Anne Frank, una voce ancora attuale

Anne Frank, una voce ancora attuale

di Federica Pannocchia *

Il 12 giugno 2020 Anne Frank avrebbe compiuto 91 anni. Oggi, il suo Diario, è uno dei 10 libri più letti al mondo.

Anne Frank, nata a Francoforte sul Meno il 12 giugno 1929, è divenuta il simbolo dei bambini della Shoah. Dopo esser stata costretta a nascondersi con la sua famiglia e con altre due famiglie di ebrei nell’Alloggio Segreto ad Amsterdam, il 4 agosto1944 è stata scoperta, arrestata e infine deportata.

Destinazione? Il campo di transito di Westerbork. Successivamente il campo di sterminio nazista di Auschwitz- Birkenau e, infine, il campo di concentramento di Bergen – Belsen, dove Anne e sua sorella Margot sono morte di tifo.

Anne, però, desiderava continuare a vivere anche dopo la morte. E c’è riuscita proprio attraverso la pubblicazione del suo Diario, resa possibile il 25 giugno 1947 da suo padre Otto Frank, unico superstite della famiglia e unico Sopravvissuto degli otto clandestini nascosti nell’Alloggio Segreto.

Anne Frank era una ragazzina normale, speciale è stato il modo in cui ha vissuto.

La storia di Anne Frank, infatti, è un’unione perfetta fra Memoria e presente. Fra ieri e oggi. Fra testimonianze e silenzio. Fra dolore e speranza.

Anne non solo è il simbolo dei bambini vittime della Shoah ma è anche la voce di coloro che, nella nostra società, non ne hanno una. Persone emarginate, allontanate ed escluse.

Ultimamente tutto il mondo sta vivendo in una parentesi di incertezze dovute al Covid-19 e a tutte le sue conseguenze. Seppur con misure differenti e in un periodo storico diverso da quello in cui è cresciuta Anne Frank ognuno di noi ha sperimentato che cosa significa avere paura, non sapere che cosa succederà, essere privati della libertà. E per molte persone in questo periodo buio la figura di Anne Frank e le sue parole sono state un’àncora, un appiglio, un modo per riuscire a rimanere a galla.

La storia di Anne ci accompagna giorno dopo giorno e la sua voce rimane attuale.

Chi sono le Anne Frank moderne?

Anne si nasconde dentro tutti quei bambini che a scuola sono vittime di bullismo; dentro le ragazzine dei Paesi in via di sviluppo che non possono studiare solo perché femmine; dentro gli immigrati che sono costretti a lasciare il proprio Paese e la propria famiglia; dentro chi viene discriminato, allontanato, discriminato…

Anne è un incoraggiamento a dire no all’indifferenza e ad essere la differenza.

Personalmente, nel 2015 ho fondato l’Associazione di volontariato Un ponte per Anne Frank di cui con onore sono Presidente. Sono riuscita a costituirla con il pieno consenso di Buddy Elias, cugino di Anne Frank, e oggi lavoriamo a 360° con scuole, Comuni, Associazioni, Sopravvissuti al dramma della Shoah e con la Casa di Anne Frank di Amsterdam attraverso incontri, laboratori, progetti per bambini in difficoltà, mostre itineranti, Viaggi della Memoria… per raggiungere sempre più persone, per incoraggiare a sapere, a riflettere partendo dalla storia di Anne Frank per ricordare ogni singola vittima e imparare dagli errori del passato per costruire, oggi, una società migliore.

Durante il suo periodo di nascondiglio Anne Frank decise di scrivere sempre più nel suo Diario, per mettere su carta le proprie emozioni, per raccontare, far sapere, testimoniare. Anne decise di essere la voce nel silenzio volendo pubblicare i suoi scritti. E incoraggia ognuno di noi a farlo. Oggi anche attraverso altri mezzi di comunicazione che abbiamo.

Perché l’importante è far sentire la propria voce, esattamente come ha fatto Anne Frank.

Indipendentemente dalla nostra età, ci è possibile condividere i nostri pensieri, confrontarci, raccontare e non tapparci le orecchie, gli occhi e la bocca ma dire no a quello che pensiamo non essere giusto.

Perché Anne Frank si nasconde anche dentro ognuno di noi.

Proprio lei scriveva: “Che bello il fatto che nessuno debba aspettare un momento particolare per iniziare a migliorare il mondo.”

E con questo incoraggiamento vogliamo ricordare Anne Frank il giorno del suo 91° compleanno. Una ragazzina normale, che nonostante la paura, le brutture che la circondavano, la guerra e le deportazioni ha continuato fino alla fine ad avere fiducia.

“Vedo il sole anche quando piove” scriveva Anne Frank.

E che anche queste sue parole possano essere un modo per ricordare Anne Frank e per fare nostri i suoi valori.

Per essere noi stessi il cambiamento.

Per dire no a qualsiasi forma di discriminazione e indifferenza.

Per ricordare che ancora oggi vi sono atteggiamenti antisemitici, di razzismo, bullismo ed esclusione.

Che ancora oggi c’è chi ha bisogno di aiuto.

Un incoraggiamento a rispondere all’odio con l’amore. A tendere la mano, a regalare un sorriso, ad imparare a far sentire la nostra voce e ad ascoltare. A far vincere il rispetto, la pace, la gentilezza, la tolleranza, l’accoglienza e l’inclusione.

A vivere la vita.

Amandola follemente.

* Presidente dell’Associazione di volontariato
Un ponte per Anne Frank
www.unponteperannefrank.org
Scrittrice, attrice, sceneggiatrice