SCUOLE APERTE A SETTEMBRE

SCUOLE APERTE A SETTEMBRE: LE RICHIESTE DEI GENITORI

Nella corsa contro il tempo per aprire le scuole a settembre, metro alla mano e meningi fumanti, si rischia di mettere da parte chi ha un’influenza diretta sui comportamenti degli alunni, ossia i genitori. Entro il 16 luglio le scuole toscane dovranno comunicare le modalità del rientro e così, per evitare che, nella fretta di organizzare e misurare, le scuole tralascino di coinvolgere addirittura i Presidenti dei Consigli d’istituto, l’Associazione genitori A.Ge. Toscana ha scritto a tutti i genitori eletti della propria regione, informandoli e sollecitandoli a fare la propria parte nell’organizzazione del rientro a scuola. Né manca una lista di richieste legittime e realizzabili da avanzare alle scuole.

“Così come è prevista la presenza di un rappresentante dei genitori all’interno dei Tavoli regionali per l’avvio dell’anno scolastico 2020/21, -esordisce la lettera indirizzata ai Presidenti dei Consigli d’istituto e a tutti i genitori eletti negli Organi collegiali- a nostro avviso, come Associazione dei genitori, è opportuno e doveroso che i genitori partecipino anche a livello locale, sia essendo consultati che partecipando attivamente all’organizzazione dei tempi e degli spazi”.

Proprio perché quello dei genitori può essere un prezioso valore aggiunto in questo momento di crisi, per la conoscenza che hanno dei bisogni di alunni e famiglie e di ciò che può offrire il territorio, l’invito ai Presidenti e ai membri dei Consigli d’Istituto è a prendere parte attivamente ai nuclei organizzativi che si stanno attivando in ogni scuola; i Presidenti, in particolare, potranno fare parte delle Conferenze dei servizi organizzate dai Comuni e dei Patti educativi di comunità realizzati a livello locale. Sembra inoltre opportuno che almeno il Presidente del Consiglio d’Istituto possa avere accesso al Cruscotto informativo che segnala la capienza delle aule in rapporto al rischio Covid-19.

Allo stesso tempo sarà importante tenere stretti contatti con i genitori tramite i rappresentanti di classe, in modo da far circolare informazioni e proposte e far crescere quella “responsabilità condivisa e collettiva” prevista nelle linee guida ministeriali. All’inizio dell’anno scolastico sarà opportuno convocare delle riunioni, anche in videoconferenza, per mantenere un filo diretto con le famiglie, almeno fintanto che perdura il virus. Meglio ancora, questa potrebbe essere finalmente l’occasione per far decollare la partecipazione dei genitori.

I genitori di A.Ge. Toscana, che da anni sono impegnati nella scuola per fare formazione e consulenza e tutelare il ruolo dei genitori, segnalano alcune richieste legittime e realizzabili da avanzare alle scuole:

– non creare gruppi di alunni provenienti da classi diverse;
– scegliere spazi idonei alla didattica (luminosità, isolamento termico e acustico, riscaldamento);
– predisporre una frequente aerazione degli ambienti scolastici e il successivo riscaldamento degli stessi;
– curare l’igienizzazione degli spazi, richiedendo un aumento dei collaboratori scolastici;
– effettuare la rilevazione della temperatura di chiunque entri a scuola;
–  porre grande attenzione ai momenti di ricreazione, proponendo se possibile attività motorie per compensare la forzata immobilità delle ore di lezione e organizzando l’accesso ai servizi igienici;
– consentire la didattica a distanza agli alunni che lo richiedano, in particolare gli studenti delle superiori che abitano a più di mezz’ora di viaggio dalla scuola;
– utilizzare i consistenti fondi del Decreto Rilancio per fare spese che siano utili anche una volta passata l’emergenza (art. 231 comma 1 D.L. 34/2020); lo stesso per gli interventi di edilizia finanziati ai Comuni.