Decreto rilancio: le novità per la scuola dopo il passaggio alla Camera

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da Tuttoscuola

Didattica in presenza e personali scolastico. Sono questi principalmente gli ambiti del mondo scuola interessati dalle novità apportate al Dl Rilancio dopo il passaggio in commissione Bilancio alla Camera. Vediamole di seguito.

Didattica in presenza

L’articolo 231-bis affida a un’ordinanza del ministro dell’Istruzione l’onere di adottare, «anche in deroga alle disposizioni vigenti», misure volte ad autorizzare i dirigenti degli Usr a:

a) derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe previsto dal Dpr 81/2009;
b) attivare ulteriori posti di incarichi temporanei di personale docente e Ata a tempo determinato dalla data di inizio delle lezioni o dalla presa di servizio fino al termine delle lezioni, non disponibili per le assegnazioni e le utilizzazioni di durata temporanea, con risoluzione per giusta causa in caso di sospensione dell’attività in presenza senza diritto ad alcun indennizzo;
c) prevedere la conclusione degli scrutini entro il termine delle lezioni.

Personale scolastico e finanziamenti

Inserito il comma 2-ter all’articolo 230 che per i 11.263 collaboratori scolastici dipendenti delle imprese titolari di contratti per lo svolgimento di servizi di pulizia e ausiliari prevede la stipula di un contratto aggiuntivo fino al prossimo 31 dicembre, a completamento dell’orario di servizio presso la sede di titolarità.

L’articolo 230-bis autorizza le istituzioni scolastiche, per i mesi da settembre a dicembre 2020, a sottoscrivere contratti con assistenti tecnici nel limite complessivo di 1.000 unità con lo scopo di arrivare a un ottimale utilizzo della strumentazione informativa e per il supporto all’utilizzo delle piattaforme multimediali per la didattica.

Disposta inoltre la proroga dei contratti a tempo determinato degli incarichi di livello dirigenziale non generale per le funzioni ispettive nelle more dell’espletamento del concorso pubblico per il reclutamento, a decorrere da gennaio 2021, di 59 dirigenti tecnici e, a decorrere dal 2023, di ulteriori 87 unità. La durata massima della proroga è fissata al 31 dicembre 2021.

Istituito poi nello stato di previsione del ministero dell’Istruzione un fondo di 13,1 milioni di euro da destinare alla copertura delle maggiori spese sostenute negli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019 in conseguenza dell’ultrattività riconosciuta ai contratti collettivi regionali relativi all’anno scolastico 2016/2017, al fine di evitare la ripetizione di somme già erogate in favore dei dirigenti scolastici. Si è così dato seguito all’intesa siglata il 29 ottobre 2019 con cui il Miur si è impegnato a rifinanziare il Fun a fronte di una possibile riduzione della retribuzione pro-capite di posizione variabile e di risultato, dovuta all’incremento del numero di dirigenti scolastici in servizio conseguente alla conclusione del concorso bandito nel 2017.