Rientro a scuola, oggi incontro sindacati-CTS: test sierologici all’ingresso per docenti e ATA, max 15 alunni per classe

da Orizzontescuola

di Ilenia Culurgioni

Si è da poco concluso l’incontro tra sindacati e Comitato tecnico scientifico per la preparazione del protocollo di sicurezza per il ritorno a scuola a settembre. I lavori proseguono la prossima settimana.

Dall’incontro sono emersi alcuni punti del Piano scuola 2020/21 (linee guida del 26 giugno) definiti ancora critici dai sindacati, ma anche la necessità di tornare a scuola in presenza e in sicurezza in tutto il Paese.

Flc Cgil

La Flc Cgil propone “test sierologici (gratuiti e rapidi) all’ingresso per tutto il personale ATA e docente, e test a campione da ripetere periodicamente“. “Chiediamo inoltre – ha dichiarato al termine dell’incontro il segretario generale Francesco Sinopoli – che venga garantito un presidio medico in tutte le scuole e che venga affidata la responsabilità della presa in carico degli eventuali casi positivi alle ASL. Sarebbe utile anche la disponibilità di tamponi, presso pediatri e medici di famiglia. Formare, informare e prevenire devono essere le parole d’ordine”.

Gli elementi fondamentali per la Flc Cgil sono:

  • per quali fasce di età dovrà essere previsto l’uso delle mascherine
  • l’obbligatorietà o meno della figura del medico competente
  • la modalità e la frequenza della igienizzazione dei locali scolastici nel corso della giornata, in particolare per gli ambienti ad uso promiscuo (bagni, laboratori, palestre)
  • un dettagliato protocollo di pulizia e pre e post mensa nel caso di consumazione del pasto in classe
  • prassi omogenee sulla necessità o meno di accertamenti per il personale (test sierologici /tamponi)
  • chiarezza sull’autorità medica competente a certificare la condizione di “fragilità” dei lavoratori
  • un approfondimento da dedicare alle attività di laboratorio, in considerazione della particolarità degli ambienti in cui si svolgono le esercitazioni
  • la procedura da seguire in caso di presenza di sospetto caso COVID
  • il ruolo della ASL in merito alle misure da adottare in caso di contagio comprovato
  • il ruolo del pediatra e del medico di base in caso di individuazione di soggetti positivi
  • misure specifiche per i convitti/educandati (es distanziamento da adottare nei dormitori)
  • i provvedimenti da adottare in caso di necessità di uso promiscuo dei servizi igienici
  • protocolli per l’utilizzo di altri locali

Anief 

Dopo l’approvazione del “Piano scuola 2020-2021” restano numerose criticità“, riferisce l’Anief presente all’incontro odierno. Il sindacato pone l’attenzione sui “300 mila lavoratori con oltre 54 anni di età, che rende buona parte del personale fragile”. L’Anief ribadisce la necessità di ridurre il numero degli alunni per classi rapportandolo allo spazio delle aule: “La geometria piana ci insegna che la superficie pro-capite di ogni persona (studente o lavoratore) all’interno dei locali scolastici non può essere inferiore a 3 metri 2, ovvero in un locale di 7×5 m anche giocando con le disposizioni, non possono stare contemporaneamente più di 15 persone, e ciò in linea con quanto indicato dall’Anief già a partire dalle prime audizioni di aprile“. Secondo il Presidente nazionale del sindacato, Marcello Pacifico, “è arrivato il momento di porre la scuola al centro della vita di ogni italiano; l’occasione per adeguare gli organici ci può essere con l’aggiornamento delle GaE e l’utilizzo delle nascenti GPS anche ai fini dei ruoli”.

Anp

L’Associazione nazionale presidi ha evidenziato al Cts la necessità di precisare alcuni aspetti problematici, quali:

  • il distanziamento fisico (il metro “da bocca a bocca” è statico o dinamico?)
  • l’individuazione dei più opportuni DPI per studenti e personale, tenendo presente l’esigenza di averne contezza con un congruo preavviso sull’inizio dell’anno scolastico, e non solo quindici giorni prima, poiché altrimenti mancheranno i tempi per approvvigionarsene
  • la periodicità con cui provvedere all’aerazione dei locali
  • le misure da adottare nell’ipotesi in cui, durante lo svolgimento delle attività scolastiche, si verifichi un caso di positività a Covid-19
  • l’ammissibilità di utilizzo dei locali scolastici da parte di terzi, negata nel documento del CTS del 28 maggio scorso e ammessa invece dal Piano scuola
    la gestione dei lavoratori fragili
  • la possibilità effettiva, per i referenti medici dislocati presso le ASL, di far fronte a richieste di supporto da parte delle scuole che, invece, necessiterebbero di un proprio presidio sanitario interno