Scuola, record di cattedre vacanti: sono 85.100

da la Repubblica

Ilaria Venturi

Dopo le operazioni di mobilità sui posti di ruolo rimangono scoperte 85.150 cattedre: un record. Erano 64.149 lo scorso anno. Il motivo? Con i concorsi bloccati per lungo tempo – nodo ereditato dalla ministra Lucia Azzolina – non ci sono insegnanti da assumere nell’organico di diritto. Un fenomeno noto, che fa parte delle tante contraddizioni del sistema di reclutamento degli insegnanti e che si aggrava di anno in anno. Sono esaurite, soprattutto al Nord, le Gae (graduatorie ad esaurimento) e le graduatorie dei vincitori dei passati concorsi ovvero i canali da cui attingere per assunzioni a tempo indeterminato.

“Servono assunzioni”

I numeri arrivano dalla Cisl scuola che incalza, con la segretaria Lena Gissi: “Non possiamo aspettare sprecando altro tempo, è arrivato il momento di decidere per la scuola, servono assunzioni immediate. Non si può procedere solo per concorsi, come è stato fatto negli ultimi quattro anni, ma è necessaria una procedura di reclutamento e stabilizzazione come avviene nella pubblica amministrazione e in tutti contesti lavorativi come chiede la Corte di Giustizia europea”.

All’orizzonte i concorsi, oggetto di scontro al governo dopo un muro contro muro tra la ministra Azzolina, che voleva fare quello straordinario per medie e superiori a luglio e con una prova, e Pd e Leu che reclamavano assunzioni “per anzianità di servizio e titoli personali”.

I concorsi

La mediazione è arrivata con l’intervento del premier Conte: resta la prova selettiva in entrata, ma si terrà dopo l’estate e sarà in forma scritta. Nel frattempo i docenti – 32 mila da assumere in due anni (24mila e 8mila) – di scuola media e superiore entreranno in cattedra a tempo determinato direttamente dalle graduatorie d’istituto, che sono diventate provinciali, per poi essere assunti con retrodatazione del contratto.

Rimangono poi da espletare il concorso ordinario per medie e superiori e quello per la scuola dell’infanzia e la primaria. I posti vacanti dopo la mobilità sono soprattutto alle superiori: 31.974 cattedre rimaste vuote di cui 4.343 sul sostegno. Alle medie i posti vacanti sono 29.136 (9004 sul sostegno), alla primaria 18.431 (di cui 7.126 posti di sostegno) e all’infanzia 5.609 (1.368 sul sostegno). Le conseguenze si faranno sentire sull’aumento di precari nella scuola a settembre: 200mila stimano i sindacati, “ma forse a questo punto saranno molti di più”.

I dati

L’anno scorso il Mef aveva dato il via libera all’assunzione di 53.627 docenti, cinquemila in meno di quelli richiesti dall’allora ministro Bussetti. Sulla procedura di mobilità ieri ha fatto il punto il ministero all’Istruzione. Oltre il 55% delle richieste di mobilità sono state soddisfatte spiega una nota. Nel dettaglio, sono state accolte 49.053 domande di mobilità territoriale, il 54,3% di quelle presentate, per un totale di 8.000 spostamenti circa fuori Regione garantiti agli insegnanti. “Aver garantito la procedura di mobilità è stato importante e non scontato, dato che eravamo in piena emergenza sanitaria – sottolinea la ministra Azzolina – Oggi questo risultato può sembrare scontato, ma ricordo che qualche mese fa non era considerato tale. Abbiamo garantito i diritti degli insegnanti, per 8mila di loro c’è uno spostamento fuori Regione che significa riavvicinamento a casa. Ora lavoriamo per le assunzioni da fare questa estate anche in vista della ripresa di settembre”.