La valutazione della DaD nella scuola superiore. Griglie di valutazione da scaricare

da Orizzontescuola

di Antonio Fundaro

L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha richiesto il rafforzamento della capacità di fronteggiare in maniera positiva eventi traumatizzanti, di riordinare positivamente la vita innanzi alle molteplici difficoltà, “di ricostruirci restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, in una parola: ad essere resilienti!” come ha affermato, con grande slancio emotivo e professionalità, la dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico “Archimede” di Catania, Prof.ssa Fortunata Daniela Vetri.

Uno dei pochi e qualificati dirigenti che in Italia ha deciso di dare precise indicazioni sulla valutazione della didattica a distanza. E, in questi giorni di valutazioni e scrutini, le sue proposte sono quanto mai attuali e necessarie. Come precisa il dirigente Vetri nel documento approvato dal collegio dei docenti, l’obbligo del ricorso alla didattica a distanza (DaD) chiede alla Scuola di procedere comunque alla valutazione degli apprendimenti. Per garantire uniformità e trasparenza ai criteri valutativi adottati nelle nuove modalità d’insegnamento – apprendimento, era necessario, e lo è stato, deliberare chiari criteri di valutazione e predisporre una rubrica di valutazione degli apprendimenti e del comportamento relativi alla formazione a distanza, alle attività online, svolte in video conferenza o in chat o in altre piattaforme. Proporremo, in allegato, alcune griglie di valutazione della DaD, significatamente proposte, queste ultime, dal Liceo Statale “Antonio Meucci” di Aprilia. Scuola guidata magistralmente dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Laura De Angelis, questa, anch’essa più volte richiamata per la qualità delle sue proposte didattico-metodologiche.

La norma sulla valutazione e le implicazioni sulla DaD

Le norme rinviano alla perizia della scuola tutti gli adempimenti valutativi, individualmente e collegialmente, tempestivi e trasparenti. Anche l’ultima nota MIUR conferma che la responsabilità valutativa è del docente nel rispetto dei criteri deliberati dal Collegio Docenti. La valutazione delle competenze dev’essere espressa in decimi.

D.Lgs.n.297/94 – Titolo 1- Capo 1 – Sezione 1- Art.7. “Negli istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, le competenze relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al consiglio di classe con la sola presenza dei docenti”.

D.P.R.n.122/2009 Art. 1, comma 2 “La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.

Art.1 comma 5. “Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa”.

Art. 1 comma 7. “Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie”.

Art. 4 comma 2.”La valutazione periodica e finale del comportamento degli alunni è espressa in decimi ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge. Il voto numerico è riportato anche in lettere nel documento di valutazione. La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio”.

D.Lgs.n.62/2017

Art. 4 comma 5. “Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e, ai sensi dell’articolo 193, comma 1, secondo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell’alunno è riferita a ciascun anno scolastico”.

Nota MIUR prot.n.388 del 17/03/2020

Ultimo paragrafo: La valutazione delle attività didattiche a distanza. “Le forme, le metodologie e gli strumenti per procedere alla valutazione in itinere degli apprendimenti, propedeutica alla valutazione finale, rientrano nella competenza di ciascun insegnante e hanno a riferimento i criteri approvati dal Collegio dei Docenti. La riflessione sul processo formativo compiuto nel corso dell’attuale periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza sarà come di consueto condivisa dall’intero Consiglio di Classe.

Legge 24 aprile 2020, n. 27

La legge 27/2020 riguarda la “Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Proroga dei termini per l’adozione di decreti legislativi”.

L’articolo 87 comma 3 ter, in cui è scritto: “La valutazione degli apprendimenti, periodica e finale, oggetto dell’attività didattica svolta in presenza o svolta a distanza a seguito dell’emergenza da COVID-19 e fino alla data di cessazione dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020, e comunque per l’anno scolastico 2019/2020, produce gli stessi effetti delle attività previste per le istituzioni scolastiche del primo ciclo dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, e per le istituzioni scolastiche del secondo ciclo dall’articolo 4 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, e dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62”.

