Esami idoneità e integrativi, parere CSPI: per quest’anno solo colloquio orale

da Orizzontescuola

di redazione

Nella seduta del 18 giugno 2020, il Consiglio superiore della Pubblica istruzione ha espresso parere sullo schema di ordinanza concernente “Gli esami di idoneità, integrativi, preliminari e la
sessione straordinaria dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2019/2020”.

In primo luogo, il CSPI rileva che gli esami di idoneità nel primo ciclo sono regolati degli artt. 10 e 23 del Decreto legislativo, richiamati anche nello schema di Ordinanza, mentre per gli esami di idoneità e integrativi nel secondo ciclo manca la norma primaria che ne definisce le modalità di
svolgimento. Tale assenza costituisce un limite alla chiarezza del testo dell’art. 3 dell’Ordinanza in esame, nella parte in cui annovera tra i soggetti che possono sostenere gli esami di idoneità “i candidati interni, dotati di promozione nello scrutinio finale, al fine di accedere a una classe
successiva a quella per cui possiedono il titolo di ammissione”, sottintendendo erroneamente la possibilità di una sorta di abbreviazione del corso di studi.

Il CSPI rileva che l’unico riferimento legislativo valido per tutto il secondo ciclo di istruzione resta il R.D. 4 maggio 1925, n. 653 (da ora Regio Decreto), ancora in vigore che, agli artt. 40 e segg., prevede la possibilità per glistudenti frequentanti di accedere attraverso un esame di idoneità
ad una classe successiva a quella per cui si possiede il titolo di ammissione, a condizione che dall’iscrizione alla classe iniziale del corso di studi sia trascorso un intervallo temporale pari a quello della durata del corso di studi stesso.

Per il CSPI è dunque necessario un complessivo riordino della materia riguardante gli esami di idoneità e integrativi nella scuola secondaria di secondo grado, che tenga conto sia della necessità di sottrarre all’abrogazione l’art. 192 del Testo Unico anche per i licei sia dell’intervenuto innalzamento dell’obbligo di istruzione con la legge 27 dicembre 2006, n. 296, e della conseguente possibilità di estendere l’istruzione parentale fino alla classe seconda della scuola secondaria di
secondo grado.

Inoltre, il CSPI  ritiene necessario che anche gli esami di idoneità nel primo e nel secondo ciclo e gli esami integrativi nel secondo ciclo possano consistere in un colloquio.

Considerata la difficile situazione che la scuola italiana sta attraversando a causa dell’emergenza sanitaria e che potrebbe provocare l’incremento della dispersione scolastica, secondo il CSPI bisogna agevolare il passaggio da un percorso all’altro del secondo ciclo, programmando il recupero degli obiettivi di apprendimento non completamente acquisiti attraverso le attività che tutte le scuole svolgeranno nella prima fase del prossimo anno scolastico.

Tutte le proposte di modifica e i suggerimenti nel parere CSPI