Spuntano altri 4.500 posti vuoti

da ItaliaOggi

Carlo Forte

Sono 4500 le cattedre che saranno assegnate ai vincitori dei concorsi del 2016 e del 2018, che ancora non sono riusciti ad ottenere l’immissione in ruolo. Le assunzioni saranno effettuate con priorità rispetto alle operazioni di mobilità di quest’anno. Lo prevede un decreto predisposto dal ministero dell’istruzione, che reca anche la suddivisione dei posti regione per regione. Le sedi sulle quali saranno disposte le immissioni in ruolo saranno individuate tra i 6.542 posti che sono stati lasciati liberi dai docenti che sono andati in pensione dal 1° settembre scorso usufruendo della cosiddetta quota 100. E che non sono stati utilizzati per la mobilità dell’anno scorso, perché l’Inps ha effettuato tardivamente le operazioni di convalida.

Tra i 6.542 posti vi sono anche sedi lasciate libere per effetto di altre tipologie di pensionamenti convalidati tardivamente. Ma il grosso è rappresentato dai collocamenti a riposo per quota 100. Il dispositivo prevede che, in ogni caso, prima di dare corso alle operazioni di assunzione, gli uffici dovranno procedere all’assorbimento degli esuberi. Ma ciò vale solo per gli esuberi che non sono stati già assorbiti per effetto delle immissioni in ruolo dell’anno scorso. L’operazione era stata comunque prevista dal decreto 688/19. Tant’è che il ministero aveva individuato 764 situazioni di esubero e aveva disposto che lo stesso numero di posti venisse decurtato dal numero complessivo dei posti vacanti e disponibili al 1° settembre 2019. Cionondimeno i posti utili al netto degli esuberi erano risultati 58.627 e le immissioni autorizzate erano state individuate nell’ordine di 53.627 unità. Ma siccome le immissioni in ruolo avvengono dopo che sono stati resi noti gli esiti della mobilità, probabilmente i 764 esuberi saranno rimasti tali. Perlomeno rispetto all’organico di diritto dell’anno scorso.

I posti che si sono comunque liberati per effetto dei 6.542 pensionamenti acquisiti tardivamente a sistema, infatti, sono venuti fuori in organico di fatto. E probabilmente una buona parte dei 764 docenti in esubero saranno stati ricollocati nella fase della mobilità annuale.

E quindi le cattedre sulle quali stanno prestando servizio, se dello stesso tipo o classe di concorso del ruolo di appartenenza, non saranno rese utili per le immissioni in ruolo. Fermo restando, però, che a seguito della introduzione dei ruoli regionali, avvenuta per effetto della legge 107/2015 (si veda art.1 comma 66), adesso le posizioni di esubero devono essere assorbite non più solo all’interno della singola provincia, ma tra tutte le province della regione. Pertanto, se in una provincia è rimasta una situazione di esubero, tale situazione dovrà essere riassorbita in altra provincia della stessa regione, qualora vi fosse una disponibilità nella stessa tipologia di posto o classe di concorso.

E se dopo tale assorbimento non dovessero risultare abbastanza disponibilità nella stessa tipologia di posto o classe di concorso dove sia stato effettuato il riassorbimento dell’esubero, i posti autorizzati per le immissioni in ruolo verrebbero spostati in altra tipologia di posto o classe di concorso che dovesse presentare adeguata capienza. «Nell’effettuare le suddette operazioni» si legge nel dispositivo « l’ufficio terrà conto anche della consistenza delle diverse graduatorie utili per le immissioni in ruolo». Trattandosi di una coda delle immissioni in ruolo del decorso anno scolastico, le 4.500 assunzioni a tempo indeterminato, che saranno disposte a breve, saranno effettuate ponendo come termine della decorrenza giuridica il 1° settembre 2019. La decorrenza economica sarà fissata, invece, al 1° settembre 2020, data che coinciderà con la presa di servizio presso la sede di assegnazione.

Le operazioni di assunzione dovrebbero tenersi prima del 5 giugno prossimo: termine ultimo di comunicazione al sistema informativo dell’istruzione (Sidi) dei posti disponibili per la mobilità. Le circa 2 mila sedi che rimarranno libere, dopo questa fase caudale delle immissioni in ruolo dello scorso anno, saranno utilizzate infatti per la mobilità di quest’anno. E si sommeranno alle disponibilità derivanti dai nuovi pensionamenti con effetti al 1° settembre 2020 e dalle ulteriori vacanze.

I destinatari delle immissioni in ruolo saranno individuati tra gli aventi titolo collocati in posizione utile tratti per 50% dalle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami attualmente vigenti e, per il restante 50%, dalle graduatorie ad esaurimento. Le graduatorie concorsuali valide per le assunzioni a tempo indeterminato sono quelle relative ai concorsi per titoli ed esami indetti con i decreti dirigenziali 23 febbraio 2016 n. 105, n. 106 e n. 107 (concorsi ordinari), quelle dei concorsi indetti con decreto dirigenziale 1 febbraio 2018 n. 85 (concorso riservato agli abilitati) quelle delle selezioni concorsuali indette con il decreto direttoriale 7 novembre 2018 n. 1546 (concorso straordinario per le scuole dell’infanzia e primarie).