Un anno di formazione indimenticabile

Un anno di formazione indimenticabile
Riflessioni Andragogiche dal campo e dalla panchina

di Carlo De Nitti[1] – Federico Nicolai[2]

Esperienza è semplicemente il nome
che diamo ai nostri errori

OSCAR WILDE

  1. PREMESSA (CARLO DE NITTI)

Nello spirito della “Preghiera semplice” di San Francesco d’Assisi per il quale “è solo dando che si riceve”, mi sono accostato a questa esperienza, per me inedita, di tutoraggio di collegh* neoassunt*, dopo il concorso nazionale bandito nel 2017. La “profferta” – consustanziata dal desiderio di mettere a disposizione di qualcun* l’esperienza e le riflessioni su di essa accumulate in tredici anni di dirigenza scolastica in ordini e gradi di scuola diversi – è stata benevolmente accolta “colà dove si puote ciò che si vuole” e, quindi, sono risultato destinatario di un incarico di esercitare il ruolo di tutor per un collega neo assunto nella posizione dirigenziale[3].

L’esergo dice in modo mirabile, attraverso le parole di Oscar Wilde – come conoscenze e competenze siano frutto di errori su cui si è riflettuto e che la cosiddetta “inesperienza” – inevitabile allorquando si cambia lavoro – è solo il prezzo da pagare al privilegio di essere giovani, come i/le collegh* neo dirigenti scolastici.

La metafora sportiva del “campo” e della “panchina” spero esprima in modo corretto il diverso, ma convergente, punto di vista tra chi vive l’esperienza della dirigenza in corpore vili, e chi cerca di fungere da ‘lume’, grazie al suo vissuto pregresso.

  • LA NORMATIVA … (CARLO DE NITTI)

Come recita il D.M. n° 956 del 16.10.2019 << il dirigente tutor eserciterà ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’azione dirigenziale.

La funzione di Tutor si esplicherà nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione e nell’attività di accompagnamento ai principali compiti connessi alla funzione dirigenziale.

Il Tutor si impegna:

1. a produrre quanto utile allo svolgimento del suo incarico;

2. a partecipare ad iniziative informative e formative per approfondire gli aspetti relativi all’esercizio di questa delicata funzione;

3. ad inviare, entro il mese di giugno all’USR, una relazione dettagliata, comprensiva del parere istruttorio, circa l’esercizio delle competenze professionali richieste al Dirigente scolastico in periodo di prova>>.

Ovviamente mi sono cimentato nell’impresa … confortato anche dal fatto di conoscere il collega avendo svolto con lui una sessione di Esami di Stato nel liceo barese in cui fino allo scorso anno scolastico insegnava Filosofia e Storia.

L’azione di reciproca osservazione ed accompagnamento ai principali compiti connessi con la dirigenza scolastica è stata parzialmente inficiata dallo scoppio della pandemia e da tutte le limitazioni alla circolazione di uomini. Ciò ha impedito lo scambio meramente “fisico” delle “visite” reciproche nelle rispettive sedi scolastiche, ma non ha impedito un confronto continuo, proficuo ed efficace tra tutor e neo dirigenti. Esso è avvenuto in modo costante attraverso i mezzi che la tecnologia mette a disposizione dei mortali anche informaticamente poco provveduti come me.

Si è trattato da parte mia sempre di confronti molto arricchenti e gratificanti perché mi hanno consentito di mettere in gioco le mie conoscenze/competenze, misurandomi con un giovane e preparato collega, a cui – se ci sono riuscito – mi piacerebbe aver trasmesso quel minimo di sicurezza psicologica che occorre in questo mestiere per non “naufragare”, sempre nel rispetto assoluto e totale della normativa vigente.

  • RIFLESSIONI ANDRAGOGICHE DAL <CAMPO> (FEDERICO NICOLAI)

L’attività di tutoraggio, di cui ho beneficiato, si è avvalsa di efficaci approcci formativi tra pari, legati alla concretezza dell’apprendimento in situazione. L’andragogia ci rende consapevoli della peculiarità che caratterizza la formazione in età adulta e di certo l’essersi imbattuti in un Collega-tutor che, oltre a padroneggiare le competenze professionali del mestiere, aveva anche sensibilità umana, garbatezza relazionale e disponibilità al confronto, ha permesso che io potessi vivere serenamente questo anno di formazione e prova, nonostante il tormentato contesto dato dall’emergenza sanitaria.

