Maturità 2020, acquisto mascherine per studenti e commissioni: presto chiarimenti dal Ministero

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da La Tecnica della Scuola

Nell’articolo di ieri sugli stanziamenti previsti dall’art. 231 del  cd. Decreto Rilancio (D.L. 34/2020) per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) per il personale e gli studenti, avevamo evidenziato un’incongruenza rispetto al Documento tecnico, allegato alla O.M. 10/2020, riguardante la rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico per lo svolgimento dell’esame di stato nella scuola secondaria di secondo grado.

Da un lato il Documento tecnico, elaborato dal Comitato Tecnico Scientifico, prevede infatti che il candidato e  l’eventuale accompagnatore dovranno indossare per l’intera permanenza nei locali scolastici una mascherina chirurgica o di comunità di propria dotazione; dall’altro il D.L. Rilancio stanzia una cifra consistente di fondi per l’acquisto di mascherine, oltre che per il personale e la commissione, anche per gli studenti.

Di che cifre stiamo parlando?

Gli importi esatti stanziati per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale sono riportati nella relazione tecnica allegata al D.L. Rilancio.

Per gli studenti, si prevede l’acquisto di 541.657 dispositivi al costo unitario di 60 centesimi (324.994,20 euro) più un 10% di riserva (32.499,42 euro). In totale quindi lo Stato spenderà per le mascherine degli studenti, che verranno utilizzate un solo giorno, più di 350.000 euro, per l’esattezza 357.493,62.

A questa cifra dobbiamo aggiungere l’acquisto dei dispositivi per le commissioni e il personale per i 20 giorni previsti per i lavori:

  • 308.000 euro per le circa 25.000 mascherine per il personale ATA
  • 102.000 euro per gli 8.500 tra Dirigenti scolastici e Dsga
  • 2.170.000 euro per i 7 membri delle commissioni d’esame.

Aggiungendo le quote di riserva arriviamo in totale, tra studenti e personale, a circa 3,2 milioni di euro solo per i dispositivi individuali.

Presto una nota di chiarimento

Dopo il nostro articolo, abbiamo ricevuto alcuni importanti chiarimenti.

Innanzitutto la relazione tecnica al D.L. Rilancio è stata scritta prima del Documento tecnico del CTS.

Inoltre, ci è stato precisato che nella relazione tecnica sono semplicemente definiti i criteri che hanno portato alla quantificazione dello stanziamento; quindi, nel caso degli esami in presenza, il numero di tutte le persone potenzialmente coinvolte (docenti, ATA, Presidente di commissione e studenti).

In merito alla destinazione effettiva di questi fondi, ci è stato anticipato che a breve arriverà una nota del Ministero che fornirà gli opportuni chiarimenti. In particolare, le scuole potranno utilizzare le risorse del D.L. Rilancio per l’acquisto di DPI da utilizzare anche successivamente agli esami. L’obiettivo è comunque dare un po’ di ossigeno alle scuole, in un momento così particolarmente difficile.

4.500 euro per la pulizia delle scuole

Sempre l’art. 231 del Decreto Rilancio prevede infine che una parte consistente dei 39,23 milioni stanziati per lo svolgimento degli esami in sicurezza sia destinato alla pulizia degli ambienti scolastici secondo gli standard previsti dalla normativa vigente.

Sono per la precisione 36 i milioni che potranno essere utilizzati per questa finalità. I plessi totali, tra scuole statali e paritarie, sono 8.006. Questo significa che ogni istituto riceverà 4.500 euro da destinare alle operazioni di igienizzazione.