Scuola, 85 mila studenti in meno in un anno. Aumentano gli stranieri

da Corriere della sera

Valentina Santarpia

Abbiamo «perso» 85 mila studenti, l’1% della popolazione scolastica che è composta da 8 milioni e 580 mila studenti. Ma il bilancio sarebbe stato ben più drammatico se non avessimo avuto gli studenti non italiani a rinforzare le classi. Infatti, mentre gli studenti di cittadinanza italiana sono diminuiti di 100 mila (-1,3%), quelli stranieri sono aumentati di 16 mila (+1,9%), passando così a diventare il 10% del totale degli studenti. Sono i dati diffusi oggi pomeriggio dal ministero dell’Istruzione. Non sono aumenti record: anzi, negli ultimi dieci anni la presenza di studenti non italiani nelle classi si è stabilizzata, attestandosi al 27,4%, una percentuale decisamente lontana dal picco del 425% raggiunto nei dieci anni precedenti (1999/2009). Si tratta per lo più di studentesse e studenti di seconda generazione, nati cioè in Italia da genitori non italiani. In particolare, la quota dei nati in Italia sul totale degli studenti di origine migratoria è salita al 64,5%, oltre un punto percentuale in più rispetto al 2017/2018 (63,1%).

Al Sud meno studenti con cittadinanza non italiana

I dati confermano che la maggior parte degli studenti con cittadinanza non italiana si concentra nelle regioni del Nord (65%), seguite dal Centro (22%). La presenza nel Mezzogiorno è di poco superiore al 13%. In Emilia-Romagna, gli studenti con cittadinanza non italiana sono, in rapporto alla popolazione scolastica regionale, il 16,4%, il valore più alto a livello nazionale. Seguono Lombardia (15,5%), Toscana (14,1%), Umbria (13,8%), Veneto (13,6%) e Piemonte (13,5%). Al Sud l’incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è inferiore alla media nazionale del 10%. L’indice varia tra il 7,5% dell’Abruzzo e il 2,6% della Sardegna. Il 46,3% degli studenti con cittadinanza non italiana proviene da un Paese europeo. A seguire, ci sono gli studenti di provenienza o origine africana (25,7%) e asiatica (20,1%). Più contenuta la percentuale degli studenti provenienti dall’America e dall’Oceania (7,9% e 0,03%).