Ordinanza ministeriale n°11 del 16 maggio 2020

Concerne la valutazione finale degli alunni per l’anno scolastico 2019/2020 e prime disposizioni per il recupero degli apprendimenti, sia consistita nell’attribuire alla didattica a distanza strumenti e criteri sia in riferimento alla ammissione che alla valutazione finale degli studenti.

Articolo 4 comma 1 dispone che “La valutazione degli alunni è condotta ai sensi dell’articolo 4, commi 1, 2, 3 e 4 del Regolamento

Articolo 1 comma 2 prevede che “il consiglio di classe procede alla valutazione degli alunni sulla base dell’attività didattica effettivamente svolta, in presenza e a distanza, utilizzando l’intera scala di valutazione in decimi”.

Articolo 4 comma 3 dispone che “gli alunni della scuola secondaria di secondo grado sono ammessi alla classe successiva in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 4, commi 5 e 6, e all’articolo 14, comma 7 del Regolamento”. Il T.A.R. Puglia, Lecce, 17 settembre 2019, n. 1479 recentemente si è pronunciato, ritenendo che la ratio dell’art. 14 è quella di assicurare il profitto scolastico, e che «“la presenza scolastica va valutata quale mero presupposto per un proficuo apprendimento dell’alunno ma se egli, sebbene riporti numerose assenze, non evidenzi tuttavia problemi sul piano del profitto, tale presupposto non va interpretato con eccessiva severità, dal momento che una bocciatura motivata solo dal numero delle assenze potrebbe ingiustificatamente compromettere lo sviluppo personale ed educativo di colui che, dal punto di vista dell’apprendimento e dei risultati conseguiti rispetto agli insegnamenti impartiti, sarebbe stato altrimenti idoneo al passaggio alla classe successiva; ed infatti, far ripetere l’anno scolastico ad un alunno nonostante abbia riportato tutti voti sufficienti, costituisce misura che può gravemente nuocere al suo percorso formativo e di vita, in quanto lo costringe a ripetere insegnamenti già acquisiti ed a perdere l’opportunità di apprendere, nella classe superiore, nuove conoscenze, comportando, in ogni caso, un ritardo nel suo corso di studi”, richiamando altri precedenti giurisprudenziali ( cfr. Tar Ancona, Marche, sez. I, 21 marzo 2017, n.. 220)» (T.A.R. Puglia, Lecce, 25 maggio 2018, n. 899).

Articolo 4 comma 6 prevedendo la possibilità di “non ammissione alla classe successiva”, in assenza di elementi valutativi dell’alunno da parte del Consiglio di classe.

Presupposti teorici

La valutazione – per il dirigente Vetri – non è la somma algebrica dei voti assegnati alle prove di verifica. Con le prove di verifica si rileva il livello di conoscenza di un particolare argomento, o il livello prestazionale di una competenza. Con la valutazione, invece, si giudica un processo di apprendimento. Nella valutazione sommativa o finale si tiene conto della coerenza tra scelte progettuali, contenuti e metodi con gli obiettivi dell’azione formativa. Nella valutazione in itinere si monitora la dinamica dell’azione formativa, per avere informazioni puntuali in grado di permettere la ri-taratura e/o la flessibilizzazione della azione stessa. La valutazione, quindi, ha sempre un valore formativo.

Criteri di valutazione dell’appredimento nella DaD

Ma quali sono questi criteri di valutazione dell’appredimento nella DaD?

Il documento dell’Istituto Tecnico “Archimede” di Catania prevede:

a) Gli elementi da valutare continuano a fare riferimento in generale agli obiettivi programmati ad inizio d’anno ma, dalla data di sospensione delle attività in presenza, si terrà conto delle UDA programmate per la DaD e notificate agli studenti.

b) La mancata partecipazione alle attività di DaD non dovrà essere registrata, tuttavia, se non debitamente motivata, influirà in questa fase sulla valutazione “implicita”, cioè quella basata sulla validazione del processo di apprendimento in merito ad impegno, serietà nello studio, crescita culturale, partecipazione critica, restituzione della consegna entro i termini indicati dalla stessa, interazione docente-alunno.

