Il sostegno nei concorsi, un’occasione per il ruolo

da Tuttoscuola

Con l’aumento di altri 16 mila posti da mettere a concorso scuola, previsto dal decreto legge ‘Rilancio’, la complessa macchina concorsuale si prepara a mandare in cattedra nei prossimi tre o quattro anni, a cominciare da settembre, quasi 78 mila docenti (esattamente 77.863), senza considerare che parallelamente altre migliaia di docenti entreranno in ruolo dalle GAE. Tra quella considerevole offerta di posti c’è una particolarità che rasenta l’anomalia: un quarto di quei posti (25%) sono riservati a docenti di sostegno.

L’anomalia consiste nel fatto che l’organico nazionale di sostegno (poco più di 100 mila posti su un totale di circa 750 mila tra posti e cattedre) rappresenta circa il 13% del totale. Sarebbe stato più logico che la percentuale di posti di sostegno vacanti e da mettere a concorso fosse stata più o meno di uguale proporzione (10-15%) mentre, invece, ha in effetti una incidenza pressoché doppia, del 25%, appunto.

Ma questa anomalia può diventare un’opportunità per migliaia di docenti in possesso della specializzazione per il sostegno.

Senza considerare l’aumento di quei 16 mila posti che saranno distribuiti in diverse classi di concorso e nelle regioni – la metà andrà al concorso straordinario e l’altra metà ai concorsi ordinari di secondaria, primaria e infanzia – per chi parteciperà al concorso è interessante sapere che 15.454 posti degli attuali 61.863 già messi a bando sono riservati al sostegno, pari esattamente al 25% del totale.

Con riferimento alle consistenze dei posti dei concorsi appena banditi, sia per la scuola primaria che per l’infanzia la percentuale di posti di sostegno a concorso supera il 52%.

La secondaria ha percentuali di posti a concorso più contenuta, ma vi sono regioni con percentuali ragguardevoli, come, ad esempio, il Lazio dove nella scuola di I grado per il concorso ordinario i posti di sostegno sfiorano il 39%, in Lombardia superano il 35% e in Piemonte e Veneto vanno oltre il 30%. Sempre nel I grado e nelle stesse regioni i posti di sostegno nel concorso straordinario hanno quasi le stesse percentuali di posti.

In valori assoluti la Lombardia la fa da padrone con 1.033 posti di sostegno nella secondaria di I grado per il concorso ordinario e 942 per il concorso straordinario. Nelle regioni del Nord Ovest tra le due tipologie di concorso della secondaria di I grado i posti di sostegno già a bando superano le 2.900 unità e un possibile ulteriore incremento di una quota dei 16 mila posti del DL rilancio potrebbe portare ad oltre tre mila i posti di sostegno in quell’area.

Tanti posti di sostegno a disposizione rappresentano un’occasione quasi unica per conquistare un posto di ruolo, anche perché la concorrenza non è numerosa come invece è per molte classi di concorso per posti comuni.

Negli ultimi concorsi molti posti di sostegno sono rimasti non assegnati per mancanza di vincitori; in molte province le graduatorie d’istituto per il sostegno sono da tempo esaurite e, per di più, sono state migliaia le supplenze su posti di sostegno conferite necessariamente a docenti privi di specializzazione. È di tutta evidenza che il settore-sostegno manca di ‘materia prima’.

L’ex ministro Bussetti l’anno scorso ha lanciato un programma triennale di formazione dei docenti per il TFA sostegno che in questi giorni sta concludendo la prima annualità con circa 16 mila docenti che stanno conseguendo la specializzazione proprio in tempo per partecipare al concorso. Anche per loro questo concorso è un’occasione da non perdere.