Gli studi teorici sono stati fondamentali e mi hanno fornito un solido bagaglio di conoscenze, che però necessitava di essere arricchito dall’esperienza sul campo, dove la capacità di gestire situazioni complesse è il metro per misurare le proprie competenze professionali. Essendo stato per più anni Collaboratore del Dirigente Scolastico, avendo ricoperto svariate funzioni organizzative nella scuola in cui ero docente, pensavo di avere una certa abilità nell’applicare i principi teorici generali alla gestione dei casi concreti e particolari; ho invece sperimentato il “sapere di non sapere” socratico che, lungi dall’essere una mera ammissione di ignoranza, è uno stimolo ad approfondire gli studi per trovare le soluzione migliori ai problemi che ci vengono posti. Da questo punto di vista il rapporto con il Collega-tutor è stato autenticamente maieutico. Non si è mai trattato di ricevere “sterili e rigide istruzioni per l’uso”; tutt’altro, davanti ad una situazione si ragionava insieme, illuminati dal faro della normativa e supportati da quel bagaglio esperienziale che ti porta alla ragionevolezza, all’equilibrio e allo sguardo sinottico, tipici di una dirigenza matura. Come il nostro Direttore Generale ci ha chiarito, nel ruolo dirigenziale, dovendo armonizzare principi legislativi generali con specifiche situazioni concrete, spesso non ci è dato trovare un riferimento normativo che descriva esattamente e dettagliatamente la problematica da affrontare; bisogna essere in grado di interpretare la legge generale, applicandola con rigore, coerenza e perspicacia. Ebbene, in questa continua interpretazione dei DPCM e dei DL, che hanno purtroppo caratterizzato l’emergenza epidemiologica patita durante quest’anno scolastico, il confronto con il Collega-tutor è stato di grande ausilio e conforto. Costante è stata la riflessione su come alcune dinamiche e procedure consolidate siano state intensificate, e in alcuni casi rivoluzionate, dall’emergenza sanitaria: per esempio la gestione della privacy, i protocolli di sicurezza, le riunioni degli organi collegiali, le procedure di acquisto di beni e servizi, le adozioni dei libri di testo, gli esami di stato, gli organici, etc. Tutto ciò è stato faticoso, ma nel contempo entusiasmante, perché si è trattato di arricchire notevolmente il proprio bagaglio cognitivo ed esperienziale, rendendosi conto di come il proprio ruolo fosse fondamentale per rendere reale e concreto quel diritto all’istruzione, che mai deve essere precluso a causa di svantaggi personali o sociali, legati, per esempio, alla penuria di device e all’assenza di connettività o, peggio, svantaggi derivanti da condizioni di disabilità e di disturbi evolutivi specifici. Da qui l’impegno a svolgere il proprio ruolo nel migliore dei modi, con impegno e dedizione, per rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana, come recita l’art.3 della Costituzione Italiana.                  

  • RIFLESSIONI ANDRAGOGICHE DALLA <PANCHINA> (CARLO DE NITTI)

Ai sensi del D.M. 956 del 16 ottobre 2019 (articoli 4, 6 e 9, comma 4), della Nota DGPER prot. 48961 del 27 novembre 2019 e della Nota DGPER prot. 7304 del 27 marzo 2020, nei confronti di un giovane neo Dirigente scolastico in anno di formazione e prova, con sede di titolarità presso un istituto comprensivo storico di una città murgiana, sono state svolte una serie di attività di accompagnamento, sui temi indicati in appresso.

Organizzazione del lavoro del personale

Elaborazione del Piano delle azioni formative di istituto

Rapporti con il DSGA, con riguardo alla gestione amministrativo-contabile dell’istituto

Cura per la sicurezza e la prevenzione dei rischi

Programmazione degli organici del personale

Didattica a distanza e lavoro agile degli AA. AA.

Reperibilità lavorativa, ferie e congedi dei CC. SS.

Procedure di acquisto di beni e servizi

Scrutini ed esami di Stato

Valutazione degli apprendimenti degli studenti

Alla luce delle attività di accompagnamento e di tutoraggio svolte e della documentazione prodotta dal Dirigente scolastico neo-assunto, con riferimento agli ambiti in cui si articola il profilo valutativo del dirigente, così come definiti nel D.M. 956 del 16 ottobre 2019, ed ai descrittori dell’azione dirigenziale comunicati con la Nota DGPER prot. 2689 del 10 febbraio 2020, le mie riflessioni “andragogiche” consegnate all’apposito spazio virtuale sul sito dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia:

