Così si passa da Guernica a Sciascia ai totalitarismi

da Il Sole 24 Ore

di Laura Virli

Il ministero dell’Istruzione, a causa dell’emergenza sanitaria, ha modificato le regole della maturità. L’Ordinanza ministeriale prevede solo l’espletamento del colloquio, suddiviso in cinque fasi, una delle quali, già presente nel regolamento previsto dal Dlgs n. 62/2017, riguarderà l’analisi del materiale scelto dalla commissione, finalizzato a favorire la discussione sui nodi concettuali caratterizzanti le diverse materie e del loro rapporto interdisciplinare.

I materiali del colloquio

Ma con quali criteri saranno scelti e quali potranno essere i materiali da sottoporre al candidato? È il documento del 30 maggio ad orientare la commissione. I materiali potranno essere di diversa tipologia. Non domande o serie di domande. Saranno testi (es. brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera), documenti (es. spunti tratti da giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, riproduzioni di opere d’arte, ma anche grafici, tabelle con dati significativi, etc.), esperienze e progetti (es. spunti tratti anche dal documento del consiglio di classe); problemi (es. situazioni problematiche legate alla specificità dell’indirizzo, semplici casi pratici e professionali).

L’obiettivo è quello di scegliere il materiale che darà maggior forza alla natura pluridisciplinare del colloquio, così da raccogliere il maggior numero di elementi di valutazione significativi sul livello di preparazione del candidato e sulle sue capacità di affrontare le tematiche e le situazioni problematiche proposte.

I collegamenti tra le materie

Vediamo di fare un esempio di collegamenti tra materie che lo studente potrà illustrare a partire da un determinato materiale. È chiaro che, a seconda dell’indirizzo di studi, le materie da collegare potranno essere differenti.

La commissione sceglie, come spunto, la copia di un dipinto da analizzare, una grande opera d’arte, il Guernica di Pablo Picasso. Il maturando inizierà dall’analisi del quadro e degli elementi caratteristici del cubismo, la corrente artistica a cui appartiene Picasso, presenti nel Guernica.

Visto che il dipinto rappresenta un episodio terrificante avvenuto nel 1937, il bombardamento della città spagnola di Guernica, il candidato continuerà illustrando il periodo storico di riferimento. In quel periodo, in Spagna, era scoppiata una guerra civile, durata dal 1936 al 1939, che è, praticamente, stata la prova generale della seconda guerra mondiale.

Da qui, il collegamento all’avvento del fascismo, del nazismo e alla nascita dei totalitarismi è d’obbligo. Mussolini e Hitler, uniti dal Patto d’acciaio dell’ottobre 1936, inviarono notevoli rinforzi, uomini e armi, a sostegno di del generale Francisco Franco.

Il colloquio, poi, proseguirà con l’ illustrazione dell’opera di Hannah Arendt, “Le origini del totalitarismo”, pubblicato nel 1951, che indaga su come sono nati e si sono sviluppati i regimi totalitari nella Germania di Hitler e nell’Unione sovietica di Stalin.

La letteratura inglese stimolerà un collegamento pertinente con George Orwell e col suo libro “Nineteen Eighty-Four” che descrive un regime totalitario in un contesto futuristico. Lo scrittore inglese, colpito profondamente dalla guerra civile spagnola alla quale partecipò per combattere il fascismo, e dalla sua esperienza durante la seconda guerra mondiale, scrisse l’opera per condannare i sistemi totalitari e denunciare i pericoli della guerra. La discussione continuerà con la descrizione del racconto dello scrittore Leonardo Sciascia, L’Antimonio, pubblicato nel 1958 e ambientato durante la guerra civile spagnola. Nell’opera l’autore racconta di un giovane minatore siciliano che, per sfuggire ad una vita difficile e pericolosa, si arruola come volontario prima nella guerra d’Abissinia e poi nelle truppe italiane che combattevano in Spagna a fianco di Franco. Ecco che il candidato, o su sollecito della commissione, potrebbe prendere spunto per illustrare gli articoli della Costituzione italiana che tutelano i diritti dei lavoratori all’interno dei percorsi trattati durante l’anno per “Cittadinanza e Costituzione”.

Ripartendo dal dipinto ci si potrà, di nuovo, soffermare sulla percezione dei colori – Guernica ha solo grigi, neri, bianchi – per arrivare all’analisi dei meccanismi di percezione dei colori da parte dell’occhio umano, e spiegando la natura della luce e dei colori, anche dal punto di vista fisico e matematico.

Il ruolo di presidente e commissari

È importante che il candidato non illustri solo una tesina, un pò come accadeva nel vecchio esame. Ruolo fondamentale per impedire una tale banalizzazione del colloquio lo assume il presidente che avrà il compito di coordinare lo svolgimento del colloquio. Secondo la norma il materiale costituirà l’incipit finalizzato a verificare l’autonomia e la capacità di orientamento del candidato. Grazie al ruolo del presidente, si stabilirà a priori, e caso per caso, il commissario che conduce l’approccio alla prima parte; gli altri commissari si inseriranno progressivamente per approfondire aspetti disciplinari, anche non collegati al materiale di partenza. Nessun problema, quindi, se il materiale non permetterà ad ogni candidato di collegare tutte le aree disciplinari. I commissari delle discipline non interessate si inseriranno nello svolgimento del colloquio al fine di verificare le competenze acquisite in tutti gli ambiti disciplinari.

Tenendo presente che la commissione ha l’obbligo di lavorare in modo collegiale. Il colloquio non sarà il mero passivo ascolto dello storytelling del candidato senza alcuna interruzione, né il risultato di una somma di interrogazioni. Sarà un “unicum” equilibrato che permetterà di valutare le competenze disciplinari e trasversali acquisite, ma anche di mettere in luce il livello reale di preparazione del candidato.