Mascherine a scuola, un salasso

da ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Mascherine chirurgiche obbligatorie a settembre per docenti e personale scolastico. Un salasso per le casse dello Stato. Mentre a fornite di mascherine o visiere protettive gli alunni penseranno le famiglie con un aggravio di spesa nel bilancio familiare. Nel rientro in classe, il prossimo anno scolastico, la pandemia farà impennare il caro scuola, oltre l’aumento di costi di libri di testo, materiale didattico e corredo scolastico. Le indicazioni fornite a governo e ministero dell’istruzione dal Comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza Covid-19 sono chiare: da settembre e probabilmente per tutto l’anno scolastico, a scuola sarà per tutti obbligatorio indossare le mascherine, tranne per gli alunni dell’asilo fino ai 6 anni di età. «La scuola», si legge nel documento, «garantirà giornalmente al personale la mascherina chirurgica, che dovrà essere indossata per la permanenza nei locali scolastici. Gli alunni dovranno indossare per l’intera permanenza nei locali scolastici una mascherina chirurgica o di comunità di propria datazione, fatte salve le dovute eccezioni (ad es. attività fisica, pausa agosto)», tranne «i bambini al di sotto dei sei anni, nonché gli alunni con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti».

Una valanga di milioni di mascherine si rovescerà, quindi, nelle scuole italiane, dalla prima ria in poi. O di visiere protettive, se la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina accogliesse una in tal senso del gruppo tecnico per l’avvio del prossimo anno scolastico istituito al Miur. Calcolatrice alla mano, per l’intero anno scolastico 2020/21 occorrerebbero 200 milioni di pezzi di mascherine per soddisfare il fabbisogno di tutto il personale scolastico per un costo, a carico del bilancio del ministero, di 100 milioni di euro, da assegnare alle singole istituzioni scolastiche. Bisognerebbe, infatti, quotidianamente fornire oltre 138 mila 800 dispositivi di protezione a 841.502 docenti, a cui andrebbero aggiunte oltre 2 milioni di mascherine per gli insegnati della scuola dell’infanzia, quasi 54 milioni per i 222.076 unità del personale Ata e 1 milioni e 900 per i presidi.

Infine, nel conto totale bisognerebbe la dotazione per i docenti impegnati negli esami di Stato: altre 928.500 mascherine per 61.900 professori impegnati nella esame di terza media e oltre 2 milioni 854 mila dispositivi per i circa 142.700 colleghi alle prese con la maturità. Dalla primaria alla maturità, poi, il numero di mascherine e il loro relativo costo si moltiplicherebbe notevolmente conteggiando il numero di mascherine che giornalmente occorrerebbero per ciascuno dei 6 milioni 693 mila studenti. Considerando 2 mascherine al giorno al alunno si arriverebbe a oltre 2 miliardi 685 milioni 260 mila mascherine necessarie per il prossimo anno scolastico. Per una spesa complessiva di oltre 1 miliardo 340 milioni di euro.

Per ciascun figlio, quindi, una famiglia avrà un caro spesa annuale di circa 200 euro per le 400 mascherine necessarie, 2 al giorno appunto. Costi che diminuirebbero, senza tuttavia dimezzarsi, se al posto delle mascherine chirurgiche i genitori scegliessero quelle di comunità lavabili più volte. Una spesa che diminuirebbe se il ministero decidesse le visiere protettive al posto delle mascherine, riutilizzabili finché non si romperanno.

Sebbene in questo caso il costo sarebbe subito più elevato: tra 9 euro e 45 euro a visiera, ipotizzando che i prezzi non si impennino per l’enorme mole di richieste. E supponendo che per settembre sia possibile reperirle facilmente per tutti.