c) Le verifiche non posso limitarsi a rappresentare un definitivo stato di fatto, poiché hanno lo scopo di accertare in un dato momento il possesso di particolari conoscenze o abilità in vista di un eventuale e auspicabile recupero o, nei casi positivi, di un ulteriore incremento.

d) Ai fini valutativi saranno privilegiate le verifiche orali rispetto a quelle scritte.

e) La straordinarietà del momento richiede di derogare dalla rubrica di valutazione del ns. istituto. Pertanto, le valutazioni (scritte, orali e pratiche) dovranno essere, propone il documento dell’Istituto Tecnico “Archimede” di Catania, almeno tre per le discipline che nell’orario settimanale curricolare prevedono più di due ore di lezione e almeno due per tutte le altre discipline. Il voto di una verifica orale potrà consistere anche nella valutazione degli interventi a distanza, avvenuti in modalità sincrona. Parte delle verifiche orali potrà essere svolta sotto forma di test o relazione scritta, secondo le necessità didattiche ravvisate dal docente, valorizzando per quanto possibile la creatività degli studenti.

f) Nel caso di elaborato scritto, la correzione può essere effettuata manualmente o in formato digitale in modo che qualunque segno tracciato dal docente sia chiaro e non modificabile: il file dell’elaborato, in formato pdf o jpeg (esportato oppure scansionato oppure fotografato) va conservato in apposita cartella, visibile in qualunque momento.

g) La verifica orale dev’essere effettuata alla presenza di altri studenti in video collegamento e una breve motivazione del giudizio assegnato dev’essere riportata sul R.E.

h) Dev’essere evitata la sovrapposizione di più verifiche scritte in una sola giornata e, ove possibile, l’eccessiva concentrazione di verifiche scritte in una settimana.

i) Le verifiche scritte si svolgeranno a opportuni intervalli affinché sia consentito agli studenti il superamento di eventuali carenze. A tal fine gli elaborati dovranno essere riconsegnati e corretti in tempo utile per poter rimediare a carenze evidenziate dalla verifica.

Rubrica di valutazione dell’apprendimento nella DAD

Relativamente al punto e) ed alla considerazione che il voto di una verifica orale potrà consistere anche nella valutazione degli interventi a distanza, avvenuti in modalità sincrona, si ritiene doveroso predisporre una rubrica di valutazione per le attività DaD. Sul piano operativo ci viene in soccorso l’approccio noto come rubrica di valutazione, una forma particolare di “griglia” di valutazione che si caratterizza per una descrizione analitica dei criteri di qualità del lavoro degli studenti (ovvero quali aspetti del lavoro degli studenti riteniamo importante prendere in considerazione) e per ciascuno di questi, i descrittori dei livelli (ovvero la specificazione della prestazione osservabile nei differenti livelli in cui si articola la valutazione). Rubrica di valutazione degli apprendimenti. La rubrica non è solo uno strumento ma è anche, e soprattutto, un approccio alla valutazione che la vede come opportunità di apprendimento, che consente di formulare un giudizio analitico sull’apprendimento dello studente e di fornire allo stesso un feedback altrettanto analitico che gli consenta di identificare le eventuali criticità del proprio elaborato e sulle quali lavorare per un miglioramento. Una rubrica non fornisce allo studente un feedback sintetico (un voto o un giudizio tipo buono, o da migliorare) ma indica in modo preciso quali siano gli aspetti da migliorare. È importante un giusto bilanciamento fra verifiche basate su aspetti quantitativi (numero e distribuzione dei messaggi nelle diverse aree) e qualitativi (contenuto dei messaggi). Si applica nelle attività gestite con classi virtuali, su piattaforme , in app, etc… Vengono considerate, precisa la dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico “Archimede” di Catania, la Prof.ssa Fortunata Daniela Vetri quattro dimensioni di apprendimento, le elenchiamo tutte per come le prospetta, l’importantissimo documento.

Dimensione partecipativa

Si riferisce a tutti i messaggi/contributi che sono stati scritti dallo studente senza l’intento di stimolare apertamente una discussione, ma solo con l’apparente proposito di segnalare la propria presenza.

