Il ministero ci ripensa: ammissioni e crediti solo nel registro elettronico (e i presidi insorgono)

da Il Sole 24 Ore

di Cl. T.

I risultati degli scrutini di ammissione agli esami di maturità, compresi i crediti scolastici dei candidati, vanno pubblicati solo sul registro elettronico. Il ministero dell’Istruzione torna sulle proprie indicazioni, ed emana una nuova circolare alle scuole, dopo un ulteriore interlocuzione con il garante della privacy. Ma l’Anp insorge, parla di normative “contrastanti”, e chiede a viale Trastevere di rettificare le proprie indicazioni.

La nuova nota ministeriale
L’oggetto della discordia è una sorta di secretazione di voti ed esiti delle prove. Il ministero infatti chiarisce che gli esiti degli scrutini con la sola indicazione per ciascun studente “ammesso” e “non ammesso” alla classe successiva, sono pubblicati, distintamente per ogni classe, nell’area documentale riservata del registro elettronico, cui accedono tutti gli studenti della classe di riferimento. Diversamente i voti in decimi, compresi quelli inferiori a sei decimi, riferiti alle singole discipline, sono riportati, oltre che nel documento di valutazione, anche nell’area riservata del registro elettronico a cui può accedere il singolo studente mediante le proprie credenziali personali. Il ministero poi raccomanda di predisporre uno specifico “disclaimer” con cui si informino i soggetti abilitati all’accesso che i dati personali ivi consultabili non possono essere oggetto di comunicazione o diffusione (ad esempio mediante la loro pubblicazione anche su blog o su social network).

Ok all’albo solo se sprovvisti di registro elettronico
Qualora, invece, l’istituzione scolastica sia sprovvista di registro elettronico, prosegue il ministero, è consentita la pubblicazione all’albo della scuola degli esiti degli scrutini, con la sola indicazione di ammissione/non ammissione alla classe successiva. Al fine di evitare assembramenti e garantire le necessarie misure di sicurezza e distanziamento, il dirigente scolastico predispone una calendarizzazione degli accessi all’albo dell’istituzione scolastica e ne dà comunicazione alle famiglie degli alunni. In entrambi i casi la pubblicazione degli esiti degli scrutini non deve riportare informazioni che possano identificare lo stato di salute degli studenti o altri dati personali non pertinenti.

Disco rosso dei presidi: il ministero rettifichi
La nota fa infuriare l’Anp, l’Associazione nazionale presidi, che ne chiede l’immediata rettifica. «Con specifico riferimento alla pubblicazione on line degli esiti degli scrutini di ammissione agli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione – spiega il presidente Antonello Giannelli – osservo che il vigente quadro normativo conduce a conclusioni difformi da quelle della nota stessa. Sottolineo espressamente che non si pone alcuna questione di tutela della “privacy” in quanto tale condotta è prevista da precise fonti normative, fermo restando il divieto di pubblicazione di dati personali idonei a rivelare lo stato di salute o comunque non pertinenti. La stessa Autorità Garante si è ripetutamente espressa in tal senso. Le istruzioni fornite dal ministero, in tutta evidenza, regolano la materia in modo contrastante con quanto previsto dalle norme attualmente vigenti e, pertanto, ne chiedo la rettifica».