Ho avuto modo di esaminare i documenti che il collega neoassunto ha allegato (ed altri) ed ho potuto notare la diligente e puntuale applicazione delle norme vigenti in tutti gli atti, frutto di ampi e meditati studi teorici, che gli hanno consentito di superare il cimento concorsuale, a cui si va unendo, a partire dallo scorso settembre, la concreta esperienza “militante” di dirigenza scolastica. La creazione di regolamenti che individuino criteri di accesso a beni o servizi, la redazione di determine a contrarre e di provvedimenti sempre adeguatamente motivati – tutti atti giuridici di pertinenza del dirigente scolastico nella gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, specie in questo tempo particolarissimo in cui ci tocca di affrontare incombenti emergenze ed inedite sfide professionali – sono stati e sono un’ottima palestra. Il contatto tra il neo dirigente scolastico ed il tutor – avvenuto fondamentalmente a distanza, visto il tempo della pandemia – è stato costante e proficuo ed il risultato credo sia assolutamente positivo. Sono stati utilizzati i mezzi tecnici a disposizione: dal contatto telefonico alla videochiamata, all’invio di materiali professionali mediante whatsapp e posta elettronica. Parimenti, come tutor, ho apprezzato la precisa relazione al Programma Annuale 2020 e la Contrattazione Integrativa di Istituto per l’a.s. che volge al termine che il neo dirigente scolastico ha sottoscritto con la RSU di istituto e le OOSS provinciali in tempi opportuni e brevi. Entrambi i documenti, peraltro, hanno già avuto il parere positivo dei Revisori dei conti. Il dirigente scolastico dimostra di saper adempiere con correttezza, efficacia ed efficienza alle attività gestionali connesse con l’incarico dirigenziale e di saper svolgere con sicurezza e precisione le procedure previste dalla normativa vigente, in relazione agli atti di sua pertinenza. Sa gestire in maniera pienamente corretta, efficiente ed efficace le risorse economiche, finanziarie e strumentali.

Plurimi sono stati gli strumenti con cui il collega neo dirigente scolastico ha promosso, gestito e valorizzato le risorse umane a disposizione dell’istituzione scolastica alla cui guida è stato preposto, sia i docenti che gli ATA: in particolare, è riuscito a coinvolgere un gran numero di docenti — 64 su 89, pari a circa il 72 % del totale del collegio — in attività di formazione sulla Didattica a distanza utilizzando a tal fine due distinti finanziamenti. Altresì l’attività formativa ha coinvolto, tra ottobre 2019 e maggio 2020, tutto lo staff di segreteria — il DSGA e tutti gli assistenti amministrativi — avendo come fine l’informatizzazione dei servizi: in questo caso, l’azione è stata condotta senza oneri per l’Amministrazione, grazie ad una convenzione non onerosa offerta dall’Azienda che gestisce gli applicativi utilizzati per la gestione dell’ufficio di segreteria. Ciò ha consentito — ed ancor meglio consentirà all’istituto nel corso del prossimo anno scolastico — di potersi avvalere di un’équipe docente formata sull’utilizzo delle tecnologie in educazione, a prescindere dall’emergenza COVID-19: il giovane neo dirigente scolastico è riuscito a motivare un numero di docenti così elevato da aver dovuto procedere al rimpinguamento dei gruppi classe per la formazione ed a graduare gli aspiranti. Non aver visitato la scuola non mi ha consentito di colloquiare con il personale, ma il risultato è di assoluto rilievo e non potrà che agire positivamente a cascata su tutte le attività che saranno programmate da settembre prossimo, nell’ambito triennale dell’offerta formativa. Di pregio la moral suasion esercitata dal giovane collega neoassunto che non si è avvalso di alcun incentivo economico. In ordine al punto 2, presso l’istituto non è in servizio alcun docente neoassunto; circa il punto 3 il neo dirigente scolastico, per sua buona sorte, non ha avuto necessità di attivare alcuna azione disciplinare. Il dirigente scolastico sa promuovere, gestire e valorizzare pienamente e positivamente le risorse umane in servizio presso la scuola di titolarità. Dimostra di possedere ottime capacità nello svolgimento delle funzioni dirigenziali concernenti il periodo di formazione e di prova del personale neoassunto o in tirocinio e sa esercitare in maniera tempestiva, corretta ed efficace l’azione disciplinare.

