Terza media l’esame cambia ancora

da la Repubblica

Corrado Zunino

ROMA — L’esame di Terza media, il suo residuo, cambia ancora. La sollevazione dei dirigenti scolastici — «troppi passaggi, ravvicinati e in contemporanea con la Didattica a distanza: così non c’è tempo per discutere la tesina online» — è arrivata al ministero dell’Istruzione. I dirigenti e la ministra hanno recepito e, in questa corsa affannata verso la chiusura dell’anno scolastico non priva di errori, hanno scelto di concedere più tempo per la discussione dell’elaborato concordato tra docenti e discenti. Ora, apprende Repubblica , la discussione da parte del candidato non sarà più contemporanea alla valutazione finale, come pure prevede l’ordinanza ministeriale firmata da Lucia Azzolina (e in attesa di contro- vidimazione da parte del Consiglio superiore d’istruzione).

Prendendo questo lasso di tempo necessario per l’ultimo passaggio interno, il ministero ha previsto «alcuni aggiustamenti» e, come ha chiesto l’Associazione nazionale dei presidi, andrà incontro alle esigenze delle scuole: «Metteremo dirigenti, docenti e ragazzi in condizioni di lavorare al meglio, ci muoveremo in questa direzione senza preclusioni ».

Ricapitolando. Con il Decreto scuola dello scorso 6 aprile la ministra Azzolina, suggerita dal Capo dipartimento Max Bruschi e costretta a mediare tra diverse pressioni di maggioranza, decide di salvare l’esame di Terza media riducendolo, tuttavia, alla discussione online di una tesina. Il 7 e l’8 maggio la ministra in affanno invia al Consiglio d’istruzione Cspi l’ordinanza per gli esami di Stato del secondo ciclo (Maturità e, appunto, Terza media). L’esame di quinta viene confermato in presenza e quello delle medie inferiori in remoto. Bene, per quest’ultimo all’articolo 1 si spiega — perentoriamente — che l’esame conclusivo è «coincidente» con la valutazione finale del Consiglio di classe. E in sede di valutazione il corpo docente terrà conto dell’elaborato finale che dovrà essere, sì, «originale, coerente e chiaro», ma potrà essere sia un testo scritto che un lavoro multimediale, una mappa o un insieme di mappe, un filmato, una produzione artistica. L’autore della tesina dovrà presentarla entro il 30 maggio e poi discuterla, «entro il termine delle lezioni », dal suo personal computer, dallo smartphone. Da casa. La valutazione finale terrà conto di chi non è riuscito a presentare entro il 6-12 giugno (chiusura dell’anno scolastico nelle regioni del Paese, il 16 giugno a Bolzano) l’elaborato. Ecco, la tesina ha un valore per il ministero anche se, scopriremo, molto meno per i docenti.

Diversi dirigenti scolastici hanno fatto subito notare come «per la discussione dell’elaborato dell’esame di Terza media non ci sono i tempi tecnici» e hanno chiesto al ministero di lasciare ogni istituto «libero di costruire il proprio calendario». Sabato scorso è intervenuta l’Associazione nazionale presidi, la più rappresentativa, affiancata dai collaboratori dei dirigenti scolastici (Ancodis). Il presidente Antonello Giannelli ha scritto: «Alle scuole è richiesto di varare, in tempi strettissimi, indicatori sulla valutazione dell’elaborato e su quella del percorso triennale. Ogni dirigente della secondaria di primo grado si troverebbe a dover riunire il collegio per deliberare i criteri di valutazione, riunire i consigli di classe per declinare criteri e modi, individuare la tematica da assegnare ad ogni alunno e formulare proposte sul calendario delle presentazioni, infine assegnare un termine congruo per la formulazione dell’elaborato, almeno una settimana, e partecipare, presiedendo i rispettivi consigli, alla presentazione degli elaborati». Tutto questo mentre gli stessi docenti stanno facendo, ogni mattina, la Didattica a distanza con gli stessi candidati e gli studenti di prima e seconda media. «Gli scrutini devono potersi svolgere fino al 30 giugno». Rossana Piera Guglielmi, preside dell’Istituto Visconti di Roma, spiega: «Ho 192 alunni, se il ministero allontana la consegna della tesina dagli scrutini finali possiamo iniziare le discussioni il 9 giugno e arrivare al voto entro fine mese».