Esami di idoneità: in presenza ed entro il 1° settembre. Ma sarà proprio così?

da Tuttoscuola

Dopo la pubblicazione delle ordinanze ministeriali sugli esami di Stato e sulla valutazione degli alunni, le scuole sono alle prese per organizzare la parte conclusiva di questo tribolato anno scolastico in ottemperanza alle nuove disposizioni emanate. Tra valutazioni ed esami c’è una particolare attività, gli esami di idoneità, che il decreto legge 22 sembrava avere dimenticato (come anche Tuttoscuola aveva rilevato), ma che l’ordinanza sulla valutazione ha invece recuperato, se pur con qualche sorprendente disposizione.

L’articolo 8 (Situazioni particolari) di quell’Ordinanza prevede infatti al secondo comma che “Gli esami di idoneità per l’ammissione alle classi intermedie di tutti i gradi scolastici, ivi compresi gli esami di cui agli articoli 10 e 23 del Decreto legislativo (esami finali di un ordine di scuola per il passaggio all’ordine successivo – N.d.R.), nonché gli esami integrativi per l’ammissione alla frequenza di classi intermedie della scuola secondaria di secondo grado sono svolti, in presenza entro il 1° settembre 2020…”.

Gli esami di idoneità interessano ogni anno circa 70 mila ragazzi di tutti gli ordini di scuola.

Sono ragazzi che provengono da istruzione parentale o da scuole private e devono sostenere alla fine delle lezioni un esame che accerti l’idoneità per entrare nel sistema scolastico pubblico o per avere riconosciuto l’intero percorso compiuto all’interno di scuole private.

L’ordinanza sorprende per due aspetti: rinvia l’esame di quasi tre mesi (entro il 1° settembre 2020) rispetto ai tempi ordinari degli altri anni, e ne prevede lo svolgimento in presenza.

Ci si chiede come mai non possa svolgersi in modalità telematica, come viene previsto per altre situazioni, compresi, ad esempio, per la valutazione delle classi terze d’esame per la secondaria di I grado o per l’istruzione degli adulti.

Sembra venga dato per certo il totale superamento dell’emergenza nei prossimi due mesi con il rischio, in caso contrario di impedire l’effettuazione dell’esame.

Riteniamo che non saranno poche le scuole che, proprio con questa previsione, chiederanno la deroga per svolgere gli esami di idoneità in modalità telematica.