ALUNNI STRANIERI a.s. 2020-2021

All’attenzione dei Dirigenti scolastici di Roma e Lazio
in queste settimane, affiancando varie scuole nella didattica a distanza, stiamo misurando quanto impegno sia necessario per aiutare le famiglie straniere a fruire della piattaforma e risolvere una serie di micro criticità che richiedono connessioni quotidiane tra associazione, scuola, genitori e comunità migranti. 

La didattica a distanza, entrando stabilmente nel programma del prossimo anno scolastico, comporta il rischio concreto di ulteriori disparità tra alunni stranieri e autoctoni. Lo studio a casa, infatti, è più difficile, quando la lingua di istruzione è seconda lingua e non viene parlata in famiglia. Scuolemigranti ha inviato un Documento al MIUR (vedi allegato), per suggerire alcune azioni positive affidare all’autonoma organizzazione degli istituti: 
– Didattica in presenza. Istituire un laboratorio di lingua italiana in presenza, utilizzando l’organico funzionale di Istituto in modo flessibile, organico che andrà calcolato in base al numero di allievi di origine straniera  – Didattica a distanza. Stipulare intese con associazioni locali che godono la fiducia delle comunità migranti, per aiutare genitori e allievi. Consentire accesso alla piattaforma online. Coprire l’assicurazione dei volontari che, in accordo con la scuola, svolgeranno attività didattiche al di fuori della propria abitazione (abitazione dell’allunno, ecc.).      
Per la Rete Scuolemigranti è molto importante condividere il Documento allegato e ricevere eventuali osservazioni, prima di avviare un confronto con l’USR Lazio. E’ nel Lazio infatti che la Rete può agire in modo efficace, essendo radicata in tutte le province e molti quartieri della Capitale.
Colgo l’occasione per inviare i nostri più cordiali auguri di buon lavoro, in questa fase così critica per la riorganizzazione delle scuole nel Lazio

Paola Toniolo Piva
coordinatrice Rete Scuolemigranti


Studenti e famiglie di origine straniera.

Anno scolastico 20-21                                                                              

Roma 6 maggio 2020

Chi siamo

La Rete Scuolemigranti è attiva a Roma e nel Lazio nell’insegnamento dell’italiano a bambini, ragazzi, adulti di origine migratoria. Con 93 associazioni di volontariato e di promozione sociale, iscriviamo ai nostri corsi più di 10.000 immigrati adulti all’anno.  Collaboriamo, in gran parte a titolo gratuito, con vari istituti scolastici, per facilitare l’istruzione dei figli degli immigrati. Sia per chi arriva in età scolare senza conoscere la lingua di istruzione (ricongiungimenti familiari), sia per chi è nato qui e cresce con genitori che non parlano italiano. La Rete è sostenuta da CSV Lazio. www.scuolemigranti.org

Attività con le scuole: laboratori di lingua di primo ingresso, laboratori di italiano per lo studio, corsi per genitori immigrati, mediazione culturale nel rapporto con docenti, pratiche di intercultura. In questi mesi stiamo sviluppando la DAD per l’italiano, sia con migranti adulti che minori. Stiamo  registrando vari ostacoli ricorrenti nell’accesso all’offerta scolastica; pur dotati di tablet, i ragazzini non ottengono aiuto sufficiente dai familiari (cultura informatica e linguistica dei genitori, spazi e tranquillità negli orari di scuola)

Nuove disparità tra studenti stranieri e autoctoni?

Una buona conoscenza dell’italiano è fattore chiave, non solo per la riuscita scolastica, ma per lo sviluppo umano e sociale delle seconde generazioni. Rapporti ISMU-MIUR documentano di anno in anno come il gap linguistico continui a penalizzare studenti di origine straniera, soprattutto neo arrivati, ma non solo. Il prossimo anno scolastico – con il sistema misto di didattica in presenza e a distanza – potrebbe allargare ulteriormente le disparità tra studenti di origine straniera e studenti italiani.

Dal nostro angolo visuale stiamo già osservando varie criticità, per bambini e ragazzi immigranti, nel seguire la DAD (spazi, connessione, cultura informatica dei genitori, ecc.).

Con questa nota intendiamo proporre al Gruppo Tecnico del MIUR alcune misure positive, finalizzate ad abbassare la disparità educativa. Sono ricavate da esperienze dirette di insegnamento dell’italiano, in sinergia con istituzioni scolastiche, a supporto di studenti e genitori.

Laboratori intensivi dell’italiano e organico scolastico

Per assicurare pari opportunità nello studio ad alunni non italofoni, le scuole dovrebbero offrire il corso intensivo di italiano per alunni non italofoni, in presenza, in orario scolastico e con docenti interni. Aperto tutto l’anno per accogliere i neo arrivati. Questa offerta è frenata dalla mancanza di personale interno.

Attualmente l’organico scolastico viene definito in base a parametri che tengono conto di alunni con bisogni educativi speciali (BES), ma solo di quelli certificati ASL. Invece il BES linguistico (la non conoscenza della “lingua di istruzione”), non comporta un plus di organico e di ore di docenza, per la didattica dell’italiano lingua seconda.

Condiviso da molti scolastici è l’auspicio che, nel nuovo assetto organizzativo, venga inserito nella programmazione didattica un corso in presenza per alunni non italofoni. In tal modo gli istituti comprensivi potrebbero riappropriarsi di un compito che attualmente  delegano in massima parte al volontariato.

Sinergie tra scuole e associazioni

In questa fase, le associazioni educative potrebbero fare la differenza per studenti e genitori migranti. Il contesto familiare spesso non è adatto a allo studio (spazi, tempi dedicati, silenzio, ecc), in più gli alunni neo arrivati raramente possono contrare sull’aiuto di un genitore per l’apprendimento (compiti, testi scolastici, desiderata degli insegnanti, ecc.).

Le associazioni specializzate nella didattica della “lingua di istruzione” e vicine ai mondi migranti possono offrire rinforzo linguistico, accompagnamento allo studio delle discipline (tesi e lezioni in italiano), mediazione culturale nella comunicazione bilaterale scuola-famiglia. Alcuni genitori stranieri avranno bisogno di traduzione in lingua madre delle numerose comunicazioni di scuola.

L’istituzione dovrà ufficializzare con i genitori i compiti affidati alle associazioni e i genitori dovranno dare esplicito assenso. Indispensabile è l’accesso degli operatori alla piattaforma di istituto.

Inoltre, le ricche esperienze delle associazioni nell’educazione non formale potrebbero arricchire la vita scolastica, con iniziative extra orario, presso la scuola, con le dovute garanzie sanitarie e con il coinvolgimento dell’Ente Locale.

Per la scelta delle associazioni, valorizzando le norme sull’autonomia, i dirigenti scolastici andrebbero sollecitati ad accordare fiducia a organismi di sperimentata affidabilità. Agli operatori esterni andrà esteso in convenzione l’accesso alla piattaforma scolastica e alla DAD nonché l’assicurazione per il tempo in presenza (scuola, sede sociale, abitazione dell’alunno).

Scuolemigranti Via Liberiana 17 Roma

327 280 4675 ore 9 – 13

info@scuolemigranti.org

www.scuolemigranti.org