La gestione dei rapporti con la comunità scolastica, con il territorio (i.e. la più ampia comunità civica di un antico testo normativo) è area cruciale per la professionalità del dirigente: anche in questo caso il giovane collega neoassunto si è attivato molto bene, mettendo al centro del suo impegno il contrasto della dispersione scolastica sia in presenza che attraverso forme di tutoring a distanza. Lo ha fatto utilizzando opportunamente, nell’ambito del Contratto Integrativo di Istituto, il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa, sezione misure incentivanti per progetti relativi alle Aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica. Nella medesima direzione educativa le Convenzioni attivate con le Associazioni sportive del territorio per ottenere l’attivazione di corsi gratuiti nelle rispettive discipline sportive di interesse, a beneficio degli studenti della scuola, permettendo loro di utilizzare in orario pomeridiano le palestre scolastiche, ai sensi della vigente normativa previa delibera del Consiglio di Istituto. Il neo dirigente scolastico ha anche attivato un valido Protocollo d’Intesa con il CPIA 2 Bari (sede amministrativa di Altamura) per l’alfabetizzazione di alunni stranieri minorenni per il miglioramento delle conoscenze e delle competenze in lingua italiana. A ciò è seguita l’elaborazione del Piano Didattico Personalizzato per gli alunni portatori di Bisogni Educativi Speciali non certificati (lo svantaggio linguistico, appunto, poiché trattasi di studenti di origine straniera). Nei PDP l’attività didattica di docenti del CPIA è stata declinata come alfabetizzatori in lingua italiana e mediatori culturali. Il dirigente scolastico dimostra di possedere ottime capacità di gestione degli organi collegiali e delle relazioni sindacali. Ha promosso attivamente ed in maniera propositiva la partecipazione della scuola a reti di scuole, fornendo un efficace contributo al lavoro in rete. Sa gestire in maniera costruttiva e positiva i rapporti tra scuola, famiglie, comunità, territorio e istituzioni di riferimento.

In primis, va detto che il collega neo dirigente ha potuto leggere il contesto della comunità territoriale e le sue aspettative con occhio scevro da pre-giudizi o da “incrostazioni” del passato non essendo egli originario né abitante della città murgiana in cui lavora. Pertanto, egli, avendo come obiettivo l’aggiornamento del Rapporto di Auto Valutazione 2019-2022 e del PTOF 2019-2022, ha posto particolare attenzione all’individuazione delle priorità strategiche. Partendo dall’analisi dei dati INVALSI a.s.2018-19, nell’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico per le attività della scuola, funzionale all’aggiornamento del PTOF 2019-2022, ha posto, come priorità strategica, il miglioramento degli esiti nelle prove INVALSI, agendo sulla diminuzione della varianza tra le classi. Cosicché il neo ds ha fatto sì che uno dei tre Percorsi di miglioramento del PDM fosse centrato sulle competenze di base in italiano, matematica ed inglese: ha organizzato riunioni “verticali” tra i docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado che insegnano italiano, matematica e inglese, allo scopo di condividere sia una metodologia didattica che promuovesse lo sviluppo di competenze, sia prove di verifica parallele con criteri di valutazione condivisi. Per quanto riguarda l’annoso problema della discrepanza dei risultati conseguiti tra le classi della scuola secondaria, il neo dirigente ritiene che un’evidente causa sia rintracciabile nei criteri generali con cui sono state formate le classi prime della secondaria, prescindendo dall’analisi dei risultati scolastici degli studenti in ingresso. Nella seduta del Consiglio di Istituto, nel mese di giugno 2020, egli proporrà che sia inserito, tra i criteri generali relativi alla formazione delle classi, l’equi-eterogeneità sulla base dei risultati scolastici degli studenti in ingresso. Questo consentirà al neodirigente di superare il problema finora lamentato – avendo cura di gestire le relazioni interpersonali nell’IC ed interistituzionali con gli altri IC del territorio – da documentare nel Piano di Miglioramento e comunicare nella Rendicontazione sociale ai cosiddetti portatori di interessi “diffusi”. Il dirigente scolastico è in grado di svolgere in maniera approfondita e accurata l’analisi del contesto di riferimento e di prestare puntuale attenzione alle esigenze ed alle aspettative della comunità educante. Riesce a fornire un efficiente apporto nella promozione delle attività utili alla definizione del Rapporto di Autovalutazione e alla realizzazione del Piano triennale dell’offerta formativa, accompagnando in maniera costruttiva e attiva la comunità scolastica.

Dimostra di possedere ottime capacità nel contribuire allo sviluppo del Piano di Miglioramento e nella definizione e diffusione della rendicontazione sociale.

Il giovane collega ha sicuramente – come ogni persona anche esperta – margini di miglioramento nella sua azione professionale, legati all’acquisizione di quelle competenze “fronetiche” che rivengono dall’azione dirigenziale “militante”, sempre consustanziata dall’aggiornamento teorico e normativo. Di certo, non gli mancherà, anche grazie alle iniziative di formazione che la Direzione Generale assumerà sugli argomenti di interesse professionale, specie quelli legati alla dimensione didattica degli istituti del primo ciclo cui si è accostato con la dirigenza, provenendo dall’insegnamento superiore di Filosofia e storia.