Indicatori:

• inserimento di contenuti tramite concetti semplici;

• riferimento a libri di testo;

• considerazioni su aspetti sociali;

• contenuto irrilevante / non pertinente.

Dimensione interattiva

Viene analizzato il modo in cui ogni singolo messaggio/contributo è legato ad altri e/o a sua volta ne genera altri. Anche in questa dimensione rientrano tutti quei messaggi che, pur collocandosi in un’ottica di relazione con l’altro, mettono in atto processi di “pensiero superficiale”. I messaggi/contributi caratterizzati da questo tipo di attività cognitiva non ristrutturano il materiale esistente e non portano ad alcun avanzamento “costruttivo” della discussione e della strutturazione del materiale esistente.

Indicatori

• espressione diretta di assenso/dissenso verso un altro messaggio/contributo;

• inserimento di nuove informazioni/elementi nuovi tramite concetti semplici;

• riferimento a libri di testo citando l’autore/ spingendo alla ricerca della fonte;

• domande/richieste di informazioni, chiarimenti semplici;

• risposte semplici e/o chiarimenti.

Dimensione cognitiva

Si analizzano le modalità attraverso cui si sviluppano le abilità cognitive durante il processo formativo. Riguarda gli scambi di informazioni: a differenza della categoria precedente, l’informazione è qui maggiormente strutturata attraverso l’uso della riflessione critica, in un modo che arricchisce l’interazione.

Indicatori

• esprime direttamente assenso/dissenso verso un altro messaggio giustificandone la posizione;

• messaggi che trattano l’argomento attraverso l’attività di elaborazione critica;

• ampliamento del tema trattato mediante l’inserimento di elementi “costruttivi” al dibattito;

• citazione di esperienze personali e/o esempi a supporto;

• uso di domande per stimolare riflessioni, con la finalità di ampliare la riflessione, dandone o no possibili risposte;

• risposte fornite attraverso la ristrutturazione del contenuto con elementi personali.

Dimensione metacognitiva

Si analizza la capacità di riflettere sul contenuto, si pianifica, si valuta sia ciò che è stato fatto (il prodotto di un compito) sia come è stato fatto (il processo attraverso cui si è giunti al prodotto).

Metacognitivo è l’intervento che ristruttura il modo di vedere e ragionare sulle cose, attraverso affermazioni relative alla conoscenza e all’autogestione del processo di apprendimento in atto.

Indicatori

• messaggi/contributi che trattano l’argomento attraverso una ristrutturazione profonda che va oltre il contenuto della disciplina per inquadrarlo in un contesto concettuale più ampio;

• valutazione critica del lavoro svolto da sé o da altri;

• formulazione di sintesi del proprio o di altrui lavoro;

• pianificazione e/o organizzazione del proprio lavoro o quello altrui;

• indicazione di nuovi sviluppi del newsgroup o del suo contenuto. Attraverso il passaggio da una dimensione alla successiva si può valutare il processo formativo relativo alle attività online in modalità sincrona, ciò che in formazione presenza si riferisce alla partecipazione e all’interesse.

Il documento predisposto con cura e scientificità dalla dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico “Archimede” di Catania la Prof.ssa Fortunata Daniela Vetri e approvato dal collegio dei docenti dell’Istituto, a questo punto predispone la rubrica di valutazione degli apprendimenti associando al voto l’indicatore e, dunque, la descrizione.

Rubrica di valutazione degli apprendimenti nella dad

10 Permanenza dello studente nella dimensione metacognitiva

• messaggi/contributi che trattano l’argomento attraverso una ristrutturazione profonda che va oltre il contenuto della disciplina per inquadrarlo in un contesto concettuale più ampio;

• valutazione critica del lavoro svolto da sé o da altri;

• formulazione di sintesi del proprio o di altrui lavoro;

• pianificazione e/o organizzazione del proprio lavoro o quello altrui;

• indicazione di nuovi sviluppi del newsgroup o del suo contenuto.

