Digitalizzazione della scuola: in arrivo il Piano di Riforme del Governo. Si punta su formazione continua dei docenti

da Tuttoscuola

Oggi, 6 luglio, il Consiglio dei Ministri vedrà sul suo tavolo il Piano Nazionale delle Riforme. Tra i temi toccati all’interno del documento anche quello della digitalizzazione della scuola: i fondi stanziati dall’Europa per contrastare l’emergenza coronavirus dovranno essere spesi infatti in un’ottica di modernizzazione e digitalizzazione. Probabili anche voucher per le famiglie con difficoltà economiche: fino a 500 euro per i nuclei con Isee al di sotto di 20 mila euro per l’acquisto di tablet e pc o per il miglioramento della propria connessione.  Importanza particolare viene data alla formazione continua dei docenti, sempre in un’ottica digitale. Aprea (Forza Italia): “Per superare l’arretratezza della scuola italiana e del Paese questo non può bastare”.

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha sottolineato che le “notevoli risorse che l’Unione europea ha messo in campo dovranno essere utilizzate al meglio”, definendo tre priorità: la “modernizzazione del Paese, la transizione ecologica e l’inclusione sociale e territoriale di parità di genere”. E se si pensa alla modernizzazione del Paese è impensabile non partire dalla scuola.

Nella bozza che finirà oggi in Cdm si parla quindi di un aumento di risorse per il Piano scuola di circa 200 milioni, fondi che serviranno a “rafforzare la connettività delle scuole portando in più di 32.000 istituti la banda ultralarga”. Entro due anni, prosegue il documento, le scuole medie e superiori di tutto il Paese dovranno essere connesse con collegamenti in fibra ottica, necessari per la didattica a distanza. “La connettività sarà gratuita per 5 anni e sarà inclusa la manutenzione delle reti”, si aggiunge.

Previsti inoltre voucher per le famiglie che potranno raggiungere i 500 euro a seconda della fascia di reddito di appartenenza. Nello specifico, per le famiglie con Isee sopra i 20 mila euro arriverà un contributo massimo di 200 euro che potrà essere speso per migliorare la propria connessione, mentre per i nuclei al di sotto di questa soglia il voucher arriverà fino a 500 euro e potrà essere utilizzato anche per l’acquisto di tablet e pc.

“In relazione agli anni scolastici a venire, nell’incertezza dettata dalla possibilità che l’emergenza sanitaria possa ciclicamente ripresentarsi, è compito del Governo continuare a garantire il rafforzamento della complessa struttura di interventi che ha garantito finora la didattica a distanza, traslando le azioni adottate in emergenza in una solida politica di sistema”, continua il Pnr. In questo senso si parla di continua formazione del personale docente e di nuovi strumenti tecnologici, di potenziamento della connettività su tutto il territorio nazionale, dell’aumento di risorse destinate alla dotazione di dispositivi tecnologiche all’avanguardia (sia per le scuole che per le famiglie in condizioni di difficoltà economica) e infine della creazione di una piattaforma online ministeriale da utilizzare per la didattica a distanza.

“Apprendiamo con soddisfazione che il Governo include tra le priorità del Piano europeo delle Riforme la digitalizzazione di tutte le scuole, attraverso le infrastrutture per la diffusione della BUL (Banda Ultra Larga) che consentirà che ogni plesso scolastico venga effettivamente raggiunto dalla fibra ottica. Si recupererà così un imbarazzante ritardo, tutto italiano, nell’attuazione dell’Agenda Digitale Europea. Ma per superare l’arretratezza della scuola italiana e del Paese questo non può bastare”. E’ quanto dichiara in una nota Valentina Aprea, deputata di Forza Italia e responsabile del Dipartimento Istruzione del movimento azzurro.

“Contestualmente e primariamente – continua Aprea – vanno previsti massicci Piani di formazione iniziale e in servizio dei docenti per l’acquisizione delle competenze digitali e per la formazione di docenti tutor , competenti nella personalizzazione degli apprendimenti e nell’accessibilità dei soggetti con disabilità attraverso l’uso delle tecnologie Secondo il Rapporto OCSE Skills Outlook 2019, infatti, il Italia 3 insegnanti su 4 (contro una media OCSE del 58%) necessitano di formazione ICT per iPad-skilling o re-skilling. L’intervento pubblico deve mirare, altresì, a trasformare gli ambienti di apprendimento e a portare l’innovazione nella gestione degli spazi interni ed esterni degli edifici e nel tempo scuola per giungere in tempi brevi a sostituire le classi con la creazione di ambienti laboratoriali specializzati. Va prevista, per questo nel PNR la modernizzazione degli studi e quindi la dotazione agli studenti, in comodato d’uso, di strumenti tecnologici individuali e alle scuole di pannelli digitali e interattivi con funzionalità touch. Si tratta insomma di costruire scuole innovative dal punto di di vista architettonico, impiantistico, tecnologico e dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica. Modernizzare gli ambiti apprendimento deve significare anche realizzare Campus STEM per la ricerca e la sperimentazione di percorsi scientifici avanzati ed il potenziamento degli ITS(Istruzione Tecnica Superiore) per la formazione di tecnici 4.0. Occorre procedere con urgenza su tutti questi fronti per evitare che la Banda Ultra Larga arrivi a servire scuole del ‘900, colpevolmente impreparate a formare le nuove generazioni che hanno diritto ad andare a scuola di futuro. Forza Italia incalzerà il Governo perché il PNR non sia per la scuola italiana l’ennesima occasione mancata del post Covid-19”.