Peraltro, sarà cura del giovane collega dedicarsi alla propria autoformazione al fine di “essere sempre sul pezzo” in ogni contesto professionale futuro.

L’unico suggerimento che chi scrive sente di voler fornire è questo: studiare, studiare ed ancora studiare, auto-osservandosi per cogliere ogni criticità e migliorare l’efficacia e l’efficienza della propria azione dirigenziale.

  • EPILOGO … APERTO (FEDERICO NICOLAI)

Dall’esperienza di tutoraggio è emerso un dato di fatto incontestabile: il solipsismo non può essere un approccio vincente per gestire situazioni complesse. Al contrario, il confronto, la collaborazione, lo spirito di comunità scolastica, non solo locale, ma anche provinciale, regionale e nazionale, sono l’unico modo con cui poter efficacemente affrontare problemi inediti, con spirito innovatore, ma ben ancorati ai valori e alle norme che li sottendono. Evidentemente il rapporto neo-ds e ds-tutor, oltre ad aver fornito un preziosissimo supporto a chi doveva affinare sul campo le proprie competenze professionali, è stato un esempio, su scala ridotta, di quello che vuol dire comunità professionale aperta al dialogo, al confronto, allo scopo di affrontare nel migliore dei modi le problematiche che l’emergenza sanitaria ci stava ponendo. Nel periodo del lockdown informali chat di whatsapp e videoconferenze settimanali hanno creato una rete provinciale di dirigenti scolastici, la quale, grazie al proficuo supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha dato corpo ad una realtà di comunità che, come sapientemente afferma il Direttore Regionale, caratterizza la scuola pugliese, unita nei valori, diversificata nei contesti territoriali in cui si radicano le singole scuole.

Il futuro della scuola italiana, soprattutto nei momenti più complessi e problematici, sarà legato alla sua capacità di fare sintesi delle varie istanze, dei bisogni degli stakeholders, perché una comunità non deve mai contrapporre gli interessi di una parte a quelli di un’altra (il personale vs l’utenza, per esempio, ma anche l’Ente locale vs la Dirigenza Scolastica, il centro vs la periferia, etc.).

Il particulare guicciardiniano dovrà cedere il passo alla sintesi hegeliana, che, per quanto faticosa, è l’unica via possibile. Gli organi collegiali e le reti di scuole possono essere lo strumento per rendere sempre più concreta l’auspicata sintesi, in linea con un’autonomia scolastica lungi dall’essere individualista e solipsista.

Dal rapporto tra neo-ds e tutor possono nascere accordi progettuali, dall’emergenza sanitaria possono consolidarsi stabili rapporti provinciali e regionali tra le dirigenze scolastiche e le comunità scolastiche che dirigono, in una logica sempre più aperta, inclusiva e collaborativa. Pensando all’avvio del nuovo anno scolastico, nonostante le mille difficoltà che ci attendono a causa dell’emergenza sanitaria non ancora conclusa, parafraserei Nietzsche con il suo originale vitalismo ottimistico: l’orizzonte torna ad apparirci libero, anche ammettendo che non è sereno (il rischio contagio da coronavirus), finalmente possiamo di nuovo sciogliere le vele alle nostre navi (le scuole riaperte e le lezioni in presenza) … il mare, il nostro mare, ci sta ancora aperto dinanzi, forse non vi è ancora mai stato un mare così aperto (una coordinata autonomia scolastica come orizzonte a cui tendere, la forzata didattica a distanza come volano per un’innovazione metodologica e tecnologica, il lavoro agile come stimolo alla digitalizzazione della pubblica amministrazione)

Non resta che progettare ed agire di conseguenza in questa prospettiva…


[1] CARLO DE NITTI, vincitore del corso-concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2004, dall’anno scolastico 2015/16 dirige l’I.I.S.S. “Elena di Savoia – Piero Calamandrei” di Bari.

[2] FEDERICO NICOLAI, vincitore del corso-concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2017, dall’anno scolastico 2019/20 dirige l’I.C. “Nunzio Ingannamorte” di Gravina di Puglia (BA).

[3] Mi corre il gradito dovere di ringraziare il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, dott.ssa ANNA CAMMALLERI, che mi ha onorato della possibilità di fare queste esperienze così professionalmente ed umanamente arricchenti in un momento davvero “eccezionale” per tutt* ed, in particolare, per i dirigenti scolastici.