9 Alternanza fra la dimensione cognitiva e la metacognitiva

8 Permanenza dello studente nella dimensione cognitiva

• esprime direttamente assenso/dissenso verso un altro messaggio giustificandone la posizione;

• messaggi che trattano l’argomento attraverso l’attività di elaborazione critica;

• ampliamento del tema trattato mediante l’inserimento di elementi “costruttivi” al dibattito;

• citazione di esperienze personali e/o esempi a supporto;

• uso di domande per stimolare riflessioni, con la finalità di ampliare la riflessione, dandone o no possibili risposte;

• risposte fornite attraverso la ristrutturazione del contenuto con elementi personali.

7 Alternanza fra la dimensione cognitiva e la interattiva

6 Permanenza dello studente nella dimensione interattiva

• espressione diretta di assenso/dissenso verso un altro messaggio/contributo;

• inserimento di nuove informazioni/elementi nuovi tramite concetti semplici;

• riferimento a libri di testo citando l’autore/ spingendo alla ricerca della fonte;

• domande/richieste di informazioni, chiarimenti semplici;

• risposte semplici e/o chiarimenti.

5 Alternanza fra la dimensione interattiva e la partecipativa

4 Permanenza dello studente nella dimensione partecipativa

• inserimento di contenuti tramite concetti semplici;

• riferimento a libri di testo; • considerazioni su aspetti sociali;

• contenuto irrilevante / non pertinente.

3 Alternanza fra la dimensione partecipativa e l’assenza di messaggi/contributi

2-1 Assenza immotivata di messaggi/contributi

Criteri di valutazione della partecipazione alle attività in DAD (comportamento)

In assenza di attività in presenza, il documento predisposto dall’istituto tecnico “Archimede” di Catania che noi stiamo riprendendo, prevede un’unica valutazione possibile per il comportamento dello studente assunto nella esecuzione delle attività di didattica a distanza , tenuto conto dei possibili disagi e delle difficoltà derivanti dal funzionamento delle connessioni internet e dal possesso di varie tipologie di device. Sappiamo che a volte in una famiglia vi è un solo PC per tutti i componenti. Pertanto, il significato di comportamento in DaD è omologabile alla modalità di partecipazione dello studente alle attività dei DaD. La DaD, infatti, prevede l’attiva partecipazione dello studente nel seguire le lezioni, nel presentare le consegne, nel rispettare i tempi di consegna, nello svolgere in autonomia i compiti assegnati. Si tratta di osservare il comportamento dello studente all’interno del nuovo ambiente di apprendimento digitale realizzato attraverso collegamenti diretti o indiretti, immediati o differiti, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; attraverso la trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il docente, attraverso l’interazione su sistemi e app interattive educative digitali.

Pertanto, gli indicatori di valutazione, suggeriti dalla dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico “Archimede” di Catania, la Prof.ssa Fortunata Daniela Vetri sono:

1. Solidarietà: mettere a disposizione materiali.

2. Partecipare portando il proprio contributo.

3. Svolgere le attività concordate.

4. Disponibilità al confronto: chiedere aiuto ed offrire aiuto. Resta inteso che il voto di comportamento va assegnato dal Consiglio di Classe.

La rubrica di valutazione della partecipazione alle attivita’ in dad (comportamento). 10 Partecipa attivamente alle attività di DaD e rispetta i tempi di consegna dei compiti assegnati.

L’ alunno, spontaneamente, è sempre e costantemente disponibile nel mettere a disposizione e condividere il materiale da lui reperito o elaborato. Interagisce in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo nel gruppo. sempre e puntualmente, assolve in modo attivo e responsabile alle attività concordate. L’alunno è sempre disponibile al confronto, spontaneamente chiede aiuto e lo offre. Svolge autonomamente approfondimenti. Non ha mai fatto uso improprio dei mezzi digitali utilizzati per la DaD.

