Liste provinciali al via, andranno in coda alle Gae

da ItaliaOggi

Carlo Forte

Al via le graduatorie provinciali per le supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività didattiche. I nuovi elenchi saranno utilizzati già per gli incarichi che saranno conferiti dal 1° settembre prossimo. E a breve sarà emanata l’ordinanza ministeriale con i termini e le modalità di presentazione delle domande che, in ogni caso, dovranno essere inoltrate via web. È prevista per oggi a viale Trastevere la riunione di informazione ai sindacati e, dopo l’ok degli organi di controllo, l’amministrazione emanerà il provvedimento. Le nuove graduatorie previste dal decreto-legge 126/2019 sarebbero dovute entrare in vigore dal 2021. Ma il legislatore ha ritenuto di anticipare di un anno l’entrata in vigore dei nuovi elenchi approvando disposizioni ad hoc durante l’esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 22/2020. Conversione poi effettivamente avvenuta con la legge 41/2020. Le nuove disposizioni prevedono la costituzione di graduatorie provinciali nelle quali saranno inseriti aspiranti docenti abilitati e non abilitati. Gli elenchi andranno in coda alle graduatorie a esaurimento provinciali, se presenti, e saranno utilizzate dagli uffici scolastici nella fase provinciale delle assunzioni a tempo determinato. Vale a dire nella fase in cui vengono disposte le supplenze annuali (fino al 31 agosto) e le supplenze temporanee fino al termine delle attività didattiche (fino al 30 giugno). All’atto della presentazione delle domande gli aspiranti avranno la possibilità di chiedere di essere inseriti anche nelle graduatorie di istituto di 20 istituzioni scolastiche. Ma questi ultimi elenchi potranno essere utilizzati dai dirigenti scolastici solo per disporre le supplenze brevi e saltuarie. Le nuove norme dovranno necessariamente essere coordinate con quelle riguardanti le graduatorie a esaurimento e la I fascia delle graduatorie di istituto. Che rimarranno in vigore anche il prossimo anno. Oltre tutto, alle nuove disposizioni sarà data attuazione con un mero atto amministrativo (l’ordinanza ministeriale) che non è un atto normativo tipico. E quindi non dovrebbe essere sufficiente per derogare le norme regolamentari che riguardano la I fascia delle graduatorie di istituto, dalla quale dovrebbe essere ancora possibile, per i dirigenti scolastici, disporre supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività didattiche sulle cattedre e i posti che rimarranno liberi dopo la fase provinciale.