovvisti in tempi record ed è stato appena approvato il piano straordinario di 400 milioni di euro per la rete e la connessione in tutti i 32.213 plessi scolastici con la banda ultra larga. La tecnologia, tuttavia, non risolve i problemi di povertà educativa e culturale di 1,2 milioni di bambini e ragazzi a rischio che vivono in famiglie in cui i genitori sono assenti, o che sono ammassati in spazi non adeguati ad una convivenza prolungata, penso anche ai minorenni con disabilità. Per questo già il 29 aprile avevo presentato un odg per predisporre un piano pensato per intercettare, in primis, gli studenti esclusi dalla didattica a distanza. Adesso, dato che il 18 maggio sono previste nuove aperture, si deve lavorare per un piano per garantire ai bambini e i ragazzi, che in questo momento non stanno partecipando ad alcuna attività didattica, di incontrare in presenza i loro docenti, di incontrare psicologi, pedagogisti e assistenti sociali per avviare percorsi di relazione e di supporto educativo, emozionale e culturale”. Lo afferma in una nota Luigi Gallo, deputato del MoVimento 5 Stelle e presidente della commissione Cultura.

“Stiamo già interloquendo con i ministri e con Conte per creare degli spazi e percorsi didattici di recupero in presenza, prima di settembre, per questa enorme fetta di minorenni che pagava un prezzo enorme ieri e rischia di pagare un prezzo più alto oggi a causa della pandemia”, aggiunge. 

“Ritrovare il rapporto relazionale con i docenti sarebbe un ottimo passo; spesso i docenti restano dei punti di riferimento per bambini e ragazzi. È chiaro che tutto debba avvenire in sicurezza, con tutte le protezioni possibili, per piccolissimi gruppi e in spazi ampi e adeguati, garantendo la giusta continuità educativa che eviti una mobilità eccessiva di minori e genitori in una fase in cui si convive con la pandemia. Ma se si aprono altre attività produttive non possiamo cancellare dagli spazi pubblici le emergenze minorili. I docenti non possono essere soli nell’affrontare questo compito e c’è bisogno di costituire un team educativo dell’emergenza con altre professionalità”, conclude la nota.