Pensione comparto scuola 1 settembre 2020: chi ne ha diritto. Precisazioni INPS

da Orizzontescuola

di Patrizia Del Pidio

Pensioni personale scuola dal 1° settembre 2020: Inps  con il messaggio numero 2674 del 2 luglio fornisce importanti precisazioni.

Vediamo quali novità sono contenute nel messaggio.

Per chi ha presentato domanda di cessazione dal servizio per accedere al pensionamento con l’anticipata Monti-Fonero (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne) entro il termine del 10 gennaio 2020, ed ha ricevuto esito negativo, chiedendo solo dopo i termini di accedere al pensionamento con quota 100 (anche se tale possibilità non era stata presentata nella domanda di cessazione dal servizio nonostante questa possibilità fosse chiaramente indicata nella circolare Miur n. 50487 del 11 dicembre 2019), sarà possibile procedere alla verifica del diritto a patto che sia stata presentata all’INPS in modo telematico la domanda di pensione con quota 100 entro il 28 febbraio.

Per chi invece, non ha presentato domanda di pensione con quota 100 all’INPS entro il 28 febbraio rimane confermato l’esito negativo espresso per il pensionamento con l’anticipata Monti Fornero.

Per chi, invece, avendo presentato istanza di cessazione per la sola pensione quota 100, può essere accolta eventuale richiesta di certificazione pensionistica con l’anticipata Monti Fornero. In questo caso, infatti, i requisiti contributivi più alti posseduti, fanno venir meno la necessità di accedere alla quota 100 che richiede requisiti contributivi minori.

Per chi, infine, ha presentato soltanto istanza di cessazione cartacea alle Istituzioni scolastiche oltre il termine previsto e non ha inviato anche la domanda in Polis, la stessa non potrà essere accolta poichè presentata in modo non conforme alla procedura nazionale.

Il messaggio INPS del 2 luglio