9 Partecipa attivamente alle attività di DaD e rispetta i tempi di consegna dei compiti assegnati

L’alunno è sempre e costantemente disponibile nel mettere a disposizione e condividere il materiale da lui reperito o elaborato. Interagisce in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo nel gruppo. Assolve in modo attivo e responsabile alle attività concordate. L’alunno è sempre disponibile al confronto, spontaneamente chiede aiuto. Svolge anche autonomamente approfondimenti. Non ha mai fatto uso improprio dei mezzi digitali utilizzati per la DaD.

8 Partecipa alle attività di DaD

Consegna i compiti assegnati a volte senza ulteriore controllo. Con opportuni solleciti l’alunno mette a disposizione il materiale da lui reperito o elaborato. L’alunno, solo se stimolato interagisce in modo partecipativo e costruttivo nel gruppo. L’alunno, solo se sollecitato, assolve in modo quasi sempre regolare e abbastanza responsabile alle attività concordate. L’alunno è abbastanza disponibile al confronto, se sollecitato chiede e offre aiuto. Non ha mai fatto uso improprio dei mezzi digitali utilizzati per la DaD.

7 Segue con interesse altalenante gli argomenti trattati dai docenti e s’impegna come può

Partecipa alle attività di DaD, con particolare riferimento alle discipline di maggiore interesse. Non ha mai fatto uso improprio dei mezzi digitali utilizzati per la DaD.

6 Segue con interesse altalenante gli argomenti trattati dai docenti e s’impegna come può

Partecipa alle attività di DaD, ma non in modo costante. Mai o molto raramente l’alunno condivide il materiale da lui reperito o elaborato. L’alunno mai o molto raramente partecipa alle attività e manifesta le proprie idee. L’alunno, anche se sollecitato, non assolve o comunque, solo raramente, alle attività scolastiche. L’alunno, anche se sollecitato non è mai, o comunque lo è molto raramente, disponibile al confronto, a dare e ricevere aiuto.

5 Partecipa alle attività di DaD, ma non in modo corretto e costante

Raramente l’alunno condivide il materiale da lui reperito o elaborato. Raramente partecipa alle attività e manifesta le proprie idee. L’alunno, anche se sollecitato, non assolve o comunque, solo raramente, alle attività scolastiche. L’alunno, anche se sollecitato non è mai, o comunque lo è molto raramente, disponibile al confronto, a dare e ricevere aiuto. Solo una volta ha usato in odo improprio i mezzi digitali utilizzati per la Dad.

4 Non segue e non s’impegna, nel maggio numero di discipline, in assenza di motivate giustificazioni

Non condivide il materiale da lui reperito o elaborato. Partecipa passivamente alle attività e non manifesta le proprie idee. L’alunno, anche se sollecitato, non assolve o comunque, solo raramente, alle attività scolastiche. L’alunno, anche se sollecitato è poco disponibile al confronto, a dare e ricevere aiuto. A volte usa in modo improprio i mezzi digitali utilizzati per la DaD.

3 Segue solo una disciplina nella modalità DaD in assenza di motivate giustificazioni

Non condivide il materiale da lui reperito o elaborato. Non partecipa alle attività tranne che per una disciplina e non manifesta le proprie idee. Non assolve o comunque, solo raramente, assolve alle attività scolastiche. Non è disponibile al confronto, a dare e ricevere aiuto. Usa in modo improprio i mezzi digitali utilizzati per la DaD.

2-1 Non ha mai seguito e realizzato le attività in modalità DaD

Non ha mai seguito e realizzato le attività in modalità DaD in assenza di motivate giustificazioni, seppur contattato personalmente dal docente coordinatore.

Inutile ribadirlo, le buone pratiche fanno la differenza nella scuola italiane, il farle conoscere è e rimane un impegno importante, affinchè le tante esperienze come quelle della dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico “Archimede” di Catania, la Prof.ssa Fortunata Daniela Vetri, possano, non tanto essere copiate, quanto piuttosto motivare i quanti vivono nell’alveo del “non è possibile”.

Griglie-valutazione-DaD

Tabella-credito-formativo DaD

GRIGLIA-COMPORTAMENTO-revisione-DaD

Griglia-unica-di-valutazione-delle-prove-a-distanza-per-alunni-con-